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PokerStars Torna negli USA?

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Il percorso che porta al ritorno di PokerStars nel mercato del poker online made in USA si è fatto decisamente meno in salita la scorsa settimana. Prima di tutto, tre tribù californiane (Rincon Band of Luiseño Indians, Pala Band of Mission Indians e United Auburn Indian Community hanno scritto una lettera mostrando il loro supporto a due leggi statali sul poker online.

Ma un secondo e più importante passo è seguito al primo. La Caesars Entertainment Corporation, che gestisce tra l'altro le World Series of Poker, ha cambiato orientamento: da sempre la principale oppositrice del ritorno di PokerStars sul mercato americano, l'azienda ha smesso di vedere alla società del gruppo Amaya una contendente nel mercato del poker online.

La Caesars, che in California ha come partner nei casinò terrestri la già menzionata Rincon Band of Luiseño Indians, ha pubblicamente confermato di essere ora "alleata" con PokerStars nel tentativo di riportare il poker online negli Stati Uniti.
"Dobbiamo concentrarci su chi davvero si oppone, e chiaramente non si tratta di Amaya e PokerStars. Anzi, sono due alleati molto forti", ha dichiarato Jan Jones Blackhurst, vice presidente esecutivo delle relazioni col governo della Caesars.

L'opposizione a cui si riferisce Blackhurst è senza dubbio quella di Sheldon Adelson, magnate della Las Vegas Sands, che ha promesso di spendere qualsiasi cifra pur di istituire un bando permanente nei confronti del gioco online, il Restoration of America's Wire Act (RAWA).

Il cambio di rotta di Caesars arriva un mese dopo aver fatto ricorso al Chapter 11, noto capitolo della legge fallimentare statunitense sulla bancarotta, nel tentativo di ristrutturare un debito di oltre 24 miliardi di dollari, e poco più di una settimana dalla decisione di sostituire l'ormai ex CEO Gary Loveman.

"Amaya e Caesars hanno goduto di una relazione amichevole e d'affari molto buona per tanti anni. Questo non è cambiato dall'acquisizione di PokrStars", ha affermato l'Head of Corporate Communications di Amaya, Eric Hollreiser, a PokerNews.

"Nel contesto delle nostre consultazioni, lavoreremo a stretto contatto con la Caesars per promuovere l'industria del gioco online americana e per supportare una legislatura responsabile a livello federale e statale", ha continuato.

Alla domanda se la nuova alleanza tra Amaya e Caesars possa spingere alla promulgazione di una legge federale sul poker online, Hollreiser ha risposto: "Stiamo lavorando a livello statale e federale. È chiaro che un mercato del poker online competitivo e di successo porta a innovazione e crescita generali nell'industria del poker, da cui beneficerebbero tutti".

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