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Giocatori uniti nella stesura di una nuova regolamentazione per contrastare le truffe nel poker online

Giocatori uniti nella stesura di una nuova regolamentazione per contrastare le truffe nel poker online 0001

Aumento della comunicazione, rimborsi sui depositi e condivisione delle informazioni tra gli operatori sono tre delle maggiori linee guida che i giocatori chiedono come garanzia per contrastare le truffe online.

A seguito di un incidente di collusione, scoperto sul sito WSOP.com, un giocatore insoddisfatto per come la sua causa sia stata conclusa, sta concentrando i propri sforzi per cambiare il modo in cui gli operatori online trattano i truffatori e le loro vittime.

Il gicatore (nome dibattaglia psasjc) è rimasto davvero deluso da come il suo caso è stato trattato e, nei forum, si è scatenato capeggiando una protesta che mira a far valere i diritti di tutti coloro che si ritrovano vittime di truffe nel campo del gioco del poker online.

A dargli man forte ecco anche l'avvocato e pokerista Martin "PokerXanadu" Shapiro che non ha certo perso tempo: di suo pugno ha scritto una bozza per un progetto di legge che rappresenti una via d'uscita alle pesanti ed ingiuste situazioni che troppo spesso accadono.
Nella bozza si legge l'intensa volontà di portare avanti questo emendamento, presentandolo in primis alla Corte del New Jersey.

Importante è per tutti il giusto rimborso e la redistribuzione: il meccanismo di rimborso è considerato da molti giocatori decisamente non equo. La modalità in cui i rimborsi vengono distribuiti alle vittime di collusione, ad opera di WSOP.com, sono ancora poco determinanti.

Seth Palansky, Direttore delle Relazioni con i Media di WSOP ha spiegato che quel metodo di ridistribuzione dei soldi tra i giocatori truffati non è basato sulla decisione dell'operatore ma su di una legge dello stato.

Altro punto focale della bozza riguarda le conseguenze che dovrebbero subire i truffatori, ovvero pene piu' serie.
Viene, nello specifico, richiesto che i dettagli personali siano resi pubblici e condivisi con tutti gli altri operatori del settore; inoltre servirebbe, secondo il pool di giocatori che si sono cimentati nell'espressione di alcuni punti focali della bozza, una maggiore informazione sulle conseguenze di ogni tentativo di frode (sin dall'apertura dell'account) in modo da scoraggiare eventuali malintenzionati.

I giocatori che si sono macchiati del crimine di collusione e truffa online dovrebbero essere esclusi permanentemente dal circuito di gioco di tutti gli operatori autorizzati; inoltre, qualsiasi procedimento penale (dello stesso tipo) pendente sul giocatore, dovrebbe impedirgli la creazione di un nuovo account finché non abbia scontato in toto la sua pena - ma con la fedina penale sempre aggiornata.
L'opzione valida per le giurisdizioni interessate sarebbe poi la restrizione al gioco di certi giocatori in determinati stati o contee.

Avere inoltre la possibilità di delegare tutte le burocrazie disciplinari alla legge e non ai singoli operatori potrebbe essere un ulteriore deterrente.

La speranza è quella che tutte queste richieste possano essere ascoltate e che possano essere prese in considerazione seriamente, per arginare il fenomeno delle truffe online.

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