Siamo ancora qui al Palazzo dello Sport di Kiev in Ucraina per continuare a seguire l’evento di apertura della sesta stagione dell’EPT di PokerStars.net.
Nel corso di quattro giorni di gara -- incluse due sessioni del Day1 -- il field di 296 iscritti è stato ridotto a soli 32 giocatori. Di questi, 24 vedranno i loro sogni di gloria concludersi con la giornata di oggi dato che in questo Day 4 si giocherà fino a determinare gli otto che comporranno il tavolo finale di domani.
Max Lykov è ancora una volta in testa alla classifica generale provvisoria. I sui 31 compagni di avventura, però, non hanno alcuna intenzione di rendergli facile la cavalcata verso il tavolo finale.
Mentre il torneo giungeva a conclusione della giornata di ieri, gli addetti alle riprese TV si davano un gran da fare per preparare il grande palco del tavolo finale. Da oggi, infatti, otto giocatori metteranno in mostra le proprie doti da sotto i riflettori mentre le telecamere li riprenderanno per la trasmissione Web EPT Live. Dato che il tavolo è circondato da telecamere, non avremo accesso ad esso.
La buona notizia è che lo potrete seguire in live streaming su EPT Live a partire da oggi.
Nella prima mano giocata oggi al tavolo televisivo, Kirill Boydachenko ha aperto con un rilancio a 16’500 prima che Alex Fitzgerald decidesse di giocare un re-raise a 43’000. Gli altri giocatori al tavolo hanno foldato ma Boydachenko ha optato per il call.
In testa a testa, i due hanno assistito al flop: e Boydachenko ha fatto check. Fitzgerald ha istantaneamente annunciato di essere all-in per 141’000. Il suo avversario ha passato.
Abbiamo già assistito a svariati all-in in queste prime battute di gara anche se nessuno ha osato affrontare queste puntate. Nikita Nikolaev, Menno Mulder, e Igor Dubinsky hanno tutti giocato all-in senza ricevere call.
Nella mano che ha visto coinvolto Dubinsky, lui ha rilanciato dal big blind dopo l’apertura di Andrew Malott con un rilancio dal cutoff.
"All in," ha detto Dubinsky. "Allora sai parlare inglese," ha detto Malott. Dubinsky ha così spiegato in ucraino che conosce tre termini in inglese: "'Call', 'All in', e 'Raise'".
"Il linguaggio universale del poker," ha scherzato Malott foldando.
Abbiamo appena assistito a tre all-in-e-call in simultanea: uno per ognuno dei tavoli lontani dal palco.
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Primo, Torsten Tent ha aperto con un rilancio a 16’000 prima che Michele Limongi giocasse un re-raise a 79’000. Tent è subito andato all-in e Limongi dopo qualche minuto ha deciso di chiamare.
Tent ha scoperto trovandosi ben messo contro il di Limongi. Il board ha dato lasciando intatta la coppia di jacks e permettendo il raddoppio. Limongi resta con 20’000.
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Andrew Malott e Michael Meyburg sono andati all-in quando il flop mostrava . Nessuno dei due giocatori aveva una coppi e infatti Malott ha scoperto contro Meyburg che aveva . Il del turn ha assicurato il raddoppio a Malott con il colore nut.
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In uno scontro tra bui si è arrivati a vedere un flop che dava . Joram Voelklein ha fatto check e Alexander Dovzhenko ha puntato 30’000 ricevendo il check-raise all-in dell’avversario. Dovzhenko ha subito chiamato scoprendo . Voelklein aveva un progetto di colore con . Un inutile è sceso al turn ed il del river gli ha impedito di chiudere il punto. Raddoppio per il big blind.
Dopo essere stato ridotto male nella precedente mano contro Torsten Tent, Michele Limongi è andato all-in da early position per 31’500. Nikita Lebedov ha chiamato da hijack e Artem Litvinov ha chiamato a sua volta all-in per 21’500 dal bottone. I bui hanno passato e le tre mani sono state scoperte.
Limongi
Lebedov
Litvinov
Il flop ha dato ed il turn lasciando ancor in vantaggio la coppia di dieci di Litvinov. Il river però ha dato offrendo a Lebedeov il colore a cuori e la doppia eliminazione.
Sia Limongi sia Litvinov guadagnano €8’600 anche se Limongi conclude con una migliore posizione in classifica perché in questa mano è partito con uno stack superiore a quello di Litvinov. Lebedov ha ora 395’000.