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Nuovo Fronte nella Lotta ai Monopoli di Stato per il Gambling – E' la Volta della Svezia

Nuovo Fronte nella Lotta ai Monopoli di Stato per il Gambling – E' la Volta della Svezia 0001

E' passato ormai un anno da quando abbiamo dato la notizia della nascita della Svenska Spel ed ora sembra che il suo monopolio in Svezia sia destinato a concludersi.

Molti stati cercano il bando del gioco online, altri provano a contrastarne il finanziamento ed altri ancora intervengono in settori solo marginalmente correlati quali la publicità ma il governo svedese aveva trovato una originale soluzione: lanciare la propria sala da poker.

Svenska Spel, una compagnia per il gioco detenuta dal governo di Svezia, ha lanciato nell'aprile 2006 il primo sito di poker al mondo gestito direttamente dallo stato. Mentre molte nazioni agiscono solo come regolatrici dell'internet gaming, la Svezia è diventata il primo stato ad operare veramente ed a detenere una propria sala online. Gli affari sono stati corposi sin dal il primo giorno di operazioni, con oltre 1´000 giocatori in denaro reale che si sono iscritti entro due ore dall'apertura.

Sviluppatasi dalla Boss Media, creatrice delle sale da poker online WilliamHill e Casino.net, Svenska Spel ha iniziato a lavorare per il lancio sin dal novembre 2005, quando il governo svedese ha garantito il proprio supporto per mezzo del monopolio di stato. Attualmente è illegale per ogni sito di poker estero effettuare qualsiasi tipo di pubblicità nel paese.

Il governo svedese ha adottato da subito alcuni provvedimenti per proteggere la propria sala da poker online. Innanzitutto, in Svezia non possono operare società che forniscono servizi per il gioco se non sono autorizzate dallo Stato. Inoltre, è stato adottato un provvedimento simile a quello francese che proibisce la pubblicità del gaming in genere.

Si tratta di un vero monopolio di stato ben protetto da leggi su misura. Sembra, però, che questa situazione sia destinata a crollare sotto i colpi degli altri gestori di siti di gioco che si affidano alla corte europea. Questa ha, infatti, già dato prova di non tollerare il non rispetto di libera circolazione e libera offerta di servizi in tutta l'unione.

A tentare di "sfondare" il muro del monopolio di stato questa volta è la maltese Expekt che ha stabilito come target primario l'acquisizione di una parte del mercato del poker online svedese.

L'intento è quello di fare una vera e propria guerra alla Svenska Spel, concessionario statale per il poker on-line. " Noi intendiamo mettere in campo ogni strumento possibile per combatter il monopolio della Svenska Spel, anche attraverso una massiccia campagna di informazione che servirà a spiegare quanto sono migliori i nostri servizi" ha detto un portavoce della società. E tanto alla Expekt , quanto nella sede dell' Aftobladet, noto quotidiano svedese, non sembrano essere troppo preoccupati per le minacce del governo. Nonostante sia stato annunciato che ogni pubblicazione di un eventuale messaggio verrà punita con una sanzione di oltre 16.000 euro, le due società hanno confermato di non voler sospendere la campagna. {Ndr: Fonte Jamma.it}

Visti i risultati ottenuti dalla Stanley Leisure Plc in Italia -- Il caso in questione era la battaglia tra l'Italia e la compagnia di Liverpool Stanley Leisure Plc, che aveva aperto e gestito punti scommessa in Italia. I tre gestori di questi punti, Massimiliano Placanica, Christian Palazzese ed Angelo Sorrichio Placanica, erano stati incriminati per non essere in possesso di una licenza italiana. Accusa alla quale hanno risposto fornendo la loro, assolutamente valida, licenza fornita dal Regno Unito per la gestione del gioco d'azzardo. Licenza che garantiva loro il diritto di fornire i loro servizi anche in Italia sulla base della 'libera fornitura di merci e servizi' in tutti i paesi membri dell'Unione, clausola sottoscritta da tutte le nazioni che sono entrate nell'Unione Europea. La decisione dell'Unione Europea ha confermato la posizione dei gestori dei punti scommessa, con una affermazione chiave sottoscritta dagli undici giudici della commissione che riportiamo di seguito: Le sanzioni penali italiane per aver raccolto scommesse per mezzo di intermediari che agivano nell'interesse di società estere sono contrarie [alle leggi dell'Unione]' -- ci sono buone speranze nella riuscita dell'impresa della Expekt. Questa segnerebbe un ulteriore passo nella liberalizzazione dell'offerta del gaming in Europa.

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