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WSOP 2015 Story - Hastings fa Doppietta, Hellmuth Scrive la Storia

Phil Hellmuth

Tutto ha avuto inizio il 27 maggio, con il torneo riservato agli impiegati del Rio All-Suite Hotel & Casino. Ad avere la meglio fu Brandon Barnette, supervisor 29enne nativo di Corona, in California, ma la cosa più importante fu sicuramente che, grazie a quell'evento, ebbe inizio l'edizione 2015 delle World Series of Poker, con tante storie da raccontare e tanti exploit venuti fuori.

È stata un'edizione particolarmente emozionante, e non solo per noi italiani, che ci siamo goduti i due braccialetti di Max Pescatori e con la presenza di Federico Butteroni tra i November Nine, ma anche perchè sono tantissimi gli spunti che sono venuti fuori, quest'anno, da Las Vegas.

Partiamo dalla storia che è stata scritta da Phil Hellmuth, il quale è riuscito finalmente a mettersi al polso il braccialetto numero 14, vincendo l'evento #17, il Razz Championship che lo ha incoronato e che ha rafforzato ancor di più la sua leadership nella classifica all-time dei vincitori di titoli WSOP. E non sono mancate, per The Poker Brat, le occasioni di tentare l'assalto al quindicesimo braccialetto.

Chi ha fatto grandi cose in queste WSOP 2015 è stato sicuramente Brian Hastings. Lo statunitense, per nulla distratto dalle accuse relative all'utilizzo di un account per giocare su PokerStars direttamente dagli States, ha messo a segno una grandissima doppietta nel giro di pochi giorni: a lui sono andati i braccialetti nell'evento 28, il 7 Card Stud Championship, e nel 39, il Ten Game Mix.

Hastings è stato l'unico, assieme a Pescatori, capace di mettere a segno una doppietta in questa edizione delle World Series, ma ciò non è bastato per portarsi in testa alla classifica del WSOP Player of the Year, ormai nelle mani di Mike Gorodinsky: quest'ultimo è stato decisamente più continuo, oltre ad aver vinto l'evento The Poker Players da 50.000 dollari di buy-in, una vera e propria sfilata di campioni.

È stata anche l'edizione delle WSOP che ha portato tante novità nello schedule degli eventi da disputare. In primis il Colossus, torneo da 565 dollari di buy-in che ha abbattuto il record di giocatori iscritti ad un singolo evento live, e che alla fine ha visto l'affermazione di Cord Garcia, capace di sconfiggere la concorrenza composta da migliaia di avversari.

È stato soprattutto l'anno del primo evento disputato prima online e poi live, targato sempre World Series of Poker. Anthony Spinella ha portato a casa questo evento, che ha visto le fasi preliminari sui server di WSOP.com e il tavolo finale giocato nelle sale del Rio, fissando un altro pezzettino di storia di questo circuito.

E mentre è stato disputato anche il primo Lucky Sevens della storia, con un buy-in da 777 dollari e la vittoria andata all'americano Berkowitz, l'associazione ONE DROP, presieduta da Guy Laliberte, ha visto la disputa di due eventi a scopo benefico: l'High Roller, vinto dal campione del mondo 2010 Jonathan Duhamel, e il Little One, portato a casa dal tedesco Hoefer.

Jacquelyn Scott è stata la vincitrice del Ladies Event da 10.000 dollari di buy-in, ma c'è stata una donna capace di metter sotto centinaia di uomini. Si tratta di Carol Fuchs, vincitrice del braccialetto nell'evento #52, il Dealers Choice da 1.500 dollari. Travis Baker è stato il re dei Seniors, mentre Jon Andlovec è stato quello dei Super Seniors.

E poi ci sono state le vittorie di alcuni grandi campioni, come Shaun Deeb, Phil Galfond, Daniel Alaei, Robert Mizrachi, Jeff Madsen, Jason Mercier, John Gale, Eli Elezra, Kevin MacPhee ed Anthony Zinno, capaci di portare a casa un braccialetto anche quest'anno.

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Francesco Cammuca

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