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2010 World Series of Poker

Event #57: $10,000 No-Limit Hold'em Championship
Event Info

2010 World Series of Poker

Risultati finali
Vincitore
Mano Vincente
aj
Premio
$8,944,310
Event Info
Buy-in
$10,000
Montepremi
$68,798,600
Entries
7,319
Informazioni livello
Livello
41
Bui
800,000 / 1,600,000
Ante
200,000

Event #57: $10,000 No-Limit Hold'em Championship

Giorno 9 iniziato

Novembre, Party per Nove?

Il Team della Diretta PokerNews è già a Las Vegas per la conclusione delle WSOP 2010 questo weekend. È passato molto tempo e siamo emozionati dalla possibilità di rientrare nella sala da gioco dove tra meno di 48 ore i November Nine torneranno a sfidarsi. Tenete sotto controllo questa finestra perché presto inizieremo a darvi aggiornamenti in diretta fino a quando un campione sarà incoronato!

Anteprima Tavolo Finale del Main Event WSOP

La nostra Kristy Arnett ha fatto tappa al Rio All-Suite Hotel & Casino il giorno prima dell'inizio del tavolo finalde del Main Event delle World Series of Poker 2010 per realizzare un video di anteprima. Ci ricapitolerà l'assegnazione dei posti ed i chip counts di partenza oltre ad offrirci qualche commento da ognuno dei giocatori.

{id:44}

Sembra la vigilia di Natale qui a Las Vegas se si è tifosi di poker e noi siamo impazienti di potervi raccontare in diretta il tavolo finale da questa sera alle 20.00 ora italiana. Vi aspettiamo!

Seat 1: Jason Senti (7,625,000)

Jason Senti
Jason Senti

Jason “PBJaxx” Senti, un poker pro 28enne del Minnesota, ha lo stack più corto tra i 2010 World Series of Poker November Nine con 7.625 milioni in chips.

“Super short, ma ci sono,” ha scritto su twitter poco dopo la definizione dei nove finalisti.

Ma non c’è da allarmarsi con 15 big blinds, visto che l’anno scorso il 2009 November Nine Antoine Saout ha trasformato i suoi 18 big blinds nel terzo posto finale buono per $3,479,670. Senti non è nuovo al successo, avendo chiuso quinto all’Event 34 High del 2010 PokerStars Spring Championship of Online Poker per $47,125 e 32° al 2009 WSOP Heads Up Championship per $17,987.

Come c’è Arrivato

Senti ha iniziato il Day 7 tra gli stack più corti con 970,000 chips. È riuscito a portare questo numero a 13.55 milioni grazie in parte ad un raddoppio piuttosto fortuito su Matthew Bucaric. Bucaric ha aperto a 200,000 da under the gun ricevendo tre call incluso quello di Senti da cutoff. Il flop è sceso {a-Clubs}{j-Diamonds}{5-Diamonds} e dopo una serie di puntate, Senti e Bucaric hanno messo tutte le chips nel mezzo. Senti con {a-Spades}{j-Spades} che ha superato al flop Bucaric con {a-Hearts}{k-} e né il {6-Spades} né il {2-Clubs} hanno cambiato la situazione facendo raddoppiare Senti a 6.1 milioni in chips.

Il raddoppio ha fatto scatenare Senti che nel corso di due ore ha eliminato Edward Ochana e Michael Skender portando il suo stack a 13.25 milioni.

Senti ha iniziato il Day 8 al quarto posto in chips ma non è riuscito a ripetersi. Il suo stack è sceso lentamente fino a quando ha preso un grosso colpo facendo raddoppiare Brandon Steven che alla fine è uscito alla bolla del tavolo finale. Sebbene Senti abbia visto il suo stack dimezzarsi durante la maratona di 18-ore, è riuscito lo stesso a sopravvivere cementando il suo nome nella storia delle WSOP.

Cosa Potremmo Vedere

Il Seat 1 è un posto interessante in cui essere seduto per Senti perché ha posizione su Soi Nguyen (il secondo più corto al tavolo) e Filippo Candio (il giocatore più aggressivo al tavolo). Nguyen, come Senti, ha bisogno di raddoppiare, e Candio di sicuro aprirà da early e spesso. Se Candio apre abitualmente leggero, ciò da a Senti la possibilità di rubare e accumulare chips senza showdown. Tuttavia, se Nguyen inizia ad aprire spingendo, allora Senti sarà costretto ad aspettare la mano giusta. Questa è una dinamica molto plausibile che potrebbe aumentare o diminuire le possibilità di Senti di vincere il braccialetto.

Senti ha già dimostrato di essere capace di manipolare uno short-stack durante l’ultima parte del Main Event. Questo comunque sarà il test più difficile e avrà bisogno di un po’ di fortuna, ma non consideratelo fuori dalla corsa al braccialetto.

Il Team PokerNews Live Diretta sarà presente a partire dal 6 novembre per seguire il tavolo finale WSOP 2010.

Tags: Jason Senti

Seat 2: Joseph Cheong (23,525,000)

Joseph Cheong
Joseph Cheong

Joseph Cheong, che ha compiuto 24 anni a giugno, è nato a Seoul in Corea del Sud ma è emigrato negli Stati Uniti all’età di sei anni. Ha frequentato la University of California a San Diego laureandosi in psicologia l’anno scorso. Cheong, che ora vive a La Mirada, California, non è un principiante del poker. Senza considerare la sua apparizione tra i November Nine, Cheong ha accumulato $461,436 in vincite nella sua carriera nei tornei, che includono la vittoria di un evento preliminare WSOP Circuit ad Harrah’s Rincon (San Diego) lo scorso aprile. Per questo successo ha portato a casa $17,541 e un anello d’oro. La prestazione di Cheong al Main Event rappresenta il terzo piazzamento alle WSOP di questa estate quando ha chiuso al 24° e 29° posto in due tornei six-handed no-limit hold’em. Cheong partirà al tavolo finale November Nine in terza posizione con 23,525,000 e si troverà seduto in Seat 2.

Come c’è Arrivato

Il Day 7 è stata una giornata cruciale per Cheong che lo ha visto salire in testa alla classifica; ma non è stato così facile visto che si è ritrovato all’inizio a rischio eliminazione. In questa mano, Soi Nguyen e Cheong hanno fatto una guerra di rilanci preflop per poi vedere il flop servire {k-Diamonds}{8-Clubs}{5-Clubs}. Nguyen ha puntato 650,000 e Cheong ha risposto andando all-in per 2.62 milioni. Nguyen ha chiamato creando un piatto di quasi 8 milioni.

Cheong: {a-Diamonds}{k-Clubs} (top pair, top kicker)
Nguyen: {j-Hearts}{j-Spades}

Il {2-Hearts} al turn e il {6} al river non hanno cambiato nulla e Cheong ha raddoppiato. Da allora ha continuato ad accumulare chips.

Ha eliminato Evan Lamprea poco dopo quando il suo pocket tens ha retto contro {a-Clubs}{j-Hearts}. Più tardi, Cheong ha fatto fuori un altro avversario quando Nicolas Babel ha aperto con un rilancio da under the gun e Cheong ha controrilanciato a 420,000 da bottone. Dopo che i bui sono passati, Babel ha chiamato per vedere il flop scendere {q-Spades}{9-Clubs}{6-Clubs}.

Babel ha fatto check, Cheong ha puntato 680,000, Babel ha rilanciato all-in per 3.19 milioni in totale e Cheong ha visto. Babel ha girato {10-Hearts}{10-Diamonds} dietro a {k-Hearts}{k-Diamonds} di Cheong. Il turn ha dato {a-Hearts} e il river {9-Diamonds}, eliminando Babel al 38° posto ($206,395) mentre Cheong è salito a 18.7 milioni

A fine giornata, Cheong ha catturato il titolo di chip leader con 24,490,000, una cifra che lo avrebbe poi fatto arrivare al tavolo finale.

Cosa Potremmo Vedere

In un intervista con WSOP.com, Cheong ha detto: “L’intero tavolo ha esperienza. Sono tutti dei buoni giocatori. Penso che se dovessi individuare i più pericolosi, opterei per John Dolan e Jonathan Duhamel. Entrambi hanno grossi stacks e sono dei giocatori online con molta esperienza. Gli altri giocatori non li conosco troppo bene. Sembrano essere decenti e buoni giocatori.”

La preoccupazione maggiore di Cheong sarà davvero presente al tavolo finale -- Dolan e Duhamel, i due big stacks, sono seduti rispettivamente in Seat 3 e Seat 4. Questa non è una buona notizia per Cheong, che siede in Seat 2 con il terzo più grande stack; entrambi avranno posizione su di lui.

Dall’altro canto, ciò permetterà a Cheong di agire per primo e prendere il controllo del piatto. Cosa fattibile considerando che i due short-stacks al tavolo, Jason Senti e Soi Nguyen, sono seduti direttamente alla destra di Cheong, il che vuol dire lui avrà la possibilità di spingerli fuori se limpano in troppi piatti. Visto il suo chip stack e la posizione, non sorprenderebbe vedere Cheong essere il primo ad uscire o l’ultimo a rimanere in gioco.

Il Team PokerNews Live Diretta sarà presente a partire dal 6 novembre per seguire il tavolo finale WSOP 2010.

Tags: Joseph Cheong

Seat 3: John Dolan (46,250,000)

John Dolan
John Dolan

John Dolan arriva tra i November Nine secondo in quanto a chips con 46,250,000. Dolan è un professionista di poker online di 24 anni ed arriva da Myers, Florida. Contro la volontà dei suoi genitori, Dolan ha lasciato il college dopo due anni per inseguire il sogno del poker. Le cose non sono andate bene inizialmente e Dolan è stato costretto a cercarsi vari lavori per vivere. Nel 2007 ha ottenuto un posto come poker dealer che ha fatto rinascere il suo amore per il gioco. Circa nello stesso periodo, Dolan ha iniziato ad avere successo online.

In una intervista per ESPN.com, Dolan ha rivelato i segreti del suo inizio di carriera con il poker online: "Ho probabilmente avuto più successo di quanto meritassi. A quel tempo stavo solo giocando. Ero estremamente giovane e molto ingenuo in merito al poker. Mi sembra ora di avere tutta una vita di esperienza rispetto al bagaglio che avevo allora. Ho guadagnato un po’ di soldi poi ne ho fatti altri ma non ho imparato molto più, stavo semplicemente giocando. Pativo crolli, tentavo la sorte ero senza un minimo di competenze nella gestione del bankroll ma alla fine ho incontrato Brian "SNo0oWMAN" Hawkins che mi ha aiutato. È stata una gran fortuna arrivata al momento giusto. Lui ha iniziato ad aiutarmi ed è stato allora che io ho iniziato ad imparare ed a studiare il gioco.”

Ovviamente la decisione di Dolan di lasciare il college lo ripagherà almeno dal punto di vista finanziario ora che è arrivato fino in fondo al Main Event anche se stava facendo bene già da prima delle WSOP. Oltre ai buoni risultati online, Dolan ha fatto registrare alcuni ottimi risultati anche dal vivo e il più grande di questi è arrivato con la vittoria di un torneo da $1,000 di buy-in al Winter Bayou Poker Challenge 2009 per un premio da $31,874.

Come è Arrivato a Novembre

Dolan ha iniziato il Day 8 del Main Event 24° su i restanti 27 giocatori. A fine giornata Dolan era però emerso tra i chip leaders. Come ha fatto?

Ha iniziato con un raddoppio su Michiel Sijpkens che gli ha permesso di tirare il fiato. Più tardi nel corso del Day 8, Sijpkens si trovava seduto al bottone ed ha rilanciato a 480,000 con {K-Clubs}{Q-Diamonds}. John Dolan si è ritrovato in mano {A-Spades}{A-Clubs} e si è limitato a chiamare dallo small blind. Il flop ha dato {A-Diamonds}{2-Diamonds}{2-Clubs} offrendo subito a Dolan un prezioso full. Entrambi i giocatori hanno fatto check per vedere il {J-Spades} del turn. Dolan ha puntato 525,000 e Sijpkens ha chiamato con il progetto di scala. Il {10-Spades} del river ha dato a Sijpkens proprio la scala ed è stato lui a rilanciare il milione puntato da Dolan a 2.6 milioni. Dolan è andato all-in per altri 860,000 e Sijpkens ha chiamato. Dolan ha raddoppiato con quella mano a 8.45 milioni ancora a scapito di Sijpkens.

Con il succedersi delle eliminazioni, Dolan ha continuato ad incrementare il proprio stack. Ha personalmente eliminato Duy Le al 13° posto portando il suo stack ad oltre 20 milioni. Quando restavano in gara solo dieci giocatori e si era ormai in bolla ha trovato il suo momento. La bolla è durata per oltre sei ore e Dolan non ha avuto paura di sfruttare il periodo a proprio vantaggio. In un periodo di 30 minuti, Dolan è riuscito a portare il proprio stack da 22 milioni a 45 milioni senza quasi andare mai allo showdown!

Cosa lo aspetta

Dolan occuperà il posto 3, con Joseph Cheong (23,525,000) alla sua destra ed il chip leader Jonathan Duhamel (65,975,000) alla sinistra. Nel poker avere un grosso stack seduto alla propria sinistra non è mai una buona cosa. È sempre preoccupante avere qualcuno che può parlare dopo di te ed ha lo stack per eliminarti. A rendere le cose ancora peggiori c’è il fatto che Michael “The Grinder” Mizrachi è seduto alla sinistra di Duhamel fatto che permette a due forti giocatori di agire dopo Dolan. D’altra parte, Dolan avrà la possibilità di giocare in slow play alcune mani contro il chip leader ed il pro.

La buona notizia è che Dolan difficilmente si farà prendere dal panico. Ha già dato prova di un estremo autocontrollo nelle ultime fasi del torneo e inoltre sa essere ultra-aggressivo in modo controllato.

Tags: John Dolan

Seat 4: Jonathan Duhamel (65,975,000)

Jonathan Duhamel
Jonathan Duhamel

Jonathan Duhamel è l’uomo da battere tra i November Nine di quest’anno. Sarà lui ad accedere al tavolo finale da chip leader con 65,965,000, quasi 20 milioni più del suo più immediato inseguitore. È ovviamente lui il favorito anche perché non è di certo un volto nuovo del poker. Nato a Boucherville, in Quebec, il 22enne canadese ha iniziato a prendere sul serio il gioco quando aveva solo sedici anni. “Ho iniziato a giocare con il fratello maggiore di uno dei miei amici ed alcuni altri ragazzi proprio come fanno un po’ tutti,” ha detto Duhamel. “Ho amato il gioco fin dall’inizio ed ho subito capito che in questo gioco ci sono bravi giocatori e giocatori pessimi. La differenza era evidente.”

Duhamel ha iniziato il college per fare carriera nella finanza ma i suoi progetti hanno presto subito un brusco cambiamento. Ha visto che poteva fare molto più denaro giocando a poker online ed ha deciso di prendere più sul serio questa attività. Contro i consigli dei suoi genitori e degli amici, Duhamel ha lasciato tutto per dedicarsi al poker a tempo pieno. Ovviamente ora questa decisione sembra averlo ripagato appieno dato che è entrato a fare parte dei November Nine. Ciò nonostante Duhamel stava già facendo bene prima del Main Event di quest’anno. Oltre alle vincite ottenute con il poker online, Duhamel si è classificato 10° al PokerStars.com European Poker Tour Prague Main Event 2008 per $53,928 ed ha ottenuto un 15° posto per $37,276 all’evento #56 $2,500 No Limit Hold’em proprio prima del Main Event.

“Sapevo di poter batter chiunque . . . Ce potevo giocare con loro.” Ha detto Duhamel. “ma vincere quell’ultimo torneo mi ha dato così tanta fiducia che mi ha rimesso del morale giusto per giocare al meglio.”

Come è Arrivato a Novembre

Duhamel è arrivato al Day 8 con uno stack nella media ma le cose sono presto cambiate. Ad inizio giornata, Duy Le ha rilanciato a 305,000 e Jonathan Duhamel ha rilanciato a 865,000 dallo small blind. Robert Pisano ha chiamato dal big blind e così ha fatto Le.

Il flop ha dato {3-Spades}{7-Clubs}{2-Diamonds} e Duhamel ha fatto check lasciando che Pisano puntasse 1.65 milioni di chips. Le ha foldato e Duhamel ha chiamato per vedere la fourth street, che è stato l’{A-Clubs}. Duhamel ha aperto con una puntata da 1.875 milioni e Pisano è andato all in. Duhamel ha chiamato all in per 4.46 milioni ed ha rivelato {4-Spades}{5-Spades} per la scala chiusa al turn. Pisano non aveva più alcuna speranza con il suo {A-Spades}{K-Hearts}. Un ininfleunte {6-Hearts} ha completato il board sancendo il raddoppio di Duhamel a oltre 21.6 milioni.

Il più grande momento di Duhamel è arrivato più avanti nel corso del Day 8 in una mano che farà a lungo discutere: Duhamel ha rilanciato a 550,000 dal cutoff e Matt Affleck ha giocato un three-bet a 1.55 milioni dal bottone. I bui hanno foldato e Duhamel ha deciso di rilanciare ancora a 3,925,000. Affleck ha chiamato creando un piatto da 8 milioni preflop!

Duhamel ha fatto check al {10-Diamonds}{9-Clubs}{7-Hearts} del flop e Affleck ha puntato 5 milioni. Duhamel ha chiamato per vedere il {Q-Diamonds} del turn. Ancora una volta Duhamel ha fatto check e Affleck ha fatto la sola cosa possibile: è andato all-in per 11.6 milioni di chips. Anche se Duhamel copriva Affleck si trovava a prendere una difficile decisione. Duhamel si è chiuso in riflessione, ha controlalto le proprie carte e ha lasciato trascorrere un altro minuto prima di scuotere il capo e chiamare.

Duhamel: {J-Hearts}{J-Clubs}

Affleck: {A-Clubs}{A-Spades}

Il piatto era enorme - un totale di 42 milioni di chips. Affleck si è alzato dal tavolo ansioso di scoprire il river che è stato l’{8-Diamonds}. Duhamel era riuscito a rimontare con l’ultima carta chiudendo la scala e aggiudicandosi un piatto enorme che lo ha portato a 51 milioni mentre Affleck veniva eliminato al 15° posto.

Cosa lo aspetta

Duhamel occuperà il posto Seat 4, che porta sia buone notizie sia cattive. La buona notizia è che l’altro grosso stack al tavolo, John Dolan (46,250,000) sarà seduto immediatamente alla sua destra. Questo darà a Duhamel il vantaggio della posizione per tutto il final table permettendogli di mettere pressione su tutti gli altri. D’altra parte, il giocatore più noto e temibile al tavolo, Michael “The Grinder” Mizrachi, sarà seduto alla sinistra di Duhamel. Ogni vantaggio che lui avrà su Dolan, Mizrachi lo avrà su di lui. Se Mizrachi dovesse riuscire a far crescere il proprio short stack, Duhamel si troverà in una condizione difficile.

Duhamel è noto per la sua aggressività e visto il grosso stack potrebbe da subito mettere un grosso divario tra sé ed i suoi avversari. Lui è fiducioso e commenta, “la mia più grande qualità, credo, è la calma. Riesco a gestirmi senza mai andare in tilt. Quello su cui devo lavorare è di smettere di giocare allo sceriffo e rispettare maggiormente i giocatori, specialmente i giocatori mediocri che possono comunque avere buone mani alle volte.”

Tags: Jonathan Duhamel

Seat 5: Michael Mizrachi (14,450,000)

Michael Mizrachi
Michael Mizrachi

L’uomo che tutti guarderanno al final table di questo weekend sarà Michael “The Grinder” Mizrachi. Se Mizrachi riuscirà a vincere entrerà certamente nella storia. All’inizio delle WSOP 2010 Mizrachi ha vinto l’ambito titolo del $50,000 Player’s Championship ed il suo primo bracciale d’oro. Nessuno è mai arrivato così vicino a vincere sia quell’evento sia il Main Event e tra Mizrachi e questo traguardo restano soli otto giocatori.

Mizrachi ha imparato a giocare a poker dal fratello maggiore Robert. Poco tempo più tardi Mizrachi si faceva strada scalando i vari limiti con sempre più successo. “The Grinder” ha ricevuto questo soprannome per lo stile di gioco solido e costante che gli ha permesso di avere con costanza profitti al tavolo. Quando ha capito di poter davvero fare soldi giocando, Mizrachi ha abbandonato le proprie aspirazioni di diventare un dottore, ha lasciato il college ed ha iniziato a giocare a tempo pieno.

Si è fatto un nome nella comunità del poker verso la fine del 2004 e nel 2005. Nel dicembre 2004, Mizrachi ha vinto un evento al Five-Diamond World Poker Classic II al quale ha fatto seguire un quinto posto al WPT World Poker Open. Circa un mese più tardi si è aggiudicato un altro final table WPT all’L.A. Poker Classic. Questa volta però ha vinto un primo premio da oltre $1.8 milioni.

Il successo di Mizrachi è continuato nel 2005 con sette piazzamenti a premio alle WSOP. A questo è seguito un secondo posto al Goldstrike World Poker Open nel gennaio 2006 prima di vincere il Borgata Winter Open nello stesso mese. Questi due risultati gli hanno dato nel complesso $1.7 milioni.

Quando questa estate ha raggiunto il tavolo finale del $50,000 Player’s Championship, Mizrachi era quinto in chips. In testa al tavolo finale c’era l’uomo che gli ha insegnato a giocare, suo fratello maggiore Robert. Alla fine è stato proprio Michael ad eliminare il fratello e da quel punto in poi ha scalato posizioni fino a vincere il testa a testa finale contro il russo Vladimir Shchemelev.

Mizrachi ha fatto seguire a quella vittoria altri tre piazzamenti a premio inclusi due tavoli finale entrambi in eventi $10,000 “Championship”. Ha ottenuto un sesto posto al $10,000 Seven-Card Stud World Championship, poi ha concluso ottavo al $10,000 Limit Hold'em World Championship.

Mizrachi è ancora in corsa per il titolo 2010 WSOP Player of the Year. Andando a premio nel Main Event, Frank Kassela ha messo una forte ipoteca sul titolo ma se Mizrachi dovesse vincere questo fine settimana si aggiudicherebbe anche il titolo WSOP POY. La vittoria nel $50,000 Player’s Championship una nel Main Event e il titolo di giocatore dell’anno nella stessa edizione - sarebbe uno dei maggiori traguardi della storia delle WSOP!

Come è Arrivato a Novembre

Quando il Day 8 è iniziato, Mizrachi sedeva al 16° posto con ancora 27 giocatori in gara. La prima parte di giornata non è stata a suo favore ed il suo stack è stato ridotto a poco più di tre milioni. È poi sceso a poco più di due milioni prima di trovare infine un raddoppio con una coppia di kings contro il {K-Diamonds}{J-Clubs} di Racener su un flop con {J-Spades}{9-Diamonds}{3-Hearts}. I kings hanno retto e Mizrachi ha più che raddoppiato passando i cinque milioni.

A quel punto Mizrachi ha iniziato a trovare più successo e sempre più sostegno da parte dei suoi tantissimi tifosi. Qualche piatto vinto, altre grosse puntate e rilanci e quasi in sordina Mizrachi si è ritrovato al tavolo finale non ufficiale da dieci giocatori. Ha concesso un raddoppio allo short-stack, Brandon Steven ma il danno patito non era troppo grave. Steven dopo alcune ore è stato eliminato al decimo posto e quando i giocatori hanno impacchettato le proprie chips, Mizrachi si trovava con 14.45 milioni che gli danno un settimo posto nella generale.

Cosa lo aspetta

Mizrachi è noto per il fatto che gli piace vedere moltissimi flops con una grande varietà di mani. Inoltre non sarà di certo lui a farsi intimorire dall’attenzione dei media e dai riflettori delle telecamere. Si è già trovato più volte a giocare eventi di rilievo internazionale sia al WPT sia alle WSOP. Se qualche altro giocatore sarà intimorito, Mizrachi sarà pronto a sfoderare puntate e rilanci per mettergli pressione.

Avrà inoltre il vantaggio della posizione rispetto al chip leader Jonathan Duhamel e anche su John Dolan che è secondo in chips. Questo permetterà a Mizrachi di lasciare piatti troppo pericolosi potendo parlare dopo i due grossi stack al tavolo. Joseph Cheong che è considerato uno dei migliori giocatori al tavolo si troverà ugualmente alla destra di Mizrachi.

D’altro canto ci sarà l’altro giocatore della Florida John Racener seduto due posti più a sinistra di Mizrachi e questo è certamente un giocatore temibile che non avrà di certo paura di affrontare Mizrachi. Inoltre è il giocatore che nel corso degli anni ha giocato di più con Mizrachi e che quindi lo conosce meglio. Dovrà inoltre vedersela con l’imprevedibile Filippo Candio che siede alla sua sinistra.

Tags: Michael Mizrachi

Seat 6: Matthew Jarvis (16,700,000)

Matthew Jarvis
Matthew Jarvis

Proveniente da Surrey, nel British Columbia, Matthew Jarvis è uno dei due canadesi ancora in gara (assieme a Jonathan Duhamel) con la speranza di ottenere il titolo di campione del Main Event. Il ventiseienne ha uno stack da 16,700,000, che lo pone a metà gruppo sia come età sia come chip counts. Da quando ha raggiunto il tavolo finale, Jarvis ha fatto piuttosto bene vincendo due tornei con premi significativi. Ad agosto ha vinto un torneo da C$4,600: un torneo heads-up al Canadian Open Poker Championship ricevendo C$100,000. Più di recente ha vinto un torneo $1,000 no-limit hold’em a Festa al Lago per poco più di $71,000.

Come è arrivato a Novembre

Verso la fine del day 7, Jarvis si è trovato a battagliare con Patrick Eskander a quello che era il secondo tavolo vip. I due si sono scontrati in alcuni piatti e Jarvis si trovava in deciso declino dopo aver concesso il raddoppio ad Eskander. I suoi assi hanno dovuto cedere alla coppia di nove di Eskander quando i due erano andati all-in su un flop king-high che includeva un nove. Jarvis si sarebbe comunque presto preso la sua rivincita.

Con bui e ante a 60,000/120,000/15,000, Patrick Eskandar ha rilanciato a 240,000 da posizione intermedia. Jonathan Duhamel ha chiamato dal cutoff e Jarvis ha ugualmente chiamato dal bottone portando ad un flop con {10-Clubs}{5-Spades}{3-Spades}. Eskander ha giocato una continuation bet da 800,000 inducendo Dumhamel al fold. Jarvis ha chiamato per vedere il {9-Spades} calare al turn. Questa volta Eskander ha fatto check contro Jarvis ed il canadese ha puntato 900,000. Eskander è andato all-in per costringere Jarvis a fare altrettanto. Dopo qualche esitazione, Jarvis ha chiamato all-in per 4,400,000 ed ha rivelato un colore chiuso al turn con {K-Spades}{J-Spades} trovandosi in netto vantaggio su Eskander che aveva {5-Hearts}{5-Diamonds}. Nessuna coppia sul board si è materializzata con il {K-Clubs} del river e vittoria assicurata a Jarvis che è così salito ad oltre 13,000,000.

Cosa lo Aspetta

Jarvis (posto 6) è in una posizione interessante al tavolo. Alla sua immediata destra ci sono Michael Mizrachi (posto 5) e Jonathan Duhamel (posto 4), il giocatore più temibile ed il chip leader rispettivamente. Si può scommettere che entrambi cercheranno da subito di prendere il controllo del tavolo e Jarvis potrebbe usare questa situazione a proprio vantaggio. Alla sua sinistra ci sono John Racener (posto 7) e Filippo Candio (posto 8), entrambi aggressivi e abili giocatori con chip counts simili. Rilanciare prima di loro non sarà di certo una passeggiata.

Jarvis sa che con 33 big blinds potrà essere paziente ma non potrà permettersi di attendere troppo a lungo. Poco dopo essere arrivato al final table, Jarvis ha detto a PokerNews, “non sono così preoccupato dell’influenza dei bui ma so che alla fine ci sarà pressione su di me e sarò costretto a fare qualcosa. Trentatré (big blinds) è uno stack decente che mi permette di sedere ed essere paziente fino all’occasione giusta ma allo stesso tempo gli ante saranno già grandi e non voglio patirli troppo."

Sarà cruciale per Jarvis partire bene dato che un passo falso potrebbe limitare le sue opzioni all’all-in o al fold. D’altro canto, se Jarvis saprà ottenere chips extra potrebbe rendere la vita difficile ai suoi aggressivi vicini.

Tags: Matthew Jarvis

Seat 7: John Racener (19,050,000)

John Racener
John Racener

Se non ci fosse stato Michael Mizrachi, i quattro mesi passati per i November Nine sarebbero stati concentrati su John Racener. Messo in ombra dall’attenzione che i media hanno riservato a Mizrachi, Racener ha dovuto accontentarsi del ruolo di spalla. Potrebbe però rifarsi al tavolo dato che i suoi 19,050,000 di stack gli danno la quarta posizione in classifica.

Racener è un giocatore 24enne e già Red Pro di Full Tilt Poker proveniente da Port Richey, Florida. Quando aveva 16 anni ha iniziato ad unire il poker agli interessi del dopo scuola oltre agli altri numerosi sport che praticava. Dopo un anno di gioco aveva trasformato i suoi iniziali $50 in $30,000 e tanto è bastato per ottenere il sostegno dei suoi genitori. Conclusa l’università, il poker è diventato la sua attività principale.

La cariera come giocatore professionista è iniziata per Racener fin da subito. Festeggiando il suo 21° compleanno ad Atlantic City ha vinto nel suo primo torneo dal vivo un premio a sei cifre ottenendo un terzo posto al WSOP Circuit Main Event. Era l’inverno del 2006. Subito dopo ha migliorato quella prestazione vincendo l’anello del circuito nella stessa città un anno più tardi. Questa grande partenza gli ha permesso di partecipare ai tornei da $10,000 del WPT e delle WSOP. È andato a premio due volte alle WSOP di Las Vegas nel 2007, poi è arrivato al final-table del $2,500 Omaha/Stud Hi-Lo event nel 2008. È andato a premio altre quattro volte in quattro differenti specialità nel 2009 ed i quattro piazzamenti a premio del 2010 gli hanno già assicurato il suo anno più proficuo anche se restano da giocare ancora due giornate. Nel frattempo è andato a Londra dove ha raggiunto il tavolo finale del £5,000 Pot-Limit Omaha event alle WSOP-E per un totale di 12 piazzamenti a premio in tornei validi per il bracciale.

Come è Arrivato a Novembre

Il main event di Racener è stato piuttosto fiacco nelle fasi intermedie. “Metodico” sarebbe la definizione più adatta. Racener era però terzo in classifica quando è iniziato il Day 7 dietro Mizrachi ed il chip leader Theo Jorgensen. Le cose sono presto cambiate dato che un grosso piatto si è materializzato nel primo livello di giornata. Duy Le ha rilanciato con {10-Hearts}{10-Clubs} e Racener ha rilanciato con un bizzarro {3-Clubs}{6-Clubs}. Le ha chiamato una continuation bet dopo aver floppato il set su flop che dava {8-Diamonds}{10-Spades}{9-Hearts} e Racener gli ha concesso una carta gratuita quando entrambi hanno fatto check al {4-Clubs} del turn. Il {7-Clubs} del river ha dato a Racener la scala vincente facendolo balzare al comando con 8.5 milioni. Quando restavano 57 giocatori, Racener ha battuto il {K-Spades}{K-Clubs} di Matt Harris con {A-Hearts}{K-Diamonds} in un all-in preflop. Il board ha dato un drammatico {Q-Spades}{3-Spades}{7-Hearts}{J-Spades}{A-Clubs} assegnando il knockout ed il piatto a Racener che è così salito a 10.21 milioni di chips.

Si trovava in media e in ottava posizione quando restavano 27 giocatori nel corso del Day 8. Per quando sono arrivati a giocare su due tavoli però Racener aveva più che raddoppiato il proprio stack a 22.47 milioni occupando la seconda posizione dietro a Pascal LeFrancois.

Il trend finale di Racener è stato un po’ in calo soprattutto per un grosso piatto perso quando si giocava in dieci e proprio in zona bolla per i November Nine. È stato l’ {A-Spades}{A-Hearts} di Filippo Candio che ha inflitto un danno da quasi 8.8 milioni di chips a Racener che giocava {A-Clubs}{K-Clubs} ma la serata si è conclusa poco dopo con ancora un bel po’ di chips al sicuro nello stack di Racener.

Cosa lo aspetta

La sua posizione al tavolo sarà una di quelle favorevoli. Inoltre Racener si è impegnato per presentarsi mentalmente in forma lavorando con un mindset coach. Racener inizierà il tavolo finale dal quarto posto con 19,050,000 chips che gli danno 38 big blinds con i quali lavorare. A proprio vantaggio ha una grande esperienza ad importanti tavoli finale anche se ovviamente nessuno valeva tanto quanto questo. D’altro canto solo lui e Mizrachi sono giocatori che sanno cosa significhi davvero sedere ad un tavolo di questo valore e tra i due Racener parte in vantaggio.

Oltre all’esperienza anche la posizione sembra giocare a favore di Racener. Lui occuperà il posto sette ed i due chip leaders saranno alla sua destra ai posti tre e quattro. Questo gli da vantaggio di posizione anche rispetto al posto cinque occupato da Michael Mizrachi. Resta sempre l’incognita dell’italiano Candio che gioca in maniera piuttosto imprevedibile e che siederà all’immediata sinistra di Racener.

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