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Giocare all’estero e liquidità: alcuni consigli pratici

Giocare all’estero e liquidità: alcuni consigli pratici 0001

L’avvicinarsi dell’estate significa per alcuni (fortunati) giocatori di poker una cosa sola: World Series of Poker. Non si sfugge facilmente al fascino dell’evento pokeristico dell’anno e anche i player di casa nostra non sono immuni al richiamo di una spedizione transoceanica verso il tempio del gioco, Las Vegas.

Uno dei quesiti che più spesso i giocatori si devono porre alla vigilia di una trasferta di questo tipo (ma lo stesso discorso può valere anche per altri tornei disputati all’estero) riguarda la modalità con la quale portare con sé il denaro necessario per soddisfare la passione per il poker e magari godersi anche una bella vacanza.

Abbiamo quindi chiesto qualche consiglio a Pietro Cesaroni, commercialista titolare dello Studio Cesaroni di Prato, consulente tecnico d’ufficio presso il Tribunale di Prato e al tempo stesso appassionato di poker sportivo, nella speranza che possa servire ai nostri lettori che hanno in programma di entrare nella storia del poker!

Premesso che l’ideale resta sempre quello di pagare (prepagare) con bonifico tutte le spese sicure e documentabili che andremo ad affrontare nella nostra trasferta all’estero (albergo, iscrizione al torneo etc.), ecco di seguito le varie modalità per portare con noi il denaro necessario senza incappare in problematiche doganali, che possono diventare anche piuttosto spinose.

Iniziamo dal sistema più ovvio, ma anche più limitato, il "cash". Vediamo quali sono i limiti imposti dalla legge italiana e quali le eventuali sanzioni a seguito di una trasgressione registrate al momento del controllo da parte delle autorità del nostro paese.

Denaro contante: Il trasporto al seguito di denaro contante o di valori assimilati è libero per importi complessivi inferiori a 10.000,00 euro. Oltre questo importo è necessario compilare una dichiarazione, da sottoscrivere e depositare esclusivamente presso gli uffici doganali al momento dell’entrata nello Stato o in uscita dallo stesso. Il modulo per la dichiarazione è disponibile sul sito internet dell’Agenzia delle Dogane (www.agenziadogane.gov.it – link “Consigli per il viaggiatore” e/o nella sezione Modulistica).

La misura si applica a tutti i movimenti da e per Paesi extracomunitari e comunitari. Cosa succede se trasgrediamo?

La mancata dichiarazione costituisce violazione della normativa valutaria e comporta:
• il sequestro amministrativo nel limite del 40% dell’importo eccedente il limite fissato;
• l’applicazione di una sanzione amministrativa, fino al 40% dell’importo eccedente il limite fissato, con un minimo di 300,00 euro;
• l’importo sequestrato, nell’eventuale misura eccedente le sanzioni applicate dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, è restituito agli aventi diritto che ne facciano richiesta entro cinque anni dalla data del sequestro.
Nei casi previsti (infrazione non superiore a 250.000,00 euro e non fruizione del medesimo beneficio nei 365 giorni precedenti) il trasgressore può richiedere di essere ammesso all’estinzione della violazione, mediante pagamento immediato in misura ridotta di una somma pari al 5%, con un minimo di 200,00 euro, dell’importo eccedente il limite fissato, direttamente presso l’ufficio doganale. Il pagamento può avvenire entro 10 giorni dalla violazione a favore del ministero dell’Economia e delle Finanze. In caso di pagamento contestuale alla violazione non si procede al sequestro.

Altri modi, oggi decisamente preferibili, per portare con sé il denaro sono:

Carte di credito o di debito: la differenza tra le Carte di credito e quelle di debito è che le prime hanno un plafond di credito pre concordato con l’istituto che le ha emesse, mentre le seconde vanno precaricate e pertanto il plafond lo costituiamo noi in base ai versamenti effettuati.
Da non sottovalutare poi la possibilità di poterle usare come garanzia negli hotel, nei noleggi auto ecc. Inoltre sarà possibile prelevare dagli sportelli automatici la valuta necessaria di volta in volta, (tenete conto che vi verrà addebitata una commissione ad ogni transazioni di prelievo) l'importante è verificare bene se il circuito che abbiamo scelto per la nostra carta di debito sia abilitato per l’estero.

Traveller's cheques: i traveller’s cheques sono assegni turistici emessi in valuta estera (di solito a tagli fissi) destinati ad essere incassati all’estero. Li possono emettere solo gli istituti di credito autorizzati: generalmente vanno prenotati presso la propria banca con un paio di settimane di anticipo, il richiedente versa la somma corrispondente all’atto della richiesta o dispone perchè sia prelevata dal suo conto corrente. I traveller's cheques non convertiti sono rimborsati.
Possono esserci delle commissioni da pagare per l'emissione o per l'incasso.

Il t.c. è nominativo, quindi può incassarlo solo il proprietario dietro esibizione del documento di riconoscimento;
I t.c. vanno firmati una volta all'emissione, per validare la propria firma, e una seconda volta quando si incassano; le due firme debbono essere identiche perché si possa incassarli.
I t.c. possono essere annullati per impedirne l'incasso segnalando al circuito emettitore il suo numero di serie.

Insomma, qualche consiglio pratico per gestire il viaggio all'estero sotto il profilo valutario, ora l'avete. Non ci resta che augurarvi una buona trasferta ma soprattutto un rientro da vincitori! Buon poker a tutti!

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Nicola Pagano

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