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I November Nine delle World Series of Poker: James Akenhead

James Akenhead

Sebbene non sia ancora un nome affermato nel mondo del poker di oltreoceano, i fan inglesi sono esplosi di gioia quando hanno saputo che James Akenhead si era conquistato un posto al WSOP Main Event Final Table. Il 26enne era stato ampiamente propagandato come il giocatore britannico da seguire a Las Vegas quest’anno e se ciò non fosse abbastanza, il campione dell’Irish Open e leggendario scommettitore Neil Channing aveva puntato su di lui come garanzia di successo.

Akenhead è membro della giovane squadra britannica, The HitSquad, un gruppo di giocatori di Londra che include il vincitore di braccialetto Praz Bansi e i campioni del Grosvenor U.K. Poker Tour, Sunny Chattha e Karl Mahrenholz. Insieme hanno dominato il circuito U.K. per molti anni, in particolare al Grosvenor tour, l’evento di poker di punta nel Regno Unito. Questa variegata squadra di professionisti si è distinta nei low-stakes games nelle card room fino ad arrivare alla ribalta alle WSOP.

Akenhead oltre ad essere considerato probabilmente il membro del gruppo più talentuoso e aggressivo e abbia i maggiori guadagni ai tornei con $2.2 milioni, è considerato allo stesso tempo come il "giocatore vicino" visto che ha la possibilità di conquistare il titolo massimo. Ha partecipato finora nella sua breve carriera a diversi grossi tavolo finali ma non ha mai finito in vetta. Per due volte è arrivato in finale al main-event del GUKPT, si è classificato quarto all’888 UK Open, ma il suo risultato migliore è il secondo posto all’Evento 2 del 2008 WSOP, un torneo $1,500 no-limit hold’em.

Quest’ultimo evento è stato quello che gli ha fatto realizzare l’idea di essere il "giocatore vicino" con una mano che difficilmente potrà dimenticare in fretta. Heads up e con poche chips, in mano asso-re, ha spinto Grant Hinkle a controrilanciare all-in con 10-4 offsuit che lui subito ha chiamato. Il flop ha servito non uno ma due dieci, seguito da un altro dieci al turn dando al suo avversario un poker e il braccialetto. Forse non sarà stata la peggiore bad beat del mondo, ma il momento e la maniera in cui si è realizzata ha fatto ricordare Akenhead per lungo tempo come la sfortunata vittima di "quella mano" nel Regno Unito, sebbene abbia finito vincendo $520,219, quindi evitiamo di essere troppo sensibili.

Ma ormai quel giorno è alle spalle e qualsiasi cosa accadrà a novembre, il futuro sarà radioso per Akenhead. Appena prima di approdare al tavolo finale, aveva firmato un contratto di sponsorizzazione con Full Tilt Poker, ed ha saputo immediatamente ripagare la fiducia diventando uno dei nove di novembre. Da allora, è diventato l’uomo immagine del poker britannico arrivando ad altri due importanti tavoli finali. Prima ha ripetuto le gesta di Ivan Demidov nel 2008 arrivando in finale al WSOPE il mese scorso a Londra e partecipando al tavolo finale del Full Tilt Poker Million la settimana scorsa, e poi ha preso parte ad un torneo televisivo shootout nel Regno Unito che riprenderà a dicembre con un primo premio da un milione di dollari.

Com'è Arrivato fin Qui

Akenhead ha iniziato al Day 1c del Main Event con una delle peggiori partenze possibili, bluffando varie volte e riducendo il suo stack a circa 4,000 prima della pausa cena. Poi ha riguadagnato la tranquillità e in qualche modo è riuscito a terminare il giorno con un rispettabile stack da 70,000 chips, che lo ha tenuto a metà classifica per gran parte del torneo. Alla fine del Day 2b, la falsa partenza era ormai un ricordo lontano e ha continuato a guadagnare terreno in classifica con 278,000 chips. Al Day 5 aveva raggiunto un posto tra i primi dieci con un impressionate 2.7 milioni in chips.

Si è goduto un lungo WSOP Main Event in cui ha giocato bene e ha saputo difendersi altrettanto bene. Solo nell’ultimo giorno ha subito un grosso colpo quando ha perso un coinflip con asso-re contro coppia di otto che lo ha lasciato azzoppato. Fortunatamente, è stato capace di cambiare il gioco in stile short-stack velocemente dopo aver avuto molte chips per gran parte del torneo. A parte questo duro colpo, ha retto nell’ultima giornata sebbene ritornerà come il più corto al tavolo. Rio è sembrata esplodere quando è diventato ufficialmente uno dei November Nine, grazie ai festeggiamenti dei suoi fedeli sostenitori. Lui ha attribuito il suo successo proprio al sostegno e ai consigli che ha ricevuto durante il corso del torneo dai suoi amici della HitSquad.

Cosa lo Aspetta

Akenhead è lo short-stack del tavolo finale, quindi avrà bisogno di un raddoppio nelle prime fasi di gioco. Fortunatamente per lui, non mancherà l’azione visto che si trova in mezzo al chip leader Darvin Moon (Seat 1) e la leggenda del poker Phil Ivey (Seat 3). Giocando sempre per vincere, Akenhead non aspetterà di risalire la scala dei premi e di sicuro proverà a raddoppiare subito anche se potrebbe costargli una rapida uscita dal torneo, ma comunque andrà a finire avrà dalla sua parte tifosi tra i più rumorosi di tutta Las Vegas.

Il Team PokerNews Live Diretta sarà a Las Vegas per portarvi in tempo reale tutta l’azione dal WSOP Final Table, quindi rimante in contatto con noi e come sempre seguiteci anche su Facebook.

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