Michael "The Grinder" Mizrachi rilancia da under the gun, Vadzim Markushevski controrilancia a 6.000 e Max Lehmanski alza ancora fino a 13.100 da big blind.
Mizrachi e Markushevski chiamano.
le prime tre carte comuni: check per i 3 giocatori. Il turn è un . Lehmanski punta 15.200 e Mizrachi va in All In per circa 83.000. Markushevski passa immediatamente.
Mentre Lehmanski riflette, il fratello di Mizrachi, Donny, arriva vicino a lui per parlargli. I due discutono sottovoce mentre Lehmanski osserva il board, prima di passare.
Ronny Voth rilancia a 2.600 da bottone, Aliev Dashgyn chiama da small blind. Il flop è . Doppio check.
Turn con il : Dashgyn punta 3.500 e Voth chiama.
Il è la carta del river, con Dashgyn che sceglie il check mentre Voth punta 10.200. Dashgyn pensa una trentina di secondi poi chiama. Roth mostra per un colore mancato: Dashgyn lo batte con per una coppia di sei.
Tre giocatori tra cui Mike Kunze e Jake Cody battagliano su un flop .
Triplo check e si va al turn: un . Kunze esce puntando 2.500 e Cody sale ancora fino a 7.500. L'altro giocatore passa e Kunze chiama, rimanendo i due in heads up.
Il board si completa con un al river. Kunze opta per il check e Cody spara una puntata da 11.500. Kunze perde un pò di tempo nel muovere le chips che mettono in All In Cody.
Cody ci pensa poi batte sul tavolo in segno di resa, passando le sue carte.
Kunze arriva cosi a raggiungere le 430.000 chips, ampiamente chipleader.
Riportiamo direttamente dal sito personale di Salvatore Bonavena un aggiornamento su questo Day 2:
"Momento difficile all’EPT. Fase di buio totale dove mi trovo card dead e scendo progressivamente a 45.000 gettoni. Inoltre, come se non bastasse, l’unica volta che vedo carte (A-A) il dealer sbaglia e la mano viene annullata (misdeal). L’average è 80.000 chip quando rimaniamo in gara in 315 giocatori."
Un inizio di giornata sicuramente non facile, con un pizzico di sfortuna per l'errore del dealer.
Sorel Mizzi deve dire addio all'EPT9 Berlin Main Event dopo aver perso due All In di fila.
Nella prima mano in question, c'è un rilancio a 2.500 e Yasar Guden alza fino a 7.000 con 20.500 chips ancora dietro. Mizzi decide per la four-bet a 14.000 e l'original raiser passa. Guden rilancia All In e Mizzi chiama.
Sorel Mizzi:
Yasar Guden:
Board a favore di Guden con e Mizzi rimane con solo 2.400 chips dopo aver messo l'ante e lo small blind nella mano seguente.
Stephane Benadiba rilancia a 3.000 e Mizzi mette le sue ultimissime chips.
Lukasz Golczyk chiama da big blind e il flop porta .
Golczyk sceglie il check e Benadiba punta 10.000. Golczyk va in All In per 13.900 e Benadiba chiama.
"Ho almeno una possibilità?" chiede Mizzi mentre si girano le carte.
Sorel Mizzi:
Stephane Benadiba:
Lukas Golczyk:
Il turn e il river sono rispettivamente un e un e Mizzi è eliminato.
La cosa più rilevante della storia dell'EPT è che nessuno è mai riuscito a vincere due titoli.
Quindi ciò significa anche che nessuno mai è riuscito a difendere il proprio titolo.
L'unico che può cambiare la storia, per ora, è David Kitai.
Il Day 2 è conosciuto come il "moving day", ovvero quando i professionisti e i campioni iniziano a macinare chips ed a incrementare il proprio stack in modo considerevole per tentare di arrivare nelle fasi caldi da deppstack.
Kitai sta seguendo alla lettera questa regola: dalle 32.100 di inizio giornata è ora salito a 160.000.
Ha appena forzato al fold Robert Auer al river su un board . Auer ha osservato la puntata di Kitai dopo il suo check e ha passato abbastanza velocemente.