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Gli scandali di Absolute Poker ed UltimateBet trattati in '60 Minutes' e nell'articolo del Washington Post

Gli scandali di Absolute Poker ed UltimateBet trattati in '60 Minutes' e nell'articolo del Washington Post 0001

Un lavoro frutto di collaborazioni mediatico-investigative che offre una panoramica sugli scandali per truffa di Absolute Poker e UltimateBet è stato trasmesso in "60 Minutes" e pubblicato dal Washington Post di Domenica, nonostante ci siano davvero pochi dettagli nuovi nella situazione già familiare a molti giocatori di poker affezionati. Gli sforzi gemelli da parte dei due prodotti mediatici sono ritornati sul lavoro dei giocatori online che hanno scoperto le truffe lo scorso anno, nonostante le dichiarazioni differiscano largamente nel loro approccio alla storia.

L'articolo del Washington Post, che è stato il primo ad essere pubblicato Domenica mattina, cominciava con un occhiata accurata sulla scoperta delle truffe grazie all'esame da parte dei giocatori degli storici delle mani, poi ha dipinto un quadro per niente roseo sul fatto che ciò che ha inferito sia stato un ambiente privo di regole che permetteva alle truffe di avere luogo. Il servizio di "60 Minutes" scritta da Steve Kroft seguiva una traccia simile ma lo faceva in una maniera più sensazionale, sfiorando molti dei fatti negli scandali stessi , diventando così un puntare il dito superficiale e incentrato sulla politica, senza neanche collegare i fatti o esplorare gli esiti regolamentari coinvolti.

Entrambi gli scritti – ma in particolare il pezzo di "60 Minutes" — hanno lanciato calunnie generalizzate sulla Kahnawake Gaming Commission, l'agenzia che regola e concede le licenze, che supervisiona 450 siti di scommesse online e che è principalmente sotto la protezione della Kahnawake fuori da Montreal. Il Capo Direttore della Kahnawake, Michael Arihron Delisle è stato ospite di "60 Minutes" in una breve intervista incentrata sulle dispute legali e regolative tra la sovrana Kahnawake ed il Canada, che lo circonda, ma quelli ed altri problemi concernenti la regolamentazione non sono stati esposti nel dettaglio. Infatti, i problemi sul riconoscimento legale e sulla regolamentazione su cui "60 Minutes" aveva promesso di incentrare la storia erano elencati sommariamente a causa del poco tempo, lasciando che fossero trasmessi solo sugli aspetti sensazionalistici degli scandali delle truffe combinate, che assieme hanno superato i 20 milloni di dollari prelevati dai conti dei giocatori.

Tra le cose tralasciate da "60 Minutes" c'erano interviste filmate con molti giocatori di spicco del poker, compresi Mike Sexton, Linda Johnson e Greg Raymer, che sono stati intervistati assieme durante le World Series of Poker dell'estate passata. Il programma ha mostrato un pezzo in cui Steve Kroft passeggiava nella Amazon Room durante le WSOP, dove la troupe della CBS ha filmato molti giocatori online che giocavano per il programma stesso. I giocatori online che hanno avuto uno spazio nella trasmissione sono stati Serge Ravitch, David Paredes, Todd Witteles e Michael Josem, ognuno dei quali era coinvolto in qualche maniera con uno dei due scandali.

Si è parlato brevemente anche dell'acquisto di Absolute ed UltimateBet da parte del Capo Direttore della Kahnawake Joe Tokwiro Norton nel lontano 2006 , tuttavia Norton ha rifiutato di esser intervistato per entrambi i programmi. Anche il vincitore del Main Event delle WSOP Main Event Russ Hamilton ha declinator un'intervista per la CBS, il quale è stato nominato pubblicamente in una dichiarazione della Kahnawake Gaming Commission come truffatore principale nel caso di UltimateBet, assieme ad altri 5 collaboratori ed un totale di 88 account falsi conosciuti non ancora tutti identificati dagli investigatori della KGC. (Un report finale delle investigazioni sulle truffe in UB deve ancora essere rilasicato dalla KGC.) E' stato menzionato anche il calcolo totale di entrambe le truffe di più di 20 milioni di dollari, ma i differenti ruoli che la società di Norton, la Tokwiro Enterprises, e la KGC hanno giocato nella sicurezza dei fondi e del coordinamento dei rimborsi dei giocatori ingannati non se ne è parlato.

Anche il software usato nella truffa ed istallato ad uso e consumo dei truffatori prima della acquisizione da parte di Norton in entrambi i casi non è stato citato nei due servizi di Domenica, una situazione che porta nel caso dello scandalo di UB ad avere la Tokwiro Enterprises in cerca di un rimborso legale contro il proprietario della Excapsa per i fondi di cui ha bisogno per compensare i giocatori vittime conosciute della frode, una caso regolato in favore della Tokwiro Enterprises, con i fondi - 15 milioni di dollari – immediatamente ridistribuiti ai giocatori.

Il portavoce della KGC Chuck Barnett ha chiarito il suo disappunto per gli attacchi diretti verso la KGC da parte di entrambi i servizi, in particolare il breve lavoro di "60 Minutes". Altra cosa ad essere oscurata nei servizi è stata la distinzione tra Joe Norton e la sua Tokwiro Enterprises, e tra la KGC e la Kahnawake – Norton ha lavorato come Capo Direttore della Kahnawake per 25 anni, un titolo formale accordato ad un sono membro tra i 12 del consiglio direttivo, ma ha lasciato quel ruolo nel 2003.

Barnett, nel commentare i due servizi, ha detto che, "Mentre la Kahnawake ha scelto di non interessarsi di operazioni con casino fisici, per Kroft dichiarare che la Kahnawake 'non ha esperienza' sconta il fatto che nessuna altra giurisdizione al mondo abbia regolato con costanza le attività dell'iGaming (da circa 10 anni), e nessun giocatore coinvolto in queste notevoli dispute sceglie di essere ignorante sulla storia di questa industria. In breve," ha continuato Barnett, "questa situazione non è stata creata nella Kahnawake, ma quando la ha vista coinvolta da vicino, la KGC si è mossa nell'affare in modo disordinato."

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