Un ormai corto Igor Kurganov fa double up e torna allo stack di partenza.
Kurganov va all-in con contro Bartolomeo-Fulvio Tato, che mostra e non riesce a chiudere il suo progetto di colore su un board . Il nostro, dopo questa mano, rimane con soli 12,500 gettoni.
Quest'anno l'EPT di Londra ha un significato in più per uno dei reporter del PokerStars Blog. Un decimo anniversario, magari non in anni ma in stagioni dell'EPT, e Londra è dove tutto è iniziato. Anni dopo, ora istituzionalizzato, ci offre uno sguardo sugli highlight di quell'evento londinese, compreso il dover fare il report al buio e un'incursione molto particolare.
Poco prima la pausa cena, Dominik Nitsche si era ritrovato con solo cinque grandi bui. Ora non più, perché l'operazione-ritorno in gioco sta andando bene.
Nitsche apre e Steven Watts da small blind controrilancia a 2,950. Nitsche va all-in e Watts valuta quanto gli costa chiamare, optando per il call con ; Nitsche rischia l'eliminazione visto che ha un non invulnerabile .
Il board è e Nitsche torna vicino allo stack di partenza. Il giocatore alla sua sinistra gli dice che ha ritrovato il suo smalto e Nitsche replica che probabilmente cercherà di perdere qualche altra chip per andare ancora all-in pre-flop, dato che sembra l'unica mossa che funziona per lui oggi.
Victoria Coren Mitchell apre a 1,200 da under the gun. Tutti foldano fino a Stefan Vagner sul bottone, il quale controrilanci all-in per circa 7,700. Ole Schemion da small blind manda la vasca, spingendo il big blind e Coren Mitchell a foldare. Quando si svelano le carte, la permanenza di Vagner nel torneo è in pericolo:
Vagner:
Schemion:
Il flop è , con Vagner che centra una donna e si porta in vantaggio. Schemion non riesce a ribaltare nuovamente la situazione, con l' al turn o l' al river. Vagner così riprende vigore. Schemion, invece, scende a 16,500 chip.
Steven Watts apre l'azione e quando Tom Alner va all-in per 13,500, Watts non la prende bene, anche se dopo aver valutato l'importo decide di giocare e fa call. Se perdesse non sarebbe un dramma, ma in ogni caso è contento di vedere il suo sfidare di Alner.
Watts è ancora più felice quando vede il flop, , il turn, , e il river : in questo modo infatti elimina Alner.
L'ex vincitore dell'EPT di Madrid, Frederik Jensen, stava già andando bene, ma la sua giornata è nettamente migliorata in questo momento.
Durante la prima mano dopo la cena, tutti foldano fino a Jensen da small blind, il quale rilancia a 1,450. Il giocatore alla sua sinistra, Simon Brooks, chiama e il flop è , sul quale Jensen punta 1,300.
Brooks fa ancora call e al turn capita il , con Jensen che punta 2,500. Brooks piazza un altro call e vediamo il river: .
Jensen punta 5,500 e Brooks alza a 11,000, rimanendo con 25,000 dietro. Il danese va all-in, costringendo Brooks a rifletterci per quasi sei minuti. Alla fine Jensen chiama il clock e Brooks fa call 30 secondi dopo.
Jensen mostra e Brooks fa intravedere , prima di lasciare la sala del torneo con il suo sogno infranto.