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Party Gaming perde 47.1 milioni di dollari nel primo semestre 2007

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Party Gaming, proprietaria di Party Poker, ha annunciato perdite per 47.1 milioni di dollari nel primo semestre del 2007, a fronte di ricavi per 212.5 milioni, mentre nello stesso periodo del 2006 aveva riportato utili per 320.5 milioni di dollari, con ricavi pari a 661.9 milioni.

L'amministratore delegato della società, Mitch Garber, ha commentato i risultati negativi dicendo che la performance del gruppo nella prima metà del 2007 è da considerarsi solida, considerato il numero di nuove iscrizioni, ed ha dichiarato che Party Gaming continuerà con la sua strategia di localizzazione dell'offerta e di allargamento dell'offerta a nuovi tipi di gioco. Garber ha concluso la conferenza stampa annunciando per i prossimi mesi alleanze con società leader mondiali che aiuteranno Party Gaming a promuovere il proprio business.

Dietro ai risultati negativi c'è l'approvazione della legge americana che dal 1 novembre 2006 ha reso molto difficile giocare a Poker online dagli Stati Uniti. La scelta radicale di Party Gaming, che a differenza di Pokerstars e Full Tilt, ha deciso di impedire agli americani di giocare nella propria poker room, è infatti costata a Party Poker il titolo di prima poker room al mondo, ed ha portato la società a registrare risultati negativi, visto che il poker, nel primo semestre del 2006, rappresentava l'86% del fatturato del gruppo.

Le buone notizie, secondo Garber, sono che le nuove iscrizioni, principalmente dall'Europa, sono andate ad una media di 1138 al giorno, grazie all'esplosione del poker online nel vecchio continente. Il consiglio di amministrazione della società, quindi, è ancora fiducioso nei risultati per l'intero anno in corso, e sottolinea comunque che le aspettative per il futuro sono tranquillizzanti, perché depurando i risultati dalla componente americana il gruppo si trova comunque in una fase di crescita.

In borsa il titolo Party Gaming, dopo essere crollato da quasi 100 dollari a poco più di 20 in un solo giorno, quando la legge anti-poker era stata approvata negli USA, aveva cominciato un lento recupero fino a circa 60 dollari per azione, raggiunto in Aprile. Dopo i risultati negativi del primo trimestre si era lentamente tornati ai minimi storici intorno a 23 dollari, ma evidentemente il discorso di Garber ha convinto gli investitori, perché dopo l'annuncio il titolo è di nuovo salito del 20% circa fino a 28 dollari.

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