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Poker Online: in Francia mercato ancora in calo nel 2014

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In base ai dati pubblicati recentemente dall’ente regolatore del gioco online francese ARJEL, il mercato regolamentato del poker online sarebbe in costante calo, nonostante i risultati positivi registrati dai tornei.

Il trend negativo dell’industria francese del poker online, iniziato nel 2011, non sembra dare ancora segni di ripresa nel 2014 in quanto il numero di conti attivi nel primo trimestre dell’anno è inferiore del 12% rispetto a quello del 2013. Un calo che secondo le stime rappresenterebbe per gli operatori del settore un 10% in meno di fatturato.

Secondo ARJEL le puntate ai tavoli di cash game sarebbero diminuite del 19% nel corso dei primi tre mesi dell’anno che equivale a una diminuzione del 28% rispetto a due anni fa. Sul fronte dei tornei invece, il settore ha registrato un aumento del 9%.

Sfortunatamente la crescita che ha caratterizzato i tornei non è sufficiente per compensare il calo nel cash game e quindi, come conferma ARJEL, la combinazione dei risultati dei due diversi ambiti non risolve i problemi degli operatori del settore che hanno continuato a subire perdite consistenti anche in quest'ultimo trimestre, registrando una diminuzione di fatturato del 10% rispetto allo scorso anno.

La tendenza negativa generale del mercato legalizzato francese del poker online diventa ancora più evidente se si prendono in esame i dati relativi ai giocatori attivi sulle poker room del dominio .fr che evidenziano dal 2013 al 2014 una diminuzione del 12% del numero totale di giocatori attivi che sono passati da 299.000 a 263.000.

Questa contrazione del mercato francese non va interpretata come un diminuito interesse per il poker online come ha ipotizzato il portavoce della Commissione Francese per gli Affari Economici Razzy Hammadi nel presentare la questione al parlamento d’oltralpe lo scorso dicembre. Nel motivare infatti la propria opposizione alla creazione di un mercato trans-europeo del poker online con Italia, Spagna e Regno Unito, Hammady aveva affermato che l’assemblea avrebbe dovuto “semplicemente realizzare che nonostante gli ingenti investimenti per pubblicità e sviluppo, il poker stava perdendo interesse perché ormai fuori moda e che quindi il paese ne avrebbe dovuto accettare l’inevitabile declino."

Infatti, anche se il parlamento francese sembra aver dato credito alle parole di Hammadi, deliberando a sfavore del progetto per la liquidità condivisa in Europa, un rapporto pubblicato da ARJEL a febbraio ha evidenziato come molte delle cause del declino del mercato del poker online in Francia sono più che altro correlate con i problemi legati allo sviluppo del mercato regolamentato.

Secondo i dati riportati da ARJEL infatti i giocatori francesi sono ancora molto interessati al poker online, anche se il 47% dei grinder ammette di mantenere attivo almeno un conto gioco su operatori del “mercato grigio” che operano al di fuori del mercato regolamentato perché propongono offerte più interessanti in termini di gioco e di prezzi.

Con l’intento di affrontare il problema dei giocatori nazionali che si affidano a operatori illegali, nei primi mesi dell’anno l’ente regolatore francese ha lanciato una campagna di informazione con la speranza che possa rendere i giocatori più consapevoli dei rischi che corrono giocando su operatori del mercato illegale e li convinca a restare all’interno del mercato regolamentato.

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