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Il floating fuori posizione, ce lo insegna David Peters

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Scavando negli archivi della strategia di PokerNews ci sarebbe da riportare a galla un tesoro sepolto, quindi abbiamo portato alla luce un paio di gemme per il vostro piacere di cultori di questo gioco.

Oggi abbiamo fatto resuscitare un pezzo di David Peters. Pubblicato la prima volta nel gennaio 2010, questo articolo è originario dalla nostra "Elite Strategy", serie che faceva capo alla saggezza di alcuni dei migliori giocatori di poker, nel momento in cui erano alle prese con la costruzione del loro stack.

In questo pezzo, David Peters, per altro scelto da Ivey tra i suoi discepoli del suo nuovo sito, discuterà del floating fuori posizione e come utilizzarlo per prendere chips al nostro avversario.

Peters, comunemente noto come "dpeters17" nel regno on-line, ha accumulato più di $ 3 milioni in vincite online e più di$ 2.5 milioni in guadagni nei tornei live. Originario di Toledo, Ohio, il suo più grande risultato live è arrivato nel 2010, quando finì runner up in un $ 1,000 No-Limit Hold'em alle World Series of Poker per $ 350,803. Sempre nel 2010, Peters ha centrato il suo più grande risultato on-line, il secondo posto all'evento numero 33 delle FTOPS di Full Tilt Poker # 33 per $ 152.213. La più grande vittoria assoluta della sua carriera dal vivo è invece arrivata nel 2008, quando ha superato un field di 301 partenti a Mount Pleasant per l'Heartland Poker Tour vincendo $ 130.178.

Il floating in posizione è una action che è comunemente usata e può essere molto efficace, ma in pochi utilizzano il floating fuori posizione, perchè non tutti ne capiscono gli aspetti positivi.
Molto spesso, quando si chiama un rilancio fuori posizione, sarete di fronte una

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continuation bet del vostro avversario e, se questo bastasse a dare credito ad una mano forte in possesso dei vostri rivali, inizierete pian piano a farvi travolgere. Per questo motivo, a volte, è possibile chiamare con il nulla cosmico e con l'intenzione di cercare di prendere il piatto più avanti nella mano, tattica che può portare a grandissimi risultati.
Anche se questa mossa può essere difficile da effettuare fuori posizione, è un buon modo per mettere in difficoltà i vostri avversari, anche se dovete fare affidamento sulla vostra lettura.

Ecco un esempio di come questo metodo potrebbe essere utilizzato.

Un buon esempio di una mano in cui ho usato questa tattica arriva da un torneo online che ho giocato recentemente. Un buon giocatore in middle position ha rilanciato a 800 con bui di 150/300. Ho chiamato dal big blind con QJ e il flop è stato K83. Entrambi avevamo circa 25.000 prima di iniziare la mano, quindi eravamo abbastanza deep. Io ho ovviamente checkato e lui, come pensavo, ha c-bettato a 1.300. A questo punto, ho pensato che questo sarebbe stato un ottimo spot per floatare perché mi aspettavo che avrebbe bettato con la maggior parte del suo range. Inoltre, poichè il flop era assolutamente dry, ho pensato che il mio avversario non mi avrebbe potuto metteresu un progetto mancato, così ho chiamato.

Sul turn è sceso un 2. Ho checkato ancora ed è successo quello che speravo, ha checkato anche lui. Ora, se lui avesse sparato la seconda, avrei probabilmente optato per un check-raise, ma questo sarebbe dipeso anche dalla size dell'eventuale bet.

Il river, un anonimo 7, con circa 4.600 sul piatto, ho deciso di bettare 3200, che lo hanno portato a pensarci su un bel po' prima di foldare. Con la totale mancanza di un draw chiuso, ho pensato che mi avrebbe potuto fare in mano un Kx, o addirittura qualcosa in più come una doppia coppia, mentre io l'ho messo su una coppia di 6, o comunque, una mano di quel tipo.

Su un flop piuttosto secco come quello, (adesso provate a non pensare a come è stata giocata la mano), vorrei consigliare di non arrendersi facilmente, dal momento che non esiste una ragione per pensare che stai bluffando.

Per assurdo, infatti, alle volte è meglio floatare quando non esistono board che danno origine a un draw, proprio perchè il nostro avversario, ovviamente sempre se è uno sensato, non ci metterà mai su un bluff alla fine di un draw non chiuso, ma ci dovrà per forza riconoscere un punto chiuso e chiamerà solo con valore di showdown.

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Il floating out of position è ovviamente una tattica da utilizzare con parsimonia, solo nei momenti giusti; una sorta di mossa da aggiungere al vostro arsenaleper rendere il gioco più vario e meno chiaro. Quando avete intenzione di aumentare il vostro stack, questo potrebbe essere un ottimo sistema.

Questo articolo è stato originariamente pubblicato il 22 gennaio 2010.

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