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Domenico Tinnirello vince il primo Unibet Open in Italia

Domenico Tinnirello vince il primo Unibet Open in Italia 0001

L'Unibet Open finalmente sbarca anche in Italia grazie alla collaborazione di Italian Rounders e per questa prima tappa al casinò di Campione sono 320 i giocatori che al Day 1 si presentano alla griglia di partenza. Il buy-in di €1,500 ha generato un montepremi totale di 465.600€, un primo premio di 121.000€ e 40 posizioni itm. Tra i partecipanti, numerosissimi volti noti del panorama italiano ed europeo: Daniele Mazzia, Alessio Isaia, Alessandro Pastura, Gino Alacqua, Stefano Fiore, Claudio Rinaldi, Joao Barbosa, Tim van de Riet, Javier Dominguez, Imre Leibold e Henning Granstad.

Il Day 1 parte subito forte e nei primi livelli le eliminazioni si susseguono velocemente. Tra i primi giocatori a cadere ci sono Stefano Canfailla, vincitore del Main Event a Sanremo, Roberto "Colmoschin" Pompei, utente PokerNews e itm all'ultimo EPT a Barcellona, Alessio Isaia (3 tavoli finali alle ultime World Series 2008 a Las Vegas) e Francesco Nguyen. Quest'ultimo in particolare si è reso subito molto attivo, entrando in molti piatti e controllando abbastanza bene il suo tavolo. Purtroppo per lui però si è dovuto arrendere davanti alla sfortuna quando in un grosso piatto, in cui aveva floppato la top pair, l'avversario trova il set al turn che costringe Francesco ad un'uscita prematura. Day 1 decisamente positivo invece per Rinaldi e Mazzia. Il primo elimina il campione uscente di Madrid Joao Barbosa quando su un board con Q 10 K 5 Rinaldi trova la doppia coppia maggiore con K Q contro quella di Barbosa con K 10. Al river 4, Rinaldi fa check e Joao Barbosa va all-in per circa 7000. Rinaldi, dopo una breve riflessione, decide di chiamare eliminando così il portoghese e aggiudicandosi un monster pot che lo proietta a più di 30K. Mazzia infine dopo un Day 1 di ordinaria amministrazione a fine giornata si porta sopra i 50K grazie ad una delle sue ultime mani giocate. Dopo un fold generale, Daniele dal bottone rilancia a 1500, lo small blind folda e il big blind chiama. Al flop scendono: J 7 6. Il big blind fa check e Mazzia punta 2000. Lo small blind quindi fa un mini-raise a 4000 e Mazzia spinge a 12K. Dopo qualche minuto l'avversario va all in e Mazzia chiama subito. Daniele gira 7 6 e l'avversario mostra J 8. Turn e river sono ininfluenti e Mazzia poco prima del termine del Day1 porta il suo stack a 52000 piazzandosi tra i chip leaders del torneo. Nel Day 1 c'è segnalare sicuramente anche l'ottima partenza di Alessandro Pastura che a fine giornata chiude a 57000. Il chipleader della prima giornata tuttavia è un finlandese, Jari Rantanen che chiude con 104.800.

Il Day 2 riprende con 113 giocatori, e durante questa seconda giornata emergono i talenti europei. Tra i tanti giocatori stranieri scesi in campo infatti, iniziano a distinguersi alcuni forti giocatori nordici, tra i quali molti professionisti, meno noti magari a livello mondiale ma molto temuti nel circuito europeo. Su tutti citiamo Imre Leibold, poker pro Estone, l'olandese Tim van de Riet runner-up all'Unibet Open Madrid, e Javier Dominguez, ragazzo spagnolo di 21 anni che nonostante la giovane età, possiede già una notevole esperienza avendo partecipato a numerosi eventi internazionali importanti tra cui 4 tappe dell'EPT (incluse San Remo e Barcellona), due tappe del WPT e il World Heads Up Championship. Purtroppo il Day 2 vedrà anche l'uscita dei nostri giocatori più forti in seguito a situazioni discutibili e per alcuni versi quasi inverosimili. Ma andiamo con ordine.

Il tavolo che offre più spettacolo nel Day 2 è sicuramente quello di Alessandro Pastura. Il pro di 888 gioca un ottimo poker per tutta la giornata eliminando diversi giocatori e sfoggiando alcune letture e giocate sugli avversari davvero pregevoli. Una di queste è quella che vede coinvolti lui e il pro portoghese Ricardo Souza. Pastura da early position rilancia a 4000 e Souza, arrivato da pochi minuti al tavolo, e resosi subito molto aggressivo, dal cutoff rilancia a 13000. L'italiano ci pensa per un pò e alla fine decide di chiamare. Al flop scendono 3 4 5 e Pastura esce puntando 17000, poco più di quello che rimaneva davanti al portoghese. Alla fine quest'ultimo ricontrolla le carte un paio di volte (ha Q-10off) e decide di foldare. Pastura mentre raccoglie il piatto mostra A 10, dimostrando che il poker non è semplicemente un gioco di carte... Purtroppo per lui però, forse a causa della stanchezza provocata dall'interminabile giornata protrattasi fino alle 3 di notte, il suo torneo non si conclude nel migliore dei modi. La mano che lo condanna arriva quando lo svedese Jimmy Johnson fa limp da early position e Pastura, subito alla sua sinistra, rilancia a 21.000. La parola quindi arriva al bottone, Tim van der Riet, che va all-in per 85.500. A questo punto Jimmy Johnson controrilancia all-in per isolare, ma Pastura senza pensarci troppo chiama. I giocatori mostrano nell'ordine: Johnson: K-K, Pastura: J-J, Van der Riet 7-7. Sul board scende un 7 e mentre l'olandese e Johnson si dividono un monster pot, Pastura rimane con poco più di un big blind, trovando l'eliminazione un paio di mani dopo.

Storia decisamente più triste è quella che riguarda l'eliminazione di Daniele Mazzia, che fino a quel momento aveva giocato anche lui un ottimo torneo e che ha dovuto piegarsi di fronte, è il caso di dirlo, ad una terribile sculata di Gianluca Trebbi. Con bui 3000/6000, Mazzia da middle position rilancia a 16000 e Trebbi dal bottone controrilancia a 60000. La parola torna quindi a Mazzia che va all in con i suoi restanti 100K. Trebbi ci pensa relativamente poco e chiama. Mazzia gira una coppia di assi A A mentre Trebbi mostra Q 4! Il board sarà semplicemente qualcosa di terrificante per Mazzia. Il flop è 9 10 K e Trebbi floppa un progetto di scala a incastro. L'espressione di Mazzia è un qualcosa di unico, come per dire "so già come va a finire questa...". Il turn sembrava quasi scontato. Un J chiude una pesantissima scala per Trebbi e al river non arriva nessuna donna per lo split. Daniele viene così eliminato, in un misto di amarezza, rabbia ed incredulità.

Sono 100 alla fine i giocatori che cadono durante il Day 2 e alla lista si aggiungono anche Gino Alacqua, Claudio Rinaldi, Matteo Pecorella, Alessandro Longobardi e Stefano Fiore che uno dopo l'altro, più per sfortuna che per demerito, vengono eliminati. A fine giornata sono 13 i giocatori ancora in gara e giunte ormai le 3 di mattina i giocatori si rifiutano di proseguire oltre per la stanchezza e si decide quindi di riprendere a giocare il giorno successivo a mezzogiorno.

Il Day 3 dunque riparte con i giocatori degli ultimi 2 tavoli e ci vogliono poco più di due ore per arrivare agli otto finalisti. In ordine vengono eliminati Paolo Della Penna (€5,600), Gianluca Trebbi (€5,600), Vesa Petri (€5,600), Tim van de Riet (€7,000) e Giovanni Battista Cantonati (€9,300).

Si arriva quindi al tavolo finale che si compone in questo modo:

Posto 1) Petino Arnaldo 393.500

Posto 2) Meoni Alessandro 98.500

Posto 3) Dominguez Javier 1.353.000

Posto 4) Faramarzi Ojan 147.500

Posto 5) Tinnirello Domenico 450.000

Posto 6) Speroni Beniamino 240.500

Posto 7) De Muro Annio 316.500

Posto 8) Masini Alessio 295.000

Il final table parte un pò a rilento e la prima ora è sostanzialmente una fase di studio. Dopo il dinner break di un'ora e mezza si riparte con il nuovo livello di bui (10K/20K) e i giocatori un pò alla volta iniziano a cadere uno dopo l'altro. La prima vittima è Annio De Muro che dal bottone va in all-in con i suoi ultimi 124.000. Masini dallo small blind chiama e gira A 7. De Muro mostra K J. Sul board scendono 2 A Q J 3 e De Muro viene eliminato all'ottavo posto aggiudicandosi €14,000. A questo punto si scatena lo spagnolo Dominguez che per un paio d'ore si traveste da matador ed elimina in sequenza Meoni, Speroni e Petino. Il primo di questo sfortunato terzetto va in all-in ormai corto con 130.000. Dominguez dallo small blind chiama e gira K 9. Meoni mostra 9 9 e parte in vantaggio. Il board però è uno di quelli davvero sfortunati per il giocatore toscano. Scendono 6 6 4 10 J e attraverso un fortunoso colore runner runner lo spagnolo elimina Meoni (€18,600) portandosi a 1.600.000 e diventando così il chip leader. Passano venti minuti e questa volta è il turno di Speroni. Quest'ultimo dopo un rilancio di Dominguez a 54.000 decide di andare all-in dallo small blind per circa 200K. Dominguez ci pensa poco e chiama girando K J, Speroni mostra Q Q. Il board purtroppo è K 8 6 5 5 e Dominguez scoppia le donne dell'italiano eliminandolo al 6° posto (€23,000). Giunge quindi il turno di Arnaldo Petino. Il pensionato di 69 anni, ex funzionario di assicurazioni, trova anche lui la sua fine dopo un rilancio all-in dal bottone. Ennesimo call dello spagnolo dai bui e Petino gira K Q, Dominguez mostra A3. Il dealer gira A 5 Q 9 J e un altro board fortunato regala il piatto allo spagnolo che firma un'altra eliminazione. Petino chiude il suo torneo al 5° posto aggiudicandosi un premio di €28,000.

Partiti in sei su otto, ora gli italiani rimangono solo in due e le chances di una vittoria azzurra si riducono al 50%. Tuttavia passano pochi minuti e scocca l'ora di Ojan Faramarzi. Tinnirello da utg va all in per 230.000 e Faramarzi dal big blind chiama girando A Q. Tinnirello mostra J J. Lo svedese di origine iraniana non trova aiuti sul board 4 8 4 9 K e Tinnirello raddoppia a 490.000 eliminando Faramarzi al 4° posto (€32,500).

Javier Dominguez ha sicuramente dato molta vivacità a questo torneo con la sua aggressività e una volta arrivato al tavolo finale era il favorito per la vittoria. Ma come spesso succede nel poker, non c'è niente di certo fino all'ultimio ed è stato proprio il coraggioso spagnolo a scoppiare la bolla dell'heads-up. Dopo un paio d'ore circa di gioco 3-handed, Dominguez va in all-in dal bottone per 1.075.000 e Masini dal big blind chiama con A K mentre Dominguez rivela K 9. Sul board scendono Q 2 2 Q 3 e l'italiano si aggiudica un monster pot da 2.150.000 eliminando lo spagnolo al 3° posto (€40,500).

L'heads up dunque è tutto azzurro e si parte con Tinnirello che ha circa un terzo dello stack di Masini. Partito il testa a testa però Tinnirello inizia subito a recuperare lo svantaggio e nel giro di poche mani prima effettua il sorpasso e poi va a prendersi il titolo. Nella prima mano Masini e Tinnirello finisco in all-in preflop mostrando rispettivamente K 3 e A 6. Sul board scendono 6 2 2 Q e Tinnirello sale a 2.020.000 mentre Masini scivola a 1.270.000. Pochi minuti dopo arriva la vittoria. Ormai stremati i giocatori vanno nuovamente all-in preflop: Masini mostra A J e Tinnirello Q 6. Sul board scendono 6 4 10 3 K e Tinnirello pescando un sei al flop elimina Masini sancendo la fine del torneo e conquistando il titolo di campione.

Grazie al deal effettuato in precedenza tra i due giocatori si verifica una situazione singolare e Masini, secondo classificato, porta a casa €111,000, un premio più grosso di quello di Tinnirello, vincitore del torneo, che si aggiudica invece €82,000.

Per tutti quelli che non avessero seguito la diretta attraverso il blog live di PokerNews, ci sarà la possibilità di rivedere il tavolo finale in televisione. Prima dell'inizio del torneo infatti, Mediaset ha deciso di assicurarsi i diritti televisivi di questo evento e le immagini del Final Table verranno messe in onda in differita a novembre su Italia1. Questo sarà il primo torneo italiano ad essere trasmesso sul palinsesto televisivo nella trasmissione PokerMania, condotta dalla coppia ormai rodata Giacomo "Ciccio" Valenti e Luca Pagano.

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