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Pensare su più livelli

strategia

Essere in grado di pensare su più livelli è un concetto che ogni giocatore serio di poker deve imparare a gestire. Quando giochi a No Limit Hold'em deepstacked il tuo successo dipende fortemente da questo concetto. I migliori giocatori di scacchi al mondo entrano nella testa dei loro avversari e pensano fino a sei mosse avanti. Questi giocatori sono ottimi e costanti vincitori. Anche nel poker questo può avere un grosso impatto sul tuo successo. Hai bisogno di entrare nella mente del tuo avversario e basare le tue decisioni su quello che sta pensando.

Cosa significa pensare in "multiple level"?

Il "Multiple level thinking" (MLT) è una tecnica fondamentale per leggere le mani entrando nella mente del tuo avversario. Cosa sta pensando, cosa pensa che io stia pensando, e così via. Come suggerisce il nome, ci sono numerosi livelli, i più importanti dei quali verranno discussi in questo articolo.

Livello 0: Quale mano ho?

Questo è il livello che ogni giocatore può affrontare. Conoscere la mano che hai, quali mani ti battono e quali mani batti.

Esempio: Se hai 56 ed il board è 7 8 4 J J. In questo caso hai floppato una scala all' 8. Batti tutti i giocatori con una coppia, doppia coppia o tris di J. Perdi contro una scala più alta con T9 ,colori, full, poker o scala reale.

Livello 1: Quale mano ha il mio avversario?

Molti giocatori hanno familiarità anche con questo. Se l'avversario fa una puntata alta allora probabilmente ha una mano forte, se checka al flop probabilmente ha una mano debole. Analizzi le azioni del tuo avversario, stabilendo quale sia la sua gamma di mani possibili e poi vedi se puoi battere questa gamma.

Esempio: Stai giocando online in un tavolo cash full ring e un giocatore supertight rilancia 4 grandi bui in middle position preflop. Fortunatamente sul tuo pc hai istallato PokerOffice o Poker Tracker, per cui puoi vedere che questo giocatore rilancia preflop solo il 3% delle sue mani. Ciò indica che probabilmente ha una delle seguenti mani: JJ+, AQs+, AKo. Hai analizzato le sue azioni ed ora hai una idea migliore di come se messo.

Livello 2: Quali mani il mio avversario crede che io abbia?

Qui le cose si fanno già un po' più complicate. Sempre se anche il tuo avversario è un giocatore che riflette. Se ne sta seduto all'altro capo del tavolo a pensare alle possibili mani che tu potresti avere. Devi prestare molta attenzione. Non è importante ciò che fai, ma cosa egli pensa che tu stia facendo. Guarda le tue azioni e pensa come il tuo avversario potrebbe interpretarle e come è probabile che reagisca.

Esempio: Tu sei un giocatore TAG (tight-aggressive) e di solito non rilanci senza una mano valida. Diciamo che sei seduto in un tavolo 100NL da 9 giocatori da mezzora e hai avuto una serie di mani ottime. Hai avuto due volte AK, due volte QQ, una volta AA ed un paio di JJ e AQ. Hai preso parecchi piatti preflop dopo aver rilanciato o postflop dopo aver fatto puntate alte al flop e non hai ancora visto uno showdown. Ovviamente stai giocando come fai sempre, rilanci le tue mani forti e foldi quelle inutili, ma i tuoi avversari, che hanno a che fare con te per la prima volta, non lo sanno. Ti vedono come un maniaco che rilancia quasi tutte le mani e continua a puntare aggressivamente al flop ed al turn. Non hanno visto nessuna delle mani che hai giocato finora e non hanno motivo per non credere che su sia un maniaco aggressivo. Poi ti viene servito K Q in late position e dopo che tutti foldano fino a te, tu rilanci $4. Foldano tutti a parte il grande buio (che finora ti è parso giocare solidamente). Qui risponde con un re-raise a $12. In circostanze normali, avresti foldato questi K Q contro un re-raise altro, ma cosa sta pensando il tuo avversario in questo momento? Ha visto che finora hai rilanciato quasi tutte le mani negli ultimi 30 minuti e probabilmente non da molto valore al tuo raise. È stanco del tuo gioco aggressivo e ha deciso di darti una lezione: "Non ruberai il mio grande buio un'altra volta!". Quindi, se in circostanze normali, avresti foldato a tua mano perché probabilmente il tuo avversario ha AK o QQ+ e tu sei un ottimo underdog, ora va benissimo chiamare. Il tuo avversario potrebbe fare un re-raise con mani come ATo, QJs, 22 o anche 57s. La sua gamma aumenta in maniera esponenziale in questo caso perchè sai che pensa che tu vuoi rubargli il piatto. Per cui il tuo KQ non è più underdog contro la sua gamma e tu puoi chiamare.

Livello 3: Quale mano il mio avversario pensa che io penso che abbia?

Okay, potresti dover leggere questa domanda una seconda volta. Sembra complicato ma è davvero molto semplice. Stai pensando quello che gli avversari pensano di te su come interpreti le loro azioni e su quali mani pensi che abbiano. Il terzo livello si concentra su come i tuoi avversari pensano che tu stia interpretando le loro azioni.

Esempio: sei in un torneo deepstacked ed hai uno degli stack più grossi al tuo tavolo. Un buon giocatore è seduto in middle position in short stack. Il tuo avversario è un giocatore bravo e attento e è andato all-in un paio di volte prima ma non è stato chiamato. Ha bisogno di raccogliere velocemente delle fiches e gli ante stanno prosciugando il suo stack. I bui sono 400/800 ed ha uno stack di 7,400. Tutti foldano intorno fino a lui, ce è in late position. Immediatamente rilancia a 1,600. Questo è strano ,finora ha rilanciato poche volte finora, piuttosto è andato all-in. Inoltre, è shortstack, per normalmente con una mano forte sarebbe andato all-in. Da ciò possiamo capire che è davvero in cerca di azione su una mano come AA or KK e che tu dovresti foldare con 8 8. ma aspetta un minuto. Il tuo avversario non è un idiota. Questa volta sta rilanciando solo di 2volte il grande buio e questo ci sembra strano. Il nostro avversario è un buon giocatore, ed anche lui sa che riflettiamo profondamente sulle nostre azioni. Vuole che noi pensiamo che abbia AA o KK, ecco perchè fa un raise minimo, in attesa disperata di un call. Sta pensando al 2° livello: "Se ora faccio un min-raise, il mio avversario penserà che ho una monster hand e folda la sua mano, ed io mi prendo i bui". Noi, comunque, stiamo pensando al 3° livello: "Il mio avversario pensa che noi penseremo che abbia una monster hand dopo il suo min-raise e che folderemo la mano, e che quindi si aggiudica il piatto". Di nuovo sei un passo avanti al tuo avversario e gli rispondi con un re-raise all-in. Il tuo avversario ti guarda sbalordito e folda la sua mano.

E possiamo andare avanti..

Il 4° livello sarebbe: "Quale mano il mio avversario crede che io creda che lui pensa che io abbia". Possiamo andare avanti di questo passo, con i livelli 5, 6, e così via. La cosa importante è questa: ogni livello si dicuce al pensare come il tuo avversario pensa nel livello precedente. Per cui il level 3 thinking concerne quello che pensa il tuo avversario rispetto al livello 2. E' questo modo di pensare che distingue i migliori giocatori dagli altri.

Quando pensare a quale livello?

Nella maggior parte delle situazioni è abbastanza pensare al 1° livello. Nei piatti piccoli o nelle decisioni di routine, spesso si effettua la giusta mossa in maniera automatica. Conosci la tua mano ed hai una idea di quella che potrebbe avere il tuo avversario. Questo spesso basta per giocare una mano standard. Pensare su livelli più bassi è quindi sufficiente quando giochi piatti piccoli o contro avversari che pensano poco o niente. A volte hai la mano migliore ed un giocatore va all-in contro di te, o ti restano 5 grandi bui in un torneo e ti viene servito A K. In questo tipo di situazione hai bisogno di pensare solo al livello 0. Molte altre decisioni vengono prese al livello 1. Diciamo che hai 9 9 al bottone e UTG ha rilanciato il piatto. Per prima cosa, hai bisogno di guardare la tua mano, ma la tua decisione dipenderà sicuramente anche da quello che ha il tuo avversario, che significa pensare al livello 1.

A volte la situazione richiede una riflessione un po' più profonda. E' importante specialmente quando giochiamo il No Limit deepstacked, perchè i giocatori spesso agiranno al flop, al turn ed al river. È importante anche sapere che dovresti sempre pensare un livello oltre quello del tuo avversario. Se lui pensa solo a livello 0, allora non ci serve pensare a livello 2. Questo perché il tuo avversario sta solo pensando alle sue carte e non alle tue. Quindi perché dovresti chederti cosa pensa che tu abbia? Se riesci a pensare sempre un livello oltre il tuo avversario, dovresti riuscire ad essere un ottimo vincitore ai tavoli. Ma fai attenzione! Se stai pensando ,a livello 2, che un giocatore stia bluffando e chiami, una volta che ha mostrato di avere la mano migliore, devi chiederti se non fosse un passo avanti a te. Pensavi al livello 2 che lui stesse bluffando, ma forse lui stava pensando al livello 3 che tu stessi pensando che lui stesse bluffando.

E' una vera e propria Guerra psicologica, ed è ciò che rende il No Limit deepstacked un gioco così intrigante. Non dovrai pensare sempre al livello 3. Pensa solo ad un livello più alto del tuo avversario e avrai grosse opportunità ai tavoli.

Video: Ivey vs Jackson

Il video clip di YouTube alla fine della pagina mostra una fantastica battaglia di pensiero tra Phil Ivey e Paul Jackson. Ivey è favorito per circa 4:1 in termini di chip stacks. Ivey rilancia preflop con Q 8 e Jackson chiama con 6 5. Il flop esce 7 J J, che non serve assolutamente a nessuno dei due, ed è qui che comincia la battaglia per il piatto.

Ivey punta al flop, una feeler-bet standard, per vedere se Jackson ha qualcosa. Ivey sta pensando al 1° livello: "Il mio avversario probabilmente non ha nulla, quindi punto". Jackson allora rilancia perchè pensa: "Ivey sa che non ho nulla ed ecco perchè punta". Sta già pensando al livello 2. E' un passo avanti su Ivey e rilancia la sua puntata.

Ora tocca ancora a Ivey. Fa un re-raise. Ora sta pensando al livello 3. Ivey sta pensando: "Jackson sa che so che non ho nulla, ed ecco perchè ha rilanciato la mia puntata". E Jackson risponde con un re-re-raise! Jackson ora sta pensando al livello 4: "Ivey sa che io so che lui sa che non ho nulla".

Ivey raggiunge così il livello di pensiero successivo e va all-in. Ivey ha battuto Jackson in questo gioco psicologico. Personalmente penso che Ivey qui sia andato all-in perchè il re-re-raise di Jackson era davvero strano. Se qualcuno punta, tu rilanci e lui rilancia ancora, di solito vai all-in immediatamente (specialmente quando ti ritrovi come Jackson con uno stack così ristretto). Se Jackson fosse andato all-in dopo il re-raise di Ivey, avrebbe avuto una buona possibilità di avere il piatto, dato che per Ivey sarebbe stato difficile chiamare con una semplice Q alta. Secondo me, il re-re-raise di Jackson sarebbe dovuto essere un all-in. Ivey ovviamente ha colto la cosa ed è andato all-in. Una bellissima lotta tra due giocatori eccezionali.

Conclusioni

Come puoi vedere, il MLT può portare ad ottime situazioni nei poker games deepstacked. È importante comprendere appieno i processi mentali del tuo avversario per poter prendere le tue decisioni di conseguenza. È una strategia di guerra psicologica in cui vince il giocatore che pensa meglio più a lungo.

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