Quando non ha le carte in mano farà pure ridere - altrimenti non sarebbe un comico - ma se si trova seduto al tavolo non guarda in faccia a nessuno.
Jo Tarantino ha appena corroborato il suo stack incassando circa 3.000 chip grazie a uno squeeze da big blind, dopo l'open-raise di UTG+1 a 625 e tre successivi call.
"Avevo una bella mano. Se faccio 3.000 mi chiamano pure dall'altro tavolo", ha scherzato - qui sì - il comico appassionato di poker.
Andrea Benelli perde oltre metà del proprio stack. Arriviamo al tavolo con già il flop, che recita , i due giocatori checkano dopo un piatto che è stato chiaramente 3-bettato, considerando le tante chips presenti al centro.
Il turn è un , sul quale Gustavson punta 7.050 e riceve il push di Benelli. Il giocatore americano ci pensa su almeno un paio di minuti, prima di chiamare con , e parte in vantaggio contro il dell'italiano.
Il river è un e non cambia la sostanza, con Benelli che si vede dimezzare lo stack.
Non è servito il colpo di poco fa a Mauro Tarantini: il comico e giocatore di poker amatoriale è stato eliminato poco più di mezz'ora prima della pausa per la cena.
Siamo a Saint Vincent, nel cuore della Valle d'Aosta, ma l'Italian Poker Tour si conferma sempre più internazionale. Le prime cinque posizioni del chipcount del Day 1B, a poco meno di mezz'ora dalla pausa cena, è infatti occupato in toto da giocatori stranieri.
Il rascard è un tipico edificio in legno diffuso soprattutto in Valtournenche, in Val d'Ayas e nella Valle del Lys, oltre che in Svizzera e in Savoia, ma anche nel paese di Saint Vincent.
I rascard (o raccard) venivano usati per lo più per conservare i cereali. La loro struttura si deve alla volontà di impedire ai roditori di intrufolarsi all'interno, oltre a quella di impedire la formazione di umidità.
Costruito su sostegni di legno e pietra, il rascard era formato da due piani: al piano terra c'erano la stalla e una cantina interrata di dimensioni ridotte, mentre al primo piano il deposito dei cereali e l'abitazione.
Fabio Bianchi, noto giornalista della Gazzetta dello Sport e appassionato di poker, trova un double up quasi insperato. Finito ai resti con il giocatore alla sua sinistra, e con circa 6.000 chips a sua disposizione, trova una scala molto fortunata.
Siamo sempre più vicini alla pausa cena di 75 minuti, e Giuliano Bendinelli prova a chiudere il sesto livello nel migliore dei modi. Arriviamo al suo tavolo con la mano già in corso, e con un board che recita : Bendinelli da small blind punta 5.000, e riceve il call del giocatore da cut-off.
Il river è un che induce entrambi i giocatori a checkare. Bendinelli mostra e vince un altro colpo importante.
Le Terme di Saint Vincent sono oggi meta turistica apprezzata non solo da tanti italiani, ma anche da persone provenienti da tutta Europa.
Eppure in pochi sanno che a scoprire le qualità della sorgente delle acque fu l'abate Jean-Baptiste Perret, che si chiese per primo - nel 1770 - come mai le mucche al pascolo parevano apprezzare particolarmente l'acqua sorgiva che sgorgava da rocce micacee tinte di rosso.
L'abate fece analizzare l'acqua e scoprì che era particolarmente ricca di solfato sodico, cloruri, acido carbonico e soprattutto bicarbonato. Perret comprò dunque la sorgente, continuò le analisì e si rese conto che l'acqua di Saint Vincent aveva tutte le carte in regola per ottenere la patente di acqua diuretica, purgante e particolarmente mineralizzata.