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Poker in Italia: un Nuovo Ghetto? Video-Intervista a Mario Adinolfi

Mario Adinolfi

Giocare a poker in Italia non è impresa da poco: tra blocchi dei siti online e “ribaltoni” nella regolamentazione del gioco non a distanza, trovare un torneo di alto livello sia per organizzazione che per abilità dei giocatori è spesso impresa ardua. Una svolta a questa tendenza l’ha certamente data l’Italian Poker Tour che nonostante sia una manifestazione ancora in fasce ha già dimostrato la capacità di guadagnarsi rilievo internazionale. È proprio in una delle tappe del tour che abbiamo incontrato un personaggio in grado di ritrarre alla perfezione lo stato del poker italiano.

Sono trascorsi alcuni mesi dal nostro ultimo incontro con Mario Adinolfi, politico, giornalista e anche giocatore con una grande passione per il poker; abbiamo così sfruttato l’occasione di Sanremo per ottenere una video intervista che, come vedrete, ha preso una direzione molto interessante.

La personalità eclettica di Adinolfi lo ha portato ad ottenere successi in sfere diversissime della vita e del lavoro e anche nel poker la fama non è tardata ad arrivare. Non solo è si è dimostrato tanto abile da raggiungere il tavolo finale al World Poker Tour di Venezia lo scorso maggio, ma è anche stato in grado di mettersi in mostra attirando le attenzioni di Full Tilt Poker che lo ha infatti ingaggiato nella propria squadra come Friend of Full Tilt.

Proprio la sua cultura poliedrica gli permette, in questa intervista, di effettuare una lucida analisi della situazione del poker in Italia che va ben oltre il tradizionale commento da appassionato. La consapevolezza del rischio di rinchiudere i giocatori della penisola in un “ghetto italiano” non gli vieta di intravedere speranze di svolta nella regolamentazione dell’offerta di poker.

Nella seconda parte dell’intervista emerge, invece, l’Adnolfi giocatore che coglie nel segno individuando nei pokeristi italiani la carenza di esperienza a livello internazionale. Pecca questa che spesso li costringe a patire stili di gioco più aggressivi come quello tipicamente scandinavo.

Lasciamo ora spazio all’intervista. Buona visione

Ndr: I riferimenti di Adinolfi alla legislazione devono essere interpretati con la consapevolezza che l’intervista è stata effettuata prima dei recenti comunicati del Ministero.

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