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Intervista a Domenico Le Pere – Dietro le Quinte della Rivista “The Player”

the player

Da un anno una rivista si è affacciata sul mondo editoriale pokeristico, con grande entusiasmo e professionalità Domenico Le Pere ha creato un magazine "The Player", gratuito ed interamente dedicato al mondo del poker.

Domenico inizia nel 2000 a giocare a Texas Hold'em e dopo aver raggiunto un'ottima conoscenza di tutto ciò che è il poker, decide di rendere la sua passione un progetto concreto. Per alcuni anni gestisce un portale di poker occupandosi delle news e dei contenuti in generale e instaurando una serie di rapporti con tante altre figure professionali, fino ad arrivare al progetto che vedrà la luce a Gennaio 2010 di “thePlayer – Poker Magazine”. Abbiamo raggiunto Domenico e lo abbiamo intervistato per saperne di più:

In un momento dove il gioco del poker italiano sta raccogliendo i primi frutti, ma diciamo che l'editoria è un settore abbastanza in stallo, come mai ha deciso di compiere questo audace passo e creare thePlayer? Come nasce questo progetto, l'idea del nome e di entrare nel mondo pokeristico proponendosi gratis?
L'idea nasce dal fatto che mi è sempre piaciuto avere una rivista cartacea tra le mani. Quando abbiamo deciso di creare thePlayer in circolazione c'erano già 2 riviste ed abbiamo pensato bene di metterla gratis proprio per differenziarci dalle altre ed avere subito un gran seguito di lettori. Una scelta strategica che ci ha permesso in breve tempo di farci conoscere davvero da tanta gente. Non ti nascondo che la scelta ha dato subito i suoi frutti anche se ciò ovviamente a comportato dei notevoli sacrifici. La scelta del nome è stata semplice, “thePlayer” non è altro che “Il Giocatore”, semplice ma molto efficace.

Per fare un prodotto editoriale che vende, ma che non scada nel banale, quali scelte sono le più efficaci e che hanno una maggior resa di pubblico, nello specifico come scegliere una linea editoriale che funzioni bene? Cosa differenzia the Player da altre riviste di settore?
La parte editoriale è molto importante, in questo primo anno chi ci legge ha già notato degli enormi cambiamenti, puntiamo molto sul dare spazio non solo ai grandi nomi in circolazione da anni ma anche a tutti quei ragazzi che nel loro piccolo riescono ad ottenere buoni risultati, ma dei quali nessuno parla. Non voglio fare differenze e mettermi a paragone con gli altri, noi lavoriamo solo ed esclusivamente per migliorare mese dopo mese “thePlayer” e dare ai lettori quello che cercano. Con il nuovo anno saranno tante le novità in programma che rivoluzioneranno “thePlayer” a 360°.

Dopo un anno di attività, se tu dovessi tirare le somme di questa avventura, quali sono stati momenti più duri, gli scogli più difficili da scalare e quali invece le grandi soddisfazioni?
Di momenti duri come in tutte le attività imprenditoriali ce ne sono stati tanti, ma grazie a chi si occupa del nostro prodotto siamo riusciti sempre a venirne fuori e ad andare avanti facendo tesoro di questi brutti momenti proprio per far si che quello che non andava venisse migliorato. Anche le soddisfazioni sono state molteplici, una su tutte e sarò ripetitivo, il grande seguito di lettori che abbiamo avuto.

Immagino che l'intenzione di migliorarsi sia sempre insita nell'evolversi di un'avventura come questa di thePlayer, hai qualche idea concreta per il futuro o anche qualche sogno nel cassetto?
Abbiamo tante idee in programma, molte delle quali già in fase di lavorazione, ma per scoprirle dovete seguirci mese dopo mese. Ho anche il sogno nel cassetto, ma per scaramanzia non lo tiro fuori fin quando non si realizza.

Ci lasci con qualche anticipazione sul prossimo numero?
Sul prossimo numero ci sarà una bella intervista doppia fatta a due giocatori che voi conoscete molto bene, per il resto dovete solo abbonarvi e gustarvi “thePlayer” comodamente seduti sul vostro divano. Infine ci terrei particolarmente a salutare tutti i ragazzi di Pokernews, da chi ci lavora a chi lo frequenta come utente. Pokernews è stato il portale con cui ho mosso i miei primi passi in questo mondo e dove ho imparato davvero tanto.

Non ci resta che ringraziare Domenico Le Pere e augurare a lui e alla rivista buona fortuna!

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