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Lucky You: La Prima di Las Vegas

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Hollywood ama realizzare film sulle più recenti passioni. Quando la break dance andava forte all'inizio delgi anni '80, abbiamo visto "Breakin'" (1984) e "Breakin' 2: Electric Boogaloo" (1984). Quando internet è venuta alla ribalta a metà degli anni '90 sono stati prodotti film quail "Hackers" (1995) o quello con Sandra Bullock "The Net" (1995). Dal 2003, quando il poker è entrato alla grande tra le passioni degli uomini, Hollywood ci ha dato film sul poker come.... beh, nulla.

Solo molto recentemente Hollywood si è volta al poker ma solo marginalmente con "The 40-Year-Old Virgin" (2005) ed in modo più diretto con l'ultimo film della serie di James Bond, "Casino Royale" (2006). Questo però non li rende appieno film sul poker. "Lucky You," che ha fatto la sua comparsa nelle sale cinematografiche di tutti gli Stati Uniti in questo fine settimana, è il primo vero film sul poker dopo "Rounders" (1998) – il che ne fa il primo vero film sul poker dall'esplosione del poker televisivo nel 2003.

La prima di "Lucky You" si è tenuta a Las Vegas al Red Rock Casino giovedì notte. C'è stata una prima all'inizio della settimana ma ristretta ai soli attori e media. Questa notte però era per i giocatori di poker molti dei quali hanno ricoperto qualche ruolo nel film.

Il Tappeto Rosso

Questa non è stata la classica prima hollywoodiana, e non si sono viste limousine farsi strada tra la folla dei fans davanti al teatro. Il tappeto roso era lungo solo 15 metri e si trovava all'interno del casinò all'entrata del teatro. Anche se non c'era traccia di Robert Duvall, Eric Bana, o Drew Barrymore (le star del film che si erano presentate alla prima di New York), il pubblico ha avuto l'ocasione di incontrare personaggio come Doyle Brunson, Daniel Negreanu, Erick Lindgren, Chau Giang, Greg Raymer, Scotty Nguyen, e Mike Matusow.

Il leggendario direttore di tornei Matt Savage era parte della festa ed intervistava i giocatori che percorrevano il tappeto rosso. Savage ha stretti legami con questo film – è stato il consulente per il filmmakers, ed ha anche impersonato se stesso come direttore delle World Series of Poker.

Anche se ormai da qualche anno alcuni giocatori di poker sono divenuti dele vere celebrità, molti di loro sono ancora a disagio con i paparazzi. Fanno comunque la loro parte per promuovere il film, rilasciando interviste e posando per le foto prima di sedersi in sala.

Mike Matusow non ha smentito la sua fama di chiacchierone commentando e chiedendosi come abbia potuto trascorre 15 ore sul set per apparire poi per soli 8 secondi nel film. Matusow, come molti altri professionisti che hanno fatto la loro comparsa nel film, non sono stati dei veri personaggi ma piuttosto comparse il cui ruolo era quello di far sembrare quello delo schermo il vero poker del mondo di Las Vegas.

Qualche istante prima del''inizio del film, Todd Brunson ha letto un messaggio dai produttori e diretto al pubblico della prima. Si è trattato dei ringraziamenti di rito, apprezzamento per tutti i giocatori ed esperti di poker che hanno collaborato alla realizzazione del film.

"Lucky You" – Recensione del Film

A meno che siano documentari, i film sul poker non sono in realtà sul poker – questo diventa solo l'ambiente entro il quale si svolgono le vicende dei personaggi. Sfortunatamente per "Lucky You," nemmeno i personaggi sono riusciti troppo interessanti.

Il protagonista è Huck Cheever (impersonato da Eric Bana), giocatore di poker che attraversa un periodo sfortunato ed ha bisogno di $10'000 per pagarsi il buy-in al main event delle World Series of Poker 2003. Perchè il 2003? Il filmmakers voleva riprodurre l'atmosfera cge si respirava agli albori dell'esplosione mediatica del poker che avveniva proprio in quell'anno. Ambientare il film nel 2005 (quando sono iniziate le riprese) avrebbe richiesto la riproduzione di un mondo del poker del tutto differente.

La scena di apertura è forte — Huck ci viene presentato mentre scommete una videocamera digitale e cerca di strappare un buon prezzo per questa. IL film è però in discesa da questo punto in poi. Huck incontra per caso Billie (interpretato da Drew Barrymore), un'estroversa cantante di Bakersfield, California, ed i due si legano non appena lei assapora il brivido del gioco come giocatrice di poker. La relazione si rovina quando Huck le mente imbrogliando in una puntata e le ruba del denaro.

Huck trascorre l'intero film alla ricerca disperata dei $10'000 per giocare al main event delle WSOP, anche se non viene mai detto perchè. Gli serve il premio in denaro? Vuole provare ad essere il migliore al mondo? Vuole solo uscire dall'ombra del padre? La quota d'iscrizione è così importante per lui che fa ogni cosa per ottenerla sinche riceve il denaro da un prestasoldi. Denaro che stupidamente perde contro suo padre in pochi minuti.

Riesce comunque ad accedere al main event grazie ad un finanziatore ma ora Huck, che ha ottenuto il tanto ambito posto, sembra non curarsene più. In una delle poche scene toccanti del film, Huck osserva come gli altri giocatori, che come lui hanno raggiunto il tavolo finale, ricevono le congratulazioni ed i festeggiamenti da parte degli amici e delle famiglie mentre lui non ha nessuno se non il freddo finanziatore.

Il finale del film è spettacolare ed autentico. La sala da poker del Bellagio è stata riprodotta così accuratamente da far credere che le riprese siano state fatte proprio li (ma non è così), e la comparsa di famosi giocatori rende il tutto ancora più realistico. Vengono comunque giocate alcune mani che susciteranno qualche critica da parte dei giocatori veri – in particolare una scena al tavolo finale nella quale Huck fa muck di una mano vincente (eliminando se stesso dal Main Event) dopo che suo padre mostra la seconda mano migliore.

Molti giocatori reali fanno apparizioni più consistenti come Jennifer Harman, David Oppenheim e Johnny "World" Hennigan - gli ultimi due al tavolo finale. Tutti però con nomi diversi. Mentre Harman, Hennigan, e Oppenheim fanno bene il propio lavoro come attori debuttanti, la maggior parte degli altri fa capire chiaramente perchè nessun giocatore di poker si sia ancora dedicato al cinema. Anche Sam Farha, che impersona se stesso, ha problemi a fare quello che è naturalmente parte del suo carattere. E' molto più credibile negli "High Stakes Poker." Farha ha inoltre avuto di che lamentarsi per la decisione di farlo buttare fuori presto da un giocatore qualificatosi via internet e che non aveva mai giocano live in precedenza – chiaro riferimento a Chris Moneymaker.

Parlando di Moneymaker, lui non compare nel film. Anche se con la presenza di giocatori veri il fil resta una fiction ambientata nel 2003, non un documentario dell'evento reale.

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