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Bluff Nel Poker: Come Riconoscere (e Battere) i Giocatori Che Non Ci Cascano

Bluff Nel Poker: Come Riconoscere (e Battere) i Giocatori Che Non Ci Cascano 0001

Quali sono i giocatori contro cui non è proprio possibile portare a buon fine un bluff?

In realtà ce ne sono diversi, ma si possono raggruppare in almeno cinque tipologie.

Innanzitutto c'è il giocatore ricreativo più comune che detesta foldare, la proverbiale calling station. E' il tipo che gioca praticamente tutte le mani perché giocare è più divertente che foldare. Di conseguenza, si trova spesso consistentemente committato nel pot senza avere nulla in mano e quindi considera il bluff come l'unica via percorribile per vincere il piatto. Siccome tende a bluffare molto pensa che lo facciano anche gli altri. Da qui la tendenza a chiamare con mani deboli quando dovrebbe sapere bene di essere già in svantaggio.

Un'altra tipologia è rappresentata dal giocatore maschio che ha la moglie o la fidanzata seduta accanto che lo guarda giocare. Il fold comporta una ferita all'orgoglio (o perlomeno così ritiene lui) e quindi il pensiero di essere umiliato, scoprendo dopo il fold di essere stato bluffato, diventa insopportabile. Per questo chiama anche quando non dovrebbe. Meglio perdere del denaro piuttosto che la faccia diventa il suo motto.

C'è poi il giocatore brillo. Difficile spiegare in modo adeguato qual è la psicologia che sta dietro a questo fenomeno, ma l'esperienza dimostra che l'alcool tende a trasformare anche giocatori solitamente tight e attenti in maniac che cercano di giocare tutte le mani e di chiamare tutte le puntate.

Si dovrebbe poi evitare il bluff con un giocatore che, per qualsiasi motivo, sembra portare avanti una sorta di faida contro di voi. Magari gli avete chiuso in faccia una bad beat. O forse avete fatto qualche commento che lui ha interpretato come un affronto personale. Qualunque sia stata la ragione, vi ha puntato e vuole vendicarsi. Potrebbe provare a giocarvi contro un bluff, ma sicuramente non riuscirete mai a vincere un bluff contro di lui.

Infine ci sono i giocatori in tilt dopo aver perso un grosso piatto, soprattutto contro una bad beat. Contro di loro giocare un bluff con successo è praticamente impossibile. Lo stesso discorso vale per quelli che sono impantanati in una sessione negativa. In entrambi i casi si tratta di avversari che cercheranno in qualsiasi modo di vincere il pot per recuperare l'equilibrio sia dal punto di vista psicologica che finanziario. Potrebbero aver ormai superato il punto in cui ulteriori perdite aumentano il malessere e la disperazione batte la strategia. Foldare quando c'è una possibilità del 5% che voi stiate bluffando? Ma neanche morti!

Il modo corretto per affrontare questi giocatori è forse troppo ovvio per ribadirlo, ma si fonda su un principio preciso: la value bet. O per dirla con più enfasi: ricorrete alla value bet per rendergli la vita un vero inferno. Fate anche puntate superiori al piatto, soprattutto quando avete una mano forte che potrebbe far pensare a un bluff, ad esempio un tris al flop, una scala ben occultata o un progetto a colore.

La strategia è semplice. L'unica vera difficoltà sta nel capire quando si è in vantaggio contro il tipo di giocatore che non folderà. Analizzate l'avversario e cercate di capire in quale delle tipologie sopra descritte ricade, bollatelo mentalmente con l'etichetta “no-bluff” e trasformatevi nel Signore delle Value Bet.

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