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Slitta l'Approvazione del Decreto Brambilla: Per Il Rilancio Del Turismo In Italia Il Ministro Punta Sul Poker

michela brambilla

Se da una parte c'è chi deve dire addio al poker, mi riferisco ai circoli e a tutte le piccole realtà che non sono riuscite ad ottenere le autorizzazioni, dall'altra si cerca di rilanciare il turismo Italiano anche attraverso questo gioco. La circolare del Viminale, emanata lo scorso 9 settembre 2009, ha bloccato tutti i circoli e gli eventi di poker live giocati al di fuori dei concessionari autorizzati. In pratica si possono giocare tornei di poker sportivo solo nei casinò.

Eccovi l’estratto dalla circolare del Viminale che spiega il provvedimento:

Si pregano le questure – nelle more della definizione della procedura di attribuzione delle concessioni e dell’emanazione del regolamento, che formerà comunque oggetto di successiva comunicazione, in osservanza delle sopravvenute ragioni di pubblico interesse determinate dalla novella legislativa – di voler predisporre ogni utile misura affinché non venga consentito ulteriormente l’espletamento delle manifestazioni di poker sportivo”. Il documento fa riferimento alla legge Comunitaria, sottolineando che l’articolo 24 ne “ha introdotto significative novità in relazione allo svolgimento dei tornei di poker sportivo non a distanza, in particolare al comma 28 viene stabilito che i citati tornei sono consentiti a soggetti titolari di concessione per l’esercizio e la raccolta di uno o più giochi, previa autorizzazione dell’amministrazione autonoma dei monopoli di Stato. Il precedente comma 27 prevede che con regolamento della menzionata amministrazione finanziaria, da adottarsi di concerto con questo ministero, sono disciplinati i tornei di poker sportivo, l’importo massimo della quota di partecipazione al torneo, le modalità che escludono i fini di lucro”.

Slitta l'Approvazione del Decreto Brambilla: Per Il Rilancio Del Turismo In Italia Il... 101

Il nuovo decreto legge organizzato in 19 articoli sul rilancio dell’immagine del “Sistema Italia” presentato pochi giorni fa al preconsiglio dal ministro del turismo Michela Brambilla, prevede case da gioco in ogni comune. Più nel dettaglio, la norma della Brambilla prevede che: “[…] anche al fine di regolamentare il gioco d'azzardo e di contrastare il gioco non autorizzato, è autorizzata la gestione di locali adibiti al gioco”. La finalità è quella di rendere le nostre strutture alberghiere di qualità pari altri paesi europei, facendolo attraverso l’apertura di case da gioco. Molto probabilmente il poker, verrà legalizzato e regolamentato, ma solo negli alberghi di lusso. Si avrà la possibilità di giocare a poker, a blackjack, e alla roulette, ma solo se maggiorenni e solo se si è ospiti dell’albergo.

Se dovesse passare questo decreto, per avere l'autorizzazione, gli esercizi ricettivi di categoria 5 o lusso dovranno fare richiesta ai Comuni, previo nulla osta della Prefettura. Sempre nel caso in cui, questa proposta diventi legge, il Ministero dell'Interno metterà a disposizione l'elenco dei soggetti aventi i requisiti per l'esercizio e la gestione di locali destinati allo svolgimento del gioco. Per quanto concerne le risorse economiche, che verranno messe a disposizione, una parte verrà destinata alla costituzione di un Fondo presso il Dipartimento per lo sviluppo e la competitività del Turismo, da utilizzare per il finanziamento della promozione dell'offerta turistica di lusso in Italia e all'estero. L'altra parte verrà gestita dai Comuni che possiedono le strutture ricettive autorizzate per il gioco e che servirà a mantenerle.

Di punti di domanda ce ne sono molti, tanti da far slittare la discussione da parte del Consiglio dei ministri. Un testo alquanto complesso, che pare aver suscitato la reazione sorpresa da parte dello stesso ministero dell'Interno, all'oscuro delle intenzioni di quello del turismo. C'è dunque chi ipotizza che dietro questo rinvio ci sia la presa di coscienza della necessità, da parte del ministro Brambilla, di cercare un accordo preventivo più ampio sul testo, prima di mandarlo all'esame di Palazzo Chigi. Gli interlocutori favoriti sono due: il Ministero dell'Economia, in dettaglio nel sottosegretario con delega ai giochi, Alberto Giorgetti e quello dell'Interno, per le rilevanti questioni di sicurezza e ordine pubblico che l'apertura di case da gioco comporta. Accordo ad ampio spettro che non è stato ancora trovato, e che ha prodotto dunque un rinvio, seppure di pochi giorni.

Noi come sempre ci auguriamo che si abbia il tempo e la volontà di discutere anche in merito ai circoli, infondo gli alberghi di lusso, possono vantare proventi anche solo dall'affitto delle camere, o proponendo servizi aggiuntivi, mentre i lavoratori che hanno fino ad oggi operato nei moltissimi club italiani, si ritrovano ora senza lavoro e senza una reale alternativa.

Ndr: per una panoramica più completa in merito alla situazione legislativa in Italia con riferimento al poker live e online, consultate l’apposita categoria di notizie. Potete trovare il testo completo del comunicato alle questure ed una sua analisi in questo articolo.

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