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Wsop 2012: l’incredibile ‘novella’ di Jarret Nash!

Wsop 2012: l’incredibile ‘novella’ di Jarret Nash! 0001

Ci sono fior di professionisti che dopo anni di ‘premiata’ attivita’ ancora sognano il 1° ITM della carriera.
Ci sono giocatori fortissimi e ‘pluripremiati’ che non sono mai riusciti a raggiungere un Final Table al Main Event.
Ci sono storie di ogni genere che circondano il ‘Campionato del mondo di Poker’, il Main Event delle World Series, ancora in corso in queste ore a Las Vegas nell’edizione 2012 del circuito piu’ prestigioso del mondo.

Ma c’e’ anche un giocatore, lo statunitense Jarret Nash, che ha fatto letteralmente ‘saltare sulle sedie’ tutti i colleghi con la sua vicenda ai limiti dell’incredibile.
Premettiamo che essendo una storia che riguarda la ‘sfera ‘religiosa’ di questo professionista americano, ci limiteremo a riportare i fatti, lasciando a voi la liberta’ di commentare come meglio credete la senz’altro singolarissima vicenda.
Ma andiamo con ordine.

Nash[/B], poker player da circa 3 anni con discreti risultati, si e’ iscritto al Main Event delle Wsop 2012 (10.000$ di buy-in…), cominciato sabato 7 luglio e giunto alle fasi decisive pre composizione del final-table.

Dopo un inizio in salita, il player Usa si e’ ripreso, arrivando anche a detenere un ottimo stack da 500.000 chips, ma proprio all’inizio del Day 5 (comunque gia’ ITM) e’ letteralmente sparito per tutta la giornata, lasciando di stucco organizzazione e colleghi ai tavoli del Bellagio.

Il motivo? Una giornata intera dedicata alla sua ‘fede’ (dall’alba del venerdi all’alba del sabato…), che lo ha tenuto lontano dal Main Event, di fatto condannandolo alla successiva, inevitabile, eliminazione (171°, 45.000$)

Proveniente da una famiglia ‘Battista’, Jarret e la moglie si definiscono‘non denominational Christians’, e il loro credo prevede tutte le settimane (appunto) una giornata intera dedicata al ‘riposo assoluto da qualsiasi attivita’ lavorativa’, evidentemente senza alcuna possibilita’ di eccezione.

E cosi’ sono andate effettivamente le cose, anche durante l’attesissimo Main Event, che Nash era venuto appositamente a disputare a Las Vegas:

‘Sapevo che mi sarei fermato per 24 ore, e l’obiettivo era quello di arrivare alla fine del Day 4 con chips sufficienti a farmi ‘sopravvivere’ alla lunga pausa. Non e’ andata cosi’, ma evidentemente Dio ha dei progeti per me e mi ha concesso il premio che ho vinto per raggiungerli’.

Pur rispettando al 100% la decisione (anche perche’ non c’e’ nulla di piu’personale delle proprie convinzioni religiose), la domanda che viene spontanea e’ inevitabile: quanti sarebbero riusciti a comportarsi con questa straordinaria coerenza. (soprattutto visto l’ottimo torneo disputato fino alla pausa ‘per il riposo settimanale’)?
Beh, a occhio ci sentiamo di dire ben pochi.

Di certo la storia di Jarret Nash e’ gia’ pronta e impacchettatta per il libro delle ‘curiosita’ alle World Series of Poker 2012.

E per seguire le ultime fasi del Main Event Wsop (27 players left dopo il Day 6), vi ricordiamo il nostro blog live che vi permettera’ di scoprire ‘live’ gli ‘October 9’ che si giocheranno gli 8.500.000$ della 1° incredibile moneta.
Con buona pace della famiglia Nash.

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