Con le registrazioni complete, il WPT Grand Prix de Paris ha visto 247 partecipanti creare un montepremi di oltre €2.3 milioni che sarà diviso tra 27 giocatori. Il vincitore dell'evento riceverà €633,902 per i suoi sforzi insieme all'ambito titolo World Poker Tour, ma ancora c'è tanta strada da fare.
I restanti 74 giocatori che sono sopravvissuti ai sei livelli da 90 minuti di oggi si uniranno domani a coloro che sono stati oggi in giro per Parigi (la vita non è così male). Si aggiungono alla testa della classifica Iulian Iacob (180,900) e Ilan Boujenah che hanno lottato negli ultimi due livelli per il titolo di Chip Leader. Tra gli altri che ritroveremo domani ci sono Theo Jorgensen, Jonathan Layani ed Eric Sadoun, tutti che hanno raggiunto quota 100,000. Andrew Feldman, Patrick Bruel, Alexander Kravchenko e Isabelle Mercier saranno anche della partita e si uniranno ai 53 sopravvissuti del day 1a qui all'Aviation Club.
L'azione riprenderà domani alle 3 di pomeriggio qui a Parigi dall'Aviation Club de France, quindi rimanete in contatto su PokerNews per la copertura in diretta.
Dopo che le ultime cinque mani sono state annunciate (scelte, in realtà, da un gruppo di carte offerte a Isabelle Mercier dal direttore del torneo), c'è chi non ha voluto perdere nemmeno un secondo per continuare a battagliare.
David Lascar si ritrova davanti a un rilancio al river di Mattsson dopo la sua puntata di 6k con il board che legge . Alla fine dopo una lunga riflessione Lascar lancia le sue carte, mostrando al tavolo . In cambio, Mattsson gira con un sorrisino.
Forse è a causa della stanchezza, ma Jose "Nacho" Barbero ha appena passato girando dopo una puntata all-in di 30,000 non ricevendo lo stesso trattamento dall'avversario.
Osama Chaar ha appena contribuito con 15k al comando di Iacob dopo un river frustrante. Con e un board che legge Iacob punta 9k. Chaar chiama e lancia le carte dopo aver visto Iacob girare . Qualcuno al tavolo dice, "E' così che sei diventato chip leader"...
Con il board che legge Theo Jorgensen rilancia una puntata di 3,000 a 11,000 e l'avversario chiama. Il river serve , check a Jorgensen che mette l'avversario all-in, il danese non riceve il call e si vede mostrare .
Jorgensen chiede, "Posso mostrare una carta?" prima di girare .
"Andiamo, mostra l'altro tre," grida Andrew Feldman ma la carta rimanente di Jorgensen finisce nel muck.
Il big stack del giorno, Iulian Iacob sembra abbia un'armatura invisibile e tutti al tavolo evitano di sfidarlo. Proprio ora c'è un rilancio da late position a 1k chiamato da Casper Toft da bottone, prima che Iacob si presenti con un rilancio a 3,700 dal piccolo buio. Il primo giocatore passa e Toft chiama. Il flop scende e implacabilmente Iacob punta 5k. Toft chiama. Il turn porta e un altra puntata di Iacob, questa volta 9k. Toft conta il suo stack (sotto 30k) e passa.
Giuseppe Zarbo ha iniziato in sordina oggi, ma tolta la giacca, messo l'ipod in tasca, è andato all in con raddoppiando (nonostante un pericoloso board sceso ) il suo stack.
Sfortunatamente non ho visto la mano di Nacho Barbero (aveva già messo nel muck) ma non ha potuto evitare di dare a Zarbo un fresco stack di 55k.
Lui ha mostrato un altra strana tecnica. Qaundo Mathias Jan Ary ha puntato 2,100 al flop di Zarbo ha rilanciato da bottone a 6,500 e nell'attesa della decisione ha iniziato a cantare in falsetto. Come consequenza il suo avversario è passato.