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Black Friday: Le Reazioni della Poker Players Alliance

Poker Players Alliance

Sta per iniziare un mese decisivo per quanto riguarda gli atti d’accusa contro i tre grandi del poker e proprio in questo periodo sarà deciso il destino del poker online negli USA stando a quanto afferma il direttore esecutivo della Poker Players Alliance John Pappas.

"Gli scenari possibili sono due," ha detto Pappas. "Il congresso potrebbe essere troppo spaventato per trattare il caso. Oppure il congresso comprenderà che per milioni di americani questo è un hobby e qualche volta un modo di vivere ed è quindi necessario legalizzare il gioco. Il prossimo mese sarà decisivo in un senso o nell’altro."

Nessun decreto sarà approvato il prossimo mese per porre riparo ai danni causati dalle accuse federali contro i tre grandi siti di poker online. Eppure è proprio in questo periodo che si delineeranno le posizioni dei membri del congresso che potranno o decidere di allontanarsi dal problema non affrontandolo o di prendere provvedimenti per proteggere i diritti dei cittadini americani.

Gli avvenimenti recente potrebbero addirittura contribuire ad accelerare il processo di legalizzazione e licenza del poker via internet negli USA costringendo il congresso ad agire quest’anno oppure si potrebbe finire con un salto in dietro di anni.

"Se vogliamo riavere il nostro gioco," ha detto Pappas, "i membri della PPA e tutta la comunità dei giocatori di poker deve davvero prendere iniziative."

Nella prima settimana dopo l’annuncio delle accuse ed il ritiro di PokerStars e Full Tilt Poker dal mercato americano, Pappas ha detto che i membri della PPA hanno inviato oltre 70,000 email al Congresso, al Presidente Obama e al Procuratore Generale Eric Holder. Lui ritiene che la protesta stia già facendo la differenza e sia stata la causa della restituzione dei domini sequestrati a PokerStars e Full Tilt Poker.

Pappas ha inoltre affermato che il movimento per licenziare e regolamentare il poker via internet stava procedendo nella giusta direzione e che proprio queste accuse ed i recenti provvedimenti potrebbero averlo rallentato o addirittura aver bloccato i progressi fatti da Wynn Resorts e Fertitta Interactive con le rispettive alleanze con PokerStars e Full Tilt che sono state appunto annullate dopo i recenti avvenimenti.

Anche se le accuse di frode bancaria sono serie, non sembrano essere basate su fatti volti a danneggiare alcuna persona o istituzione. A dirla tutta, le banche hanno addirittura tratto profitto da questa “frode”.

"La premessa che il poker sia qualcosa di illegale è intollerabile per noi," ha detto Pappas. "Non ci sono state vittime in questi eventi fino a quando il DOJ ha deciso di chiudere i siti facendo di milioni di giocatori di poker americani le vere vittime dato che non avevano più accesso ai propri fondi”.

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Matthew Kredell

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