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Inside Gaming: Caesars Interactive Entertainment in Italia, PartyPoker Sotto le Aspettative, e Altro

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Questa settimana la rubrica Inside Gaming approfondisce l’ingresso della Caesars Interactive Entertainment nel mercato italiano, le scarse performance di PartyPoker e il ritiro della licenza di gioco alla Foxwoods/Caesars Entertainment in Pennsylvania.

Microgame & WSOP Formano Esclusiva Alleanza Italiana

La Caesars Interactive Entertainment, Inc., (CIE, prima nota come Harrah’s Interactive Entertainment/HIE), sta utilizzando il marchio World Series of Poker (WSOP) per accedere al mercato italiano. In un recente annuncio, la CIE ha affermato di aver avviato un accordo a lungo termine con la Microgame per portare il marchio WSOP in Italia tramite tornei online e dal vivo ed altre promozioni.

“Questo accordo è un passo logico per la nostra espansione europea e globale per collaborare con le compagnie leader del posto nel nostro tentativo di espandere il marchio WSOP,” ha detto l’amministratore delegato della Caesars Interactive Entertainment Mitch Garber. “la Microgame è certamente un leader in Italia e noi vogliamo lavorare assieme per far crescere il mercato del poker.”

Infatti, la Microgame gestisce il più ampio poker network, il People’s Poker, del recentemente regolamentato mercato del gioco online in Italia. Il network si compone di oltre 120 siti di poker online che subiranno ora un co-brand da parte del marchio WSOP. Il piano è quello di sfruttare la rete online della Microgame in collaborazione con il marchio WSOP per attrarre nuovi giocatori.

“Siamo onorati di essere stati selezionati come partner italiano esclusivo per le WSOP,” ha detto l’amministratore delegato della Microgame Fabrizio D’Aloia. “Il People’s Poker Network, gestito dalla Microgame, conferma la sua posizione di leadership nel mercato del poker italiano e siamo entusiasti di poter offrire ai nostri clienti qualcosa di unico. Le WSOP hanno oltre 40 anni di storia ed eredità e un’alleanza con la Microgame online segna un emozionante nuovo capitolo per entrambi.”

Come parte dell’accordo, la Microgame diventerà il solo provider di satelliti dal vivo per le WSOP in Italia e la sola compagnia che può pre-iscrivere giocatori italiani al WSOP Main Event. Inoltre, sia la Microgame sia le WSOP utilizzeranno i propri nomi per realizzare tornei dal vivo per i giocatori italiani. Una cosa è certa, con il marchio WSOP nella mischia, l’Italia diventa punto di riferimento per un poker d’eccellenza.

PartyPoker Non Soddisfa le Aspettative

PartyGaming, proprietario della sala da gioco online PartyPoker, ha recentemente annunciato che i proventi generati dal poker nel quarto trimestre non hanno soddisfatto le aspettative. L’ultimo trimestre dell’anno era quello tradizionalmente più forte per la PartyGaming, ma non quest’anno. Anche se i proventi lordi giornalieri sono stati in crescita, si sono dimostrati “meno produttivi degli anni passati a causa del rafforzamento dell’euro rispetto al dollaro.” Fortunatamente, la PartyGaming ha comunque raggiunto gli obiettivi prefissi grazie alle solide prestazioni dei loro casinò.

Oltre al poker, sia il bingo sia le scommesse sportive della PartyGaming hanno offerto prestazioni mediocri. Ciò nonostante il settore del casinò ha vissuto un periodo di crescita da due cifre nella media giornaliera lorda durante il terzo trimestre e assicura il raggiungimento degli obiettivi anche nel quarto.

“Il casinò ha fatto particolarmente bene con un incremento dei proventi da due cifre nel terzo trimestre anche se le variazioni patite dalle valute hanno fatto si che la crescita nel poker fosse meno producente del solito,” ha detto Jim Ryan, direttore esecutivo. Ha inoltre ribadito che la proposta di fusione con bwin dovrebbe essere completa entro Marzo 2011 e metterà la PartyGaming “ in una vantaggiosa posizione per sfruttare il nuovo panorama legislativo in Europa data la posizione di dominio in tutti i prodotti chiave.”

Foxwoods/Caesars Entertainment Perde Licenza in Pennsylvania

Il legislatore della Pennsylvania ha revocato una licenza da $50 milioni per un casinò di Philadelphia quando ha deciso che un gaming group, gestito dalla Caesars Entertainment e che coinvolgeva anche il Foxwoods, non sarebbe stato in grado di completare il progetto sottoposto. Anche se le autorità avevano già minacciato il ritiro della licenza nei 1” mesi passati, sia coloro che erano a favore del progetto sia coloro che lo opponevano si sono detti sorpresi dall decisione.

La licenza era inizialmente stata assegnata ad un gruppo che includeva la tribù Mashantucket Pequot, una tribù indiana del Connecticut responsabile per Foxwoods, quattro anni fa. Più di recente, problemi finanziari e contrasti con il consiglio cittadino di Philadelphia avevano indotto il gruppo a cercare l’aiuto della Caesars Entertainment. Il progetto avrebbe dovuto essere portato a termine sotto il marchio Horseshoe, ma queste manovre sono state poco efficaci e tardive.

Il legislatore rilascerà una dichiarazione scritta nella quale si evidenzieranno le ragioni della decisione ma il sindaco di Philadelphia Michael Nutter ha affermato che il legislatore ha determinato che “questo gruppo non è in grado di portare a termine il progetto stabilito".

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Chad Holloway

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