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Intervista a Luca Pagano: E Dopo 12 Anni Finalmente Tocca a Me!

Luca Pagano

E' il piu' eclettico giocatore di poker italiano, una persona che vive a 360 gradi questa grande passione, passando dal tavolo verde all'organizzazione di tornei, dal commentare partite a creare scuole di Texas Hold'em dal vivo. Ovviamente stiamo parlando del grande Luca Pagano, ora premiato all'IPT di Sanremo. Vi proponiamo un'intervista esclusiva rilasciata a distanza di pochi giorni dalla sua vittoria.

Tra i tanti successi ti mancava una vittoria in casa. Questa volta ci sei finalmente riuscito con una vittoria doppiamente bella perché finalmente ottenuta in Italia e soprattutto nell’IPT - il torneo più importante della Poker Room che rappresenti. Il primo in 12 anni contrassegnati fino d ora da tantissimi piazzamenti. Come ti senti?

Sono passati alcuni giorni e ti confesso che ancora oggi è difficile rendersi conto completamente di cosa sia successo. L’immediato dopo torneo è stato un susseguirsi di complimenti che mi hanno fatto capire per l’ennesima volta quanto sia emozionante approdare a questo tipo di risultati. In realtà avevo già vinto un torneo organizzato da Pokerstars a Nova Gorica, ma questo primo posto non può essere paragonato a null’altro.

Sei riuscito in questa impresa, per te un premio da 210 mila euro e tanta emozione dopo un tavolo finale mozza fiato, con l’eliminazione del romeno chipleader Ian Morariu. Un gioco un po' nevrotico quello del tuo avversario, che a un certo punto del faccia a faccia è stato restio a mostrare persino le sue carte, nonostante fosse stato il primo a puntare, in una mano. Per non parlare di alcune sue giocate quasi azzardate. E’ successo di tutto, anche un inaspettato passaggio a vuoto che ti ha visto in difficoltà a cui comunque hai reagito alla grande. La mano decisiva vi ha visto andare in all-in preflop, tu con AQ e Murariu con Q9. Il board finalmente conferma la tua vittoria. Come hai affrontato questo tipo di gioco e come commenti questa parte finale del torneo?

E’ stato un tavolo finale davvero bellissimo. Soprattutto rimasti in 3 ho visto delle giocate di livello superiore alla media; Matteo lo conosciamo da anni e non ha bisogno di presentazioni, il suo terzo posto è assolutamente meritato. Il rumeno è un giocatore fortissimo in heads up e questo lo sapevo già prima di sedermi al tavolo finale, se avessi dovuto scegliere qualcuno con cui scontrarmi nel testa a testa non avrei scelto sicuramente lui. E’ vero, è un giocatore molto aggressivo, ma non ho visto mosse azzardate da parte sua; forse la mano decisiva ha spinto sull’acceleratore con troppa veemenza, ma con il suo stack non poteva aspettare ancora per molto.

Un avversario davvero ostico, anche a lui tanti complimenti.

Hai puntualmente realizzato una profezia su te stesso: "Torno a casa con la picca", avevi sostenuto, riferendoti all'Ipt di Sanremo, quando conta conoscere se stessi, sapersi ascoltare in un gioco come il poker?

Onestamente sto passando un buon periodo di forma e tranquillità fisica e mentale, m sento bene con me stesso e il gioco ne ha risentito positivamente. All’inizio del torneo avevo scritto “mi regalo la picca” perché al day 1 era il mio compleanno, poi, con il passare dei giorni, ho cominciato a crederci veramente. E così è stato.

Un’estate ricca di eventi, tra cui l’introduzione del cash game, cosa pensi di questa disciplina e quali consigli ti senti di dare a chi si lancia in questa nuova avventura, che per certi aspetti può essere anche molto pericolosa.

Da anni vado affermando che l’ingrediente principale per riuscire nel poker è quello di non fare mai il passo più lungo della gamba e giocare con la tranquillità di mettere in gioco i propri soldi senza avere la paura di mettere a repentaglio la propria situazione personale. Nel cash game questo consiglio andrebbe amplificato: una gestione oculata del bank roll non può che essere un aiuto in questo senso.

Vorrei finire con una domanda più personale: dopo questa fatica, immagino che la tua felicità sia alle stelle, cosa pensa, spera Luca Pagano delle conquiste in campo professionale, quali sono i tuoi sogni?

La verità è che non ho grossi progetti a lungo termine, più che altro perché sono innumerevoli quelli che devo sbrigare a breve e rimane ben poco per la programmazione a lunga gittata, per cui mi limito per il momento a vivere alla giornata, anche perché c'è da preparare l’EPT di Sanremo, curare i nuovi appuntamenti con Pokerclinic, la prima scuola di poker itinerante e cominciare la stagione dell’EPT. C’è sempre qualcosa da fare…

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