Il gioco ristagna un po' in questa fase. Ci pensano Peters e Kamaras a fare un po' di action.
Apre l'ungherese da bottone a 48k e trova il call di Peters in posizione di BB. Quando il dealer mostra questo flop , tutti e due i giocatori scelgono di fare check.
Sul turn , Peters esce puntando 57.000, seguito dal call di Kamaras. Stessa azione al river, un , con 122.000 chips messe in mezzo dal pro americano che mostra , doppia che obbliga Kamaras al muck.
Open raisa da utg+1 Giuseppe Ruggeri e call di Nicola Sasso che difende il BB.
Il flop recita , sul quale tutti e due scelgono il check. Il turn è un : check-raise di Sasso a 120.000, dopo la bet di Ruggeri di 40.000. Quest'ultimo ci pensa un minuto e poi folda.
Sasso mostra un , al che Ruggeri dichiara un anche lui.
"Perché punti se poi foldi?" gli chiede Monticciolo. "Rispetto per il chipleader" risponde Ruggeri!
Il pro americano del team Ivey David Peters incassa un piatto importante ai danni di Peter Kamaras. Rilancia Peters da utg a 40k e trova il call del solo Kamaras dal bottone.
Le prime 3 carte sono , Peters c-betta 56.000 e ancora call dell'ungherese che paga per vedere un al turn. Seconda "pallottola" a 87.000 di Peters e secondo call di Kamaras.
Il river è un , una scary card per eventuali draw che induce entrambi i giocatori al check. L'americano mostra e Kamaras, un po' stizzito, manda le carte nel mucchio.
Con i giocatori divisi su due tavoli (7 e 8 per tavolo), il gioco tende a ristagnare un po' nella fase preflop.
In questa occasione uno degli short, Domenico Benvenuto, riesce a raddoppiare. Shova diretto da utg+1 113.000 chips e trova il call di Idan Raviv subito alla sua sinistra. Tutti gli altri foldano e si va allo showdown:
Arriva un'altra eliminazione. Apre Sarda 43.000 da bottone, Maurizio Ghiozzi 3betta a 100.000 dallo SB, fold del BB, Sarda pusha i resti e call finale di Ghiozzi.