I November Nine
Poco più di un’ora dopo l’inizio del gioco a dieci, Jordan Smith si è visto servire due assi rossi -- una situazione idilliaca nelle fasi finali di un grande torneo soprattutto se si tratta del Main Event delle World Series of Poker. La mano in questione è stata giocata in heads-up tra Smith e il chip leader Darvin Moon quando questi ha puntato quattro milioni su un flop con otto carta alta e Smith ha risposto con un check-raise all in e l’overpair in mano. Moon ha subito chiamato mentre la folla si radunava attorno al tavolo per assistere all’enorme showdown.
Moon, che aveva giocato alla grande per svariati giorni, ha girato due otto rossi con i quali aveva ottenuto il set migliore. Lo sfortunato Smith si ritrovava con ben pochi outs in grado di salvarlo dall’eliminazione. Due carte ininfluenti al turn ed al river hanno deciso la mano che ha dato inizio ai festeggiamenti dei nove finalisti ufficiali.
Erano appena stati decisi i November Nine.
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Dopo tre mesi e ventitré giorni, il Rio brulica nuovamente di giocatori, appassionati e giornalisti da ogni parte del mondo. In gara restano però solo 9 dei 6’494 iscritti che avevano dato vita al Main Event. I nove pretendenti al titolo si ripresenteranno con questi rispettivi stack quando le carte verranno nuovamente distribuite:
Posto 1: Darvin Moon (58,930,000)
Posto 2: James Akenhead (6,800,000)
Posto 3: Phil Ivey: (9,765,000)
Posto 4: Kevin Schaffel (12,390,000)
Posto 5: Steven Begleiter: (29,885,000)
Posto 6: Eric Buchman (34,800,000)
Posto 7: Joseph Cada (13,215,000)
Posto 8: Antoine Saout (9,500,000)
Posto 9: Jeff Shulman (19,580,000)
I numeri non possono mentire e una verità emerge palese: Darvin Moon è il netto favorito con oltre il 30% delle chips in gioco. Tra coloro che proveranno a ribaltare la situazione abbiamo un investitore di Wall Street (Begleiter) ed uno studente francese di ingegneria(Saout), un imprenditore del settore editoriale (Schaffel) ed un online grinder con la faccia da bambino (Cada). Pros? Abbiamo anche questi. Buchman ha ottenuto risultati nei tornei live con costanza arrivando ad oltre 20 piazzamenti a premio nella sua breve carriera. Akenhead ha fatto bene sia nel circuito europeo sia alle WSOP. Il solo uomo con esperienza di tavolo finale al Main Event è Shulman che ha fatto notizia per le sue critiche alle WSOP nonostante possa vantare buoni risultati in questa manifestazione. E poi c’è Phil Ivey. Cosa si potrebbe dire di questo giocatore? Oltre $12 milioni vinti in carriera e sette bracciali d’oro (di cui tre in questo anno da solo). A caccia del titolo di più giovane giocatore con otto bracciali nella storia delle WSOP, Ivey è per molti il favorito di questo evento nonostante parta in netto svantaggio. Questo tavolo finale si preannuncia uno dei più emozionanti di sempre.