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Canada: Ontario Blocca la Pubblicità per le Scommesse Online

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Un altro fronte nella guerra dei governi contro l'online gaming si è aperto questa settimana quando i legislatori dell'Ontario, la provincia canadese che fa capo a Toronto, ha annunciato l'introduzione di un atto teso a bloccare le promozioni del gioco online. Quella che per ora è solo una proposta di modifica del Consumer Protection Act 2002 (legge per la protezione dei consumatori), è stata promossa dal ministro dei servizi governativi Gerry Phillips, il quale ha affermato che a dispetto della 'illegalità' del gioco online già sancita, si richiedono ulteriori atti a sostegno della presente legislazione.

Dato che la legislazione del gioco online non può competere ad una singola regione in Canada, si è tentato di ricorrere ad una nuova via: quella del divieto di pubblicizzare i siti online, provvedimento che viene fatto rientrare in un atto di costrizione. Phillips ha giocato la carta classica 'proteggere i giovani' quando si è lasiato sfuggire un 'non c'è dubbio che ci sia un grande numero di giovani dedito al gioco su questi siti illegali.'

Phillips ha comunque ammesso che le forze che principalmente hanno portato a questa azione possano essere di carattere finanziario, vista anche l'eccezione per le scommesse online sulle corse di cavalli che restano legali. 'Nella provincia dell'Ontario abbiamo una gran parte dell'economia basata sull'industria dei cavalli' ha detto Phillips, 'gli allevatori, i gestori delle fattorie e degli ippodromi – ed è un business molto vantaggioso.' Inoltre, le lotterie di stato hanno mostrato un calo degli incassi mentre un recente studio ha mostrato che il numero delle persone tra 18 e 24 anni che scommettono online si è quasi quadruplicato tra il 2001 ed il 2005, passando dall'1.4% al 5.5%.

Come per la recentemente approvata legislazione americana, la proposta avanzata dall'Ontario non criminalizza il gioco in se; incide invece sui canali che offrono visibilità ed accesso al gioco. La proibizione di pubblicizzare è chiaramente affermata, anche se limitata nelle prospettive, nella sezione 13.1 (1) nella quale si legge: 'Nessuno deve fare pubblicità di un sito internet che opera o gestisce affari legati al gioco contrari al codice penale canadese.' Comunque la clausola successiva , in merito alle sponsorizzazioni, potrebbe potenzialmente colpire almeno un famoso giocatore dell'Ontario: 'Nessuna persona deve siglare accordi di sponsorizzazione con un sito internet che opera o gestisce affari legati al gioco contrari al codice penale canadese .'

La guerra tra governi e aziende basate su internet continua ad evolversi su diversi fronti. Molti vedono la richiesta dell'Ontario come ipocrita e protezionista anche se l'Amministratore Delegato del Woodbine Entertainment Group (gestore dei giochi di stato), David Wilmot, ha detto 'noi non abbiamo affermato di volere il monopolio o avere un atteggiamento da protezionisti,' una diretta contraddizione agli effetti de facto della legge proposta.

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