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Poker online USA: dalla California a New York il dibattito è aperto

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Negli USA il dibattito sui nuovi progetti di legge in materia di poker online è entrato decisamente nel vivo e si estende da costa a costa, coinvolgendo due stati come California e New York che per ampiezza rappresentano due mercati con potenzialità consistenti.

La California ha attualmente due progetti di legge in via di perfezionamento.

La scorsa settimana la presentazione al Congresso dei progetti di legge che mirano a vietare il gioco online negli USA e l’appoggio agli stessi garantito da Dianne Feinstein, Senatrice per la California, ha dato origine a un notevole polverone, ma Isadore Hall, parlamentare della California, ha affermato che c’è ancora una possibilità che la legge sul poker online venga approvata entro il 2014.

Stando alle voci che circolano PokerStars sta collaborando attivamente con Keith Sharp e il Morongo Band of Missian Indians per assicurarsi che nei progetti di legge non venga inserita alcuna clausola di esclusione.

In quest’ottica Eric Hollreiser, portavoce di PokerStars, ha rilasciato una dichiarazione in cui ha sottolineato la qualità degli standard a cui la società si attiene negli 11 mercati per cui ha già ottenuto regolare licenza.

Le società che hanno interessi nel settore del gioco nello stato della California hanno adottato posizioni diverse e spesso opposte nei confronti di PokerStars. Alcune poker room dell’area di Los Angeles sono favorevoli all’ingresso di PokerStars nel mercato californiano, mentre altre si oppongono fermamente a una tale eventualità.

L’attenzione di tutti sembra quindi concentrata sulla California Gambling Control Commission (Commissione della California per il Controllo del Gioco) che dovrà decidere se PokerStars può essere inclusa o meno. In effetti, ci sono stati dei precedenti. Anche se nelle legislazioni di Delaware, New Jersey e Nevada in materia di poker online non sono state inserite delle vere e proprie clausole di esclusione, va ricordato che in New Jersey si è optato per una sospensione di due anni di Rational Group, mentre in Nevada è stata prevista la possibilità di un’esclusione quinquennale.

Nella sua dichiarazione Hollresier ha asserito che "PokerStars non desidera e non intende richiedere alcuna modifica delle leggi sul gioco in California. Nella maggior parte dei mercati regolamentati l’idoneità viene decisa da enti di regolamentazione esperti e qualificati. La stessa linea è stata seguita dai legislatori del New Jersey. La California Gambling Control Commission vanta 15 anni di esperienza nella tutela dei consumatori ed è quindi più che qualificata per determinare l’idoneità."

"PokerStars desidera dimostrare all’ente regolatore la propria idoneità proprio come qualsiasi altra società che desideri operare in California e investire in un mercato equo e ben regolamentato."

"D’altronde PokerStars ha già ampiamente pagato il proprio debito nei confronti del Dipartimento di Giustizia statunitense e ha provveduto al rimborso di quanto dovuto sia ai propri giocatori americani che a quelli di Full Tilt Poker, dopo averne acquisito i debiti. PokerStars ha ampiamente dimostrato di voler rimediare agli errori che poteva aver commesso."

I due progetti di legge attualmente al vaglio mirano esclusivamente a regolare il settore del poker ed escludere il principale sito di poker online a livello globale potrebbe essere un errore. Tuttavia, per quanto la California tenda a essere uno degli stati più progressisti dell’Unione, la questione potrebbe comunque essere destinata a non risolversi in tempi brevi.

A est invece il Senatore John Bonacic ha presentato un progetto di legge sul poker che cerca di modificare la legislazione vigente in materia di gioco e scommesse per autorizzare alcune tipologie interattive di poker.

La legge mira a escludere il poker dalla definizione di “gioco di fortuna”, inoltre permetterebbe allo stato di partecipare alla liquidità condivisa interstatale e autorizzerebbe 10 licenze per il poker online che avrebbero un costo di 10 milioni di dollari ciascuna e una durata di dieci anni.

Il disegno di legge tuttavia prevede una clausola di esclusione per qualsiasi società che abbia accettato puntate dopo il 2006.

A novembre New York ha approvato la costruzione di sette nuovi casinò nell’area di Albany nella regione di Catskills-Hudson Valley e nel Southern Tier, nei pressi del confine con la Pennsylvania. L’introduzione del poker online sarebbe un ottimo complemento a questa nuova linea già avviata.

La clausola di esclusione potrebbe far felici questi nuovi attori del settore, ma se il progetto di legge riguarda il poker online è piuttosto impensabile voler escludere una delle società leader nel settore a livello mondiale.

La questione resta quindi aperta anche sulla costa orientale.

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