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Lo Strizzacervelli del Poker, Vol 3 – "L'Amichevole" Partita Casalinga

Lo Strizzacervelli del Poker, Vol 3 – "L'Amichevole" Partita Casalinga 0001

E' venerdì sera, i biscotti sono nella ciotola, la birra è in frigo. Voi avete due nuovi mazzi di carte, Dave sta portando la sua ventiquattrore piena di quelle pesanti fiches di argilla e tutte le mogli e le fidanzate sono da qualche altra parte. Proprio come in altri mille seminterrati e garage di tutto lo stato, è il momento per una bella, tranquilla partita di poker tra amici.

Un'amichevole partita di poker?

Ho alcuni consigli da amico da darvi sulla base di alcune valide ricerche psicologiche. Se siete seri giocatori di poker o anche meno; smettete immediatamente di prendere parte a queste "amichevoli" partite casalinghe. Alzatevi e non tornateci mai più.

Perchè? Perché queste amichevoli partite casalinghe vi possono costare un sacco di soldi.

Ecco spiegato in che modo.

Vedete se tutto questo vi è familiare. Iniziate la partita dopo esservi raccontati le più svariate storie. Poi le birre fanno la loro comparsa ed il gioco ha inizio. Stakes da Cinquanta centesimi/un dollaro; qualche volta $1 & $2. Anche se John vorrebbe continuare con il Seven Card high per tutta la notte, anche gli altri giochi iniziano abbastanza presto: Black Mariah, Follow the Queen, Spit-in-the-Ocean, Six Card Push-Pull ed alla fine Buck (il mio preferito).

Se vi addormentate e vedete tutte le mani una dopo l'altra a caso, potreste perdere cento dollari prima che la partita "decisiva" prenda il via verso la mezzanotte. Questa non è altro che una partita casalinga tra amici alla quale siete ormai soliti giocare dai tempi della scuola. E' davvero un modo divertente e rilassante per togliersi un po' di tensione di dosso. E' divertente. E' innocuo.

A meno che non siate dei seri giocatori di poker.

Il problema è che vi siete allenati a puntare solo con i corretti odds nelle partite in denaro o nei tornei ed ora che state giocando per divertimento vedete lamentandovi della vostra mano per un ultimo dollaro. Lasciate che ve lo dica, queste call loose alle quali vi abituate giocando tra amici faranno sentire il proprio effetto nelle partite reali dove vi potrebbero costare un bel po' di soldi.

Questo è un vecchio assioma della psicologia sportiva in merito alla memoria dei muscoli. Esso afferma semplicemente di non allenarsi contro le proprie migliori caratteristiche. Tennisti, giocatori di golf, di basket tutti cercano di raggiungere una forma sapendo che è quella che dovranno mantenere. Perché dovreste di proposito giocare a scapito della vostra maggiore abilità?

Fuzzy Zoeller ha raccontato di aver giocato in un evento caritativo con altri tre professionisti di golf. Come aggiunta per rendere più avvincente la manifestazione, ai professionisti era stato tolto il legno e avrebbero dovuto giocare con la mano opposta. Uno di questi professionisti, di cui sono certo non ricordereste il nome, perse completamente l'abilità sul gioco a breve distanza dopo le 18 buche giocando con una mazza da mano sinistra, e da quel momento scomparì dalla scena.

Vi chiederete se questo possa essere vero per il poker? Lasciamo che siano i professionisti a rispondere.

Mi sono recentemente trovato in un evento caritativo di poker con alcuni dei più grandi nomi. C'erano alcuni braccialetti ed un bel po' di professionisti provenienti da Full Tilt, Ultimate Bet e Doyle's Room sparsi per la sala. La maggior parte dei professionisti o giocava ciecamente le proprie mani o ne guardava solo una per decidere che fare o, ancora, semplicemente firmava autografi senza giocare affatto. Si stavano divertendo ed ogni professionista che faceva qualche soldo donava le proprie vincite. Quindi stavano solo scherzando e divertendosi, giusto?

L'ho chiesto a loro. Certo, tutti loro hanno detto di giocare per beneficenza, sinchè un mio amico mi ha preso da parte dicendo:

"Sai che non è la beneficenza l'unica ragione per la quale non giochiamo le nostre carte. Vedi, noi siamo proprio come tutti gli altri, se giochiamo lo facciamo per vincere ma se giochiamo e non lo facciamo al meglio, cercando la vittoria, cercando di far cadere in trappola gli altri avversari, usando al meglio la lettura dei tells o facendo qualsiasi altra cosa che siamo soliti fare nelle partite vere, allora potremmo perdere il nostro margine di vantaggio e la nostra abilità".

Quando poi ho chiesto ad altri professionisti se fosse questo davvero il motivo, tutti quanti hanno confermato.

Non chiedete ad un professionista di giocare soft, fare meno o rendere più facile il gioco agli avversari. Non fatelo nel poker, non guidando un aereo o in una competizione automobilistica. Quando si sonno affinate le proprie abilità portandole ad alto livello per le competizioni non si torna in dietro, non si corre una gara in seconda.

Queste le parole finali di due vincitori di un braccialetto delle WSOP:

"Non fare mai nemmeno per divertimento quello che fai per vivere, attenuerebbe l'abilità."

Ndr: potete provare anche voi a giocare guardando una carta sola su Full Tilt Poker, ma credo perdereste qualche bella somma!

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