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Luca Moschitta: Intervista Esclusiva

Moschitta porche

L'intervista di oggi è dedicata ad uno dei ragazzi più promettenti del panorama pokeristico italiano. Catanese, classe 1989, in appena due settimane riesce a vincere 15.000 €, arriva a giocare circa 4 milioni di mani, conquista una meta senza precedenti di età, raggiunge a soli venti anni lo status di SuperNova Elite; è il più giovane ragazzo al mondo, che ha condotto questa impresa.
Luca Moschitta non è solo questo e questa intervista ve lo dimostra, buona lettura a tutti.

Luca, tu pur essendo molto giovane, fai parte degli arbori del poker on line.it. Hai iniziato a 18 su PokerStars.com con 50 dollari per poi arrivare ben presto a presenziare ai sit&go heads-up con buy-in compreso fra i 200 ed i 600 dollari. Cosa è cambiato nel Luca degli inizi e quali differenze trovi nell'universo pokeristico in generale?

Si è vero. Nonostante sia molto giovane gioco a Poker già da diversi anni. Oltre che il bankroll, del Luca degli inizi non è cambiato molto. Il poker mi ha fatto crescere tanto, sono sicuramente una persona più matura e con più esperienza. Ma non mi è mai passata la voglia di emergere e migliorare. Sono cosciente del fatto che attualmente occupo una posizione di prestigio essendo anche entrato a far parte da due anni del Team Pokerstars Online. So anche che ho ottenuto importanti risultati, ma non mi sento assolutamente un giocatore "arrivato". Quando vedo ciò di cui sono capaci giocatori come Elky, come Isildur1, o come Bonavena capisco che ancora ho davvero tanto da imparare e traguardi molto più importanti da raggiungere. Non credo che riuscirò a diventare il più forte, ma sicuramente il mio sogno-obbiettivo sarebbe riuscire ad entrare a far parte di quella cerchia di giocatori che vantano un titolo Ept o un braccieletto alle Wsop.

Il poker, soprattutto negli ultimi anni, è cambiato davvero tanto. Soprattutto la bilancia tra live e online ha cambiato equilibrio. Ormai non esiste quasi più la figura del giocatore professionista live. I motivi sono il numero esorbitante di eventi live in giro per il mondo e le ovvie spese che essi comportano, oltre il progressivo innalzamento del livello di gioco. Tutto a questo a vantaggio dell'online dove il numero di giocatori professionisti e in continua progressione. Vip System vantaggiosi e ricchi tornei con montepremi garantiti per milioni di dollari hanno reso sempre di più il poker online la vera "mucca da mungere" per produrre profitto.

Diciamo che il tuo rapporto con PokerStars è un amore a prima vista che però si è consolidato con il tempo. Quale è stata la motivazione che ti ha fatto scegliere questa room, piuttosto che altre e quali potenzialità per la tua carriera ci trovi?

Pokerstars è stata la prima e unica poker room dove ho giocato a Poker. All'inizio come giocatore sono stato subito rapito dalla forza del brand. Un po' come quando ci piace una marca di vestiti e compriamo sempre quelli! Il marketing di Pokerstars, tra promozioni, tornei live e pubblicità, è davvero accattivante! Inoltre il client di Pokerstars è in assoluto (riconosciuto da chiunque) il miglior software dove poter giocare a Poker (sicurezza, interfaccia semplice e intuitiva, stabilità e traffico di gioco elevato). Poi col passare degli anni ho cominciato anche a conoscere meglio sia l'azienda, sia le persone che ci lavorano dentro. Lavorando dentro Pokerstars, la prima cosa che si nota è la dedizione di ogni dipendente. Ognuno credo nei valori e nel progetto di questa azienda. Ognuno è sempre e costantemente chiamato in causa nel progetto aziendale.

Pokerstars è assolutamente un'azienda in cui la meritocrazia è messa al primo posto. Coloro che lavorano bene e dimostrano le loro capacità non troveranno mai ostacoli. Inoltre investe davvero tanto nel Know-How. Ogni singolo dipendente, dall'host del supporto al country manager, è un investimento fondamentale dell'azienda ed è considerato parte del patrimonio. E in questo Pokerstars è molto simile a società come Google o Facebook, aziende in cui parte consistente del vantaggio competitivo è appunto la presenza di menti geniali dietro le quinte. Pokerstars è un autentico miracolo economico-aziendale. Non mi stupirei se un giorno nei libri di economia accanto a Google, Facebook, Dell o Ikea si studierà anche Pokerstars.

Lavorare per Pokerstars è come giocare per la migliore squadra di calcio del mondo, non puoi aspirare a qualcosa di migliore. Spero quindi che il mio rapporto con questa stupenda azienda possa continuare per molti anni ancora.

La varianza è una problematica che ogni giocatore deve riuscire a gestire nel modo migliore, quando ti accade di trovarti in un periodo particolarmente difficile, sotto il profilo del gioco, come cerchi di rimanere a galla?

La varianza è parte fondamentale del Poker stesso. Purtroppo bisogna quindi imparare a conviverci! Un periodo di varianza negativo è in assoluto il momento peggiore per ogni giocatore di poker. Si incomincia a dubitare delle proprie capacità, non ci si diverte più e soprattutto si perde parte del proprio bankroll. Però la varianza non è solo negativa, esiste per fortuna anche quella positiva!! Il giocatore più scarso non perderà sempre e il giocatore più forte non vincerà sempre. Bisogna quindi giocare sempre in bankroll potendo così affrontare anche lunghi periodi di varianza negativa (se non si fa così il rischio di andare broke è sempre dietro l'angolo). Bisogna anche giocare sempre un poker regolare, commettendo meno errori possibili e cercare di limitare gli effetti di un tilt provocato appunto da sessioni molto sfortunate. Io in generale, oltre che seguire questi "comandamenti", quando vedo che non sono particolarmente fortunato e il mio gioco magari ne sta risentendo stacco la spina, nel senso che smetto di giocare a Poker e faccio qualsiasi altra cosa: studiare, uscire con gli amici, farmi un giro in macchina, andare a mare, e così via. L'idea è quella di riprendere a giocare quando sarò più rilassato, così da poter esprimere il mio A-game ai tavoli.

Quali altri elementi, caratteristiche trovi che siano alla base di buon pro?

Non esiste un algoritmo, un paradigma che dia la giusta ricetta per essere dei pro vincenti. Ogni campione, ogni professionista ha la sua storia, diversa da ogni altro.

Disciplina, passione, abilità, conoscenza matematica, resistenza, determinazione sono secondo me le caratteristiche che ogni giocatore di Poker deve avere.

Vorrei sapere da te quali sono state le soddisfazioni più grandi nella tua carriera e l'insoddisfazioni più dure da affrontare

La soddisfazione più grande è senza dubbio essermi riuscito a conquistare due anni fa la sponsorizzazione da parte di Pokerstars. Ho assolutamente realizzato un sogno!

Insoddisfazioni nel poker non ne ho avute tante. Sarebbe davvero di cattivo gusto lamentarsi di sessioni andate male o bad beat prese in tornei importanti. Comunque questo gioco mi sta dando davvero tanto, sia a livello economico che non.

Magari qualche volta ho affrontato dei brutti momenti quando sono andato molto vicino a vincere dei tornei live importanti (ho rischiato 3 volte di giocarmi un final table IPT da chipleader uscendo purtroppo con delle bad beats).
Però in generale mi ritengo un ragazzo davvero fortunato, amo il poker, amo quello che faccio e metterei la firma per avere per sempre quello che il poker mi sta dando da 3-4 anni.

Concludiamo guardando al futuro, quali sono i tuoi impegni imminenti e quali i sogni futuri?

Prima di tutto continuerò a studiare e spero di riuscire a laurearmi entro i prossimi 2-3 anni. Per quanto riguarda il poker. Mi piace sempre dividere i miei impegni tra Online e Live. Live parteciperò al prossimo Ipt di Malta e a tutta la nuova stagione IPT e finalmente anche EPT. I buy in da 250 euro mi daranno più tempo per viaggiare e partecipare ad molti più tornei live. L'obbiettivo è sempre quello di riuscire a vincere presto un torneo prestigioso.

Online a partire da metà Giugno inizierò una sfida personale che mi porterà a confermare il mio status di Supernova Elite entro settembre su Pokerstars. L'obbiettivo è quello di guadagnare 100k, tra profit e rakeback in circa 3-4 mesi. Quindi mi vedrete sempre più spesso grindare heads up sit and go a tutte le ore del giorno!

Grazie davvero tanto per l'intervista!
Saluti a tutti i lettori di Pokernews!

Grazie a Luca che è sempre davvero molto disponibile e acuto.

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