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Le Interviste di PokerNews: Marco Pistilli, una furia rossa vince la prima tappa dello Snai cup 2010

marco pistilli

Per la finale gli otto giocatori e tutti gli spettatori hanno dovuto aspettare più di un mese, per la finalissima della prima tappa della Snai cup 2010. A Campione d’Italia si era svolto un week end organizzato da Snai Poker, nessuno si aspettava di non giocare la finale, solo quando erano rimasti i finalisti emozionati di dover affrontare il tanto desiderato final table, i dirigenti di Snai hanno comunicato la sorpresa: la finale rimandata al 12 Aprile con gli 8 finalisti davanti alle telecamere di SKY Sport 2.

Marco Pistilli termina chipleader dell'evento con 2 milioni di chips circa e si aggiudica il primo posto. Diciamo che non ha perso tempo, in questo mese. Marco, simpatico personaggio, è iscritto alla squadra Furie Rosse, composta per lo più da amici come Riccardo Lacchinelli (batteria SNAI). Ma ora vi lasciamo con piacere alle sue parole...

Ciao Marco, a marzo un buon piazzamento all'IPT Nova Gorica II, ora il braccialetto della prima tappa della Snai Poker Cup a Campione, che pensi della tua evoluzione come giocatore di poker? Ti sei posto degli obiettivi futuri o giochi a poker per sport?

Intanto lasciami salutare te e i tuoi lettori, ringraziandoti per lo spazio che mi hai voluto concedere.

Rispondendo alla tua domanda, penso che il mio gioco sia in continua evoluzione. Dal 2006 (anno del mio primo live) ad oggi il THE è completamente cambiato, il numero sempre crescente di giocatori l’incredibile quantità di nozioni che si possono reperire sui libri,e sul web, ed il volume enorme di mani che ti permette di giocare il poker online fanno si che quelli che erano comandamenti scritti nel marmo oggi valgano ben poco, credo che la capacità di capire le dinamiche che si creano al tavolo, e la duttilità di adeguare il proprio gioco ad esse, sia oggi tra le skill più importanti per un player live vincente. Inoltre con l’esperienza alcune doti si affinano, altre si apprendono studiando o confrontandosi con altri giocatori di cui si ha stima (e qui devo dire di essere fortunato, le mie frequentazioni pokeristiche si chiamano Lacchinelli De Michele Giovannetti Moschitta; oltre che straordinari giocatori tutti plrs dalle caratteristiche totalmente differenti tra loro )

Obbiettivi ovviamente ne ho, e me ne do' di nuovi ogni giorno, devo dire che da Ottobre dello scorso anno ne ho raggiunto qualcuno in più di quelli a cui ero abituato.

Andiamo nel vivo della competizione, ci puoi raccontare le mani che ti hanno dato speranza e incoraggiato verso la vittoria? Almeno le due più significative.

Tendo a giudicare i miei tornei da due punti di vista differenti: il più importante è quello strategico, e per quanto riguarda la Snai cup devo dire che tutto è andato alla perfezione, ho affrontato tutte le fasi del torneo attivamente, tenendo in mano tempi e ritmi dei tavoli in cui ho giocato, ho avuto pochissimi momenti di calo e ho sempre tenuto alta la pressione sui miei avversari.

Il secondo aspetto è tattico e va ad analizzare le singole situazioni di gioco estrapolandole dal contesto generale, da questo punto di vista ho fatto buone cose e qualche errore. Ti voglio raccontare una mano del FT che dal punto di vista della spettacolarità non ha proprio nulla ma è significativa per spiegare meglio quanto ho detto: rimasti in 6 in BvB il mio small pusha diretto per 700K circa (bui 30/60K ante 5K) io lo snappo con KQs (il mio stack al momento era di 1.9M circa) è una call molto discutibile se valutata come singola mano al di fuori del contesto generale (tattica), ma da un punto di vista più generale (strategico) secondo me invece apre scenari interessanti: vincendo il colpo andavo oltre 2,6M con triplo stack rispetto al secondo, facevo un plr out , e soprattutto avrei avuto la possibilità di “ bullare” il tavolo in maniera direi “antipatica”… perdendolo rimanevo comunque a 1.2M non sarei più stato monster stack ma comunque sempre CL e con un po’ di aggressività (che mi era concessa al tavolo) avrei potuto ancora ricominciare a fare chips, analizzando qusto contesto faccio un scelta

“ tatticamente” discutibile per privilegiare l’impostazione strategica che avevo scelto, e in quest’ottica il call è Bellissimo (ovviamente l’oppo gira JJ e tiene il colpo ,LOl)

Nella vita di tutto i giorni tu sei un manager. Voglio fare una domanda al manager Marco Pistilli: "Cosa pensi, del mercato pokeristico italiano? Quali prospettive e soprattutto cosa manca che in altri paesi c'è?

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E’ un mercato ancora giovane, in grande espansione che vede l’online come motore principale, in questo momento tutto si sostiene, ma nel medio periodo la dimensione del mercato stesso potrebbe essere un problema, (stiamo parlando di uno dei pochissimi mercati “chiusi” a livello nazionale nell’era della globalizzazione) questo secondo me potrebbe portare a dinamiche di concentrazione (che in parte stiamo già vedendo) e ad una lotta feroce per la conquista di quote di mercato, attraverso politiche di Mktg sempre più aggressive. Non è un caso che i media diano sempre più risalto al “fenomeno” poker, che credo sia per loro passato da essere un Articolo di colore, ad un prodotto contenitore per spazi pubblicitari sempre più richiesti (pensa agli USA quanti M$ i network incassano da trasmissioni come Poker after dark, dalle Wsop etc.etc. ). Questo da manager, chiedo scusa per la noia, ma l’hai voluto tu :)

Da giocatore dico solo che più tornei ci saranno più possibilità noi avremmo di scegliere.

Tra breve, date ancora non certe, on line si aprirà al cash game, tu da giocatore, cosa pensi di questa opportunità?
Vedi qualche problematicità per chi non ha un atteggiamento responsabile verso il gioco?

E’ sicuramente una opportunità importante per chi fa del poker la sua professione,è difficilissimo essere PPP senza poter giocare cash con grande frequenza.
Per quanto mi riguarda credo di avere maggior edge nelle formule torneo e sit&go, quindi non credo che approfitterò spesso di questa chance.

Per le problematiche che il cash game potrebbe portare è innegabile che per chi non avrà disciplina si potrebbero aprire scenari….definiamoli “pesanti”.
Ma come in tutte le cose della vita credo che si debbano definire delle regole generali a salvaguardia di tutti, ma alla fine la “responsabilità” a cui fai riferimento non può essere imposta per decreto ai singoli.

Ultima domanda: "Se tu potessi scegliere di disputare la finale di un grande vento, quale sarebbe ;) (immagino wsop ovvio) e chi vorresti al tuo tavolo?

Bella questa: Diciamo 8 plrs. Posto 1 Lacchinelli 2 De Michele 3 Io ( su quei due satanassi voglio aver sempre posizione LOL ) 4 Giovannetti 5 Moschitta. Gli altri 3 li vorrei scarsi, ma se il senso della domanda era quali sono i miei preferiti allora ti dico Timoshenko, Durr, Ivey pensando al Mondo, Minieri, Domeniconi, “Swissy”Rinaldi pensando all’Italia

Grazie mille Marco
Grazie a te ovviamente, un saluto a tutti e a presto sui tavoli

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