Non vi sarete mica dimenticati di Berardino Palmieri, vero? Il chipleader del Day 1A è uscito ieri in maniera assolutamente dolorosa.
Lo abbiamo incontrato poco fa nei corridoi del Casino Portomaso, mentre mangiava un panino. "Sarebbe stato un piatto da 700.000 chip - spiega - Il mio avversario, uno straniero, apre pre-flop e io controrilancio. Lui piazza una four-bet e io decido di fare solo call con A-K: ho 175 bui, non mi va di mettermi nei guai con asso-kappa".
Il flop è da sogno: A-K-6: "Io esco in donk-bet a 18.000, meno del suo ultimo rilancio pre-flop. Lui rilancia, io gli vado sopra e mi manda la vasca. Ovviamente chiamo e lui mostra 7-7... ma al river arriva un 7 e sono player out. Davvero assurdo":
Quando si arriva nelle fasi clou di un torneo così lungo, è normale trovare ai tavoli diversi squali del poker live. Matthias De Meulder e Steve O'Dwyer sono seduti l'uno accanto all'altro.
Niente accoppiata Main Event WSOP-IPT per il campione del mondo Martin Jacobson. Il forte player svedese è stato eliminato al 117esimo posto. Non che gli servano, ma utilizzerà sicuramente questi 2.300 euro per ammortizzare i 5.300 del buy-in dello European Poker Tour.
Crisbus era rimasto con una decina di big blinds, vedendo poche carte come ci aveva già confidato pocanzi, così ha deciso di pushare con , trovando però il suo avversario con . Il board non lascia scampo a Cristiano, che lascia il torneo.
Si chiude intorno alla 90esima posizione l'avventura all'IPT Main Event per l'avvocato palermitano. Sul board e con un pot che ammontava già a 167.000 chips, Safina, decide di pushare i restanti 92.000, ricevendo il call.
Allo showdown Safina mostra il suo busted ddraw con , mentre il suo avversario porta a casa il piatto con ed elimina il siciliano.
"Ho circa 20 big blind, forse qualcosa meno: quando ho questo tipo di stack gioco bene. Sono tranquillo". Cristiano Guerra ha passato le prime due ore del Day 3 dell'IPT Malta Main Event foldando spesso, salvo qualche presa di posizione pre-flop utile per mantenere più o meno lo stesso stack iniziale.
"Ho fatto qualche shove o re-shove pre-flop, senza mai andare allo showdown. Il fatto è che qui, trattandosi di field internazionale, si gioca più aperti. Tanti aprono rilanciando anche con 15 big blind ma sono pronti a foldare in caso di three-bet. Ho fold equity con il mio stack, per cui va bene così".
Anche perché 'Crisbus' ci ricorda una sorta di legge non scritta del poker: "Se ci fai caso, è difficile che un big stack delle prime giornate arrivi in fondo. È meglio tenersi il rush delle carte nelle fasi avanzate del torneo, quando conta davvero. Un po' come è successo per Salvatore Bonavena all'EPT di Praga".
Uno scatenato Jo Tarantino ha più che triplicato il suo stack di partenza, nel giro di due livelli. Ora ha circa 700.000 chip e sta dominando un tavolo non certo facile. Durante la pausa del torneo ci ha raccontato una mano che vi riportiamo direttamente con le sue parole.
"Su flop ho e faccio check. Il mio avversario punta e lui chiama. Al turn capita il ma non mi faccio spaventare e vado ancora in check-call. Faccio check in the dark prima del river, che è un altro 5, e il mio avversario fa check. Non penso sarebbe cambiato nulla nemmeno se avessi puntato, lui era in bluff pieno e non avrebbe mai chiamato".