Il programma originario era di giocare fino ai 24, ci è stato detto, ma visto che il livello 15 si è concluso con 25 giocatori rimasti, il direttore del torneo ha deciso per una risistemazione il color-up e una pausa fino a domani.
Il chip leader al termine del Day 3 è Jimmy Ostensson con 719,000, e tutti coloro che ritorneranno domani avranno un premio garantito di €11,740 per i loro sforzi.
Il cucchiaio di legno della bolla è andato a Stuart Rutter proprio alla fine della giornata, e ora l'attenzione si concentra sulla caccia ai premi grossi (il primo premio del WPT Grand Prix de Paris è di €633,902).
Ad inseguire il chip leader ci sono i giocatori qui di sotto. Presto vi daremo i chip counts di tutti gli altri.
Il gioco riprenderà domani alle 3 di pomeriggio e noi saremo qui per farvi seguire l'azione in diretta.
Due giocatori arrivano nel modo giusto alla fine della giornata con un ottimo call all'ultima mano.
Prima, Andrew Teng riceve la puntata di 75,000 da parte di Patrick Bruel al board che legge .
Ci mette un paio di minuti a chiamare e Bruel gira troppo poco per Teng con .
Nel frattempo Mikael Guenni fa l'ottimo call per gran parte del suo stack contro Theo Jorgensen. Guenni vede la puntata di 12,000 rilanciata a 32,000 con al board. Guenni chiama e poi fa check al river sceso .
Jorgensen ora punta 60,000 e Guenni chiama per metà del suo rimanente stack. Jorgensen mette nel muck e Guenni mostra per il piatto.
Ormai a premio, mette i suoi 50k nel mezzo preflop con , chiamato da Fabrice Tuil dal buio. Tuil ha e floppa un poker, distruggendo ogni speranza di Chaignard di andare avanti.
Alla fine ad uscire al 28° posto è Stuart Rutter. Scontro all in preflop contro Theo Jorgensen. Con Rutter decide di spingere, chiamato da Jorgensen con .
Stuart, si alza dal tavolo e comincia ad allontanarsi. "Perchè te ne vai?" qualcuno gli chiede.
Il flop scende
"Ecco perchè," sbotta Rutter, con il turn e river che servono e .
Ogni mano richiede almeno cinque minuti di tempo, e tutti guardano e aspettano. Ci sono state due mani di fila in cui a nessuno dei quattro tavoli si è visto un flop, perchè tutti pensano con attenzione prima di prendere qualsiasi decisione. Abbastanza comprensibile - il prossimo giocatore ad uscire avrà giocato per tre giorni senza nessuna ricompensa monetaria, mentre il successivo avrà €11,740 garantiti.
Una mano è arrivata fino al river - Fabrice Tuil chiama il rilancio preflop di Theo Jorgensen e poi fa check fino a quel punto, quando punta 10k. Jorgensen guarda il board di e chiama. Tuil mostra e vince il piatto.
Un altro piatto per Michael Kwiek. Thomas Nielsen apre preflop con Christophe Benzimra e Kwiek che chiamano e al flop check per Kwiek che punta 25,000.
Nielsen passa ma Benzimra chiama per vedere scendere al turn. Doppio check e il river serve , cosa inusuale ora Benzimra pensa per cinque minuti, per poi fare check a Kwiek che lo segue mostrando e vincendo il piatto.
Proprio ora Arnaud Esquevin ha provato a bluffare contro Thomas Nielsen ma quando ha mostrato la sua mano ( al board di ) è stato perchè Nielsen ha visto la sua puntata di 52k al river con , dopo il call di 34,500 al turn.