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Lo Strizzacervelli del PokerPoker Vol. 45: Il Principio Premack

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Osservando i bambini negli anni 60, David Premack notò che i loro genitori facevano leva su un comportamento per indurne un altro. Ad esempio, tuo figlio adora giocare ai videogiochi ma non vuole mettere in ordine la propria stanza. Tu, il genitore, vuoi la stanza in ordine e che tuo figlio trascorra meno tempo davanti ai videogiochi. Un atteggiamento (giocare ai video game) si presenta con frequenza ed è apprezzato; l'altro (pulire la stanza) è molto più raro ed è assolutamente detestato. Pertanto il genitore saggio (o manipolatore) offre maggiore tempo da dedicare ai videogiochi quando la stanza del figlio è pulita. Un atteggiamento funge da ricompensa per l'altro. Ovviamente non sono poche le polemiche in merito agli atteggiamenti dettati da ricompense, ma molti genitori sarebbero contenti di accettare più tempo ai videogiochi in cambio di una stanza pulita.

Mi sono ricordato del principio di Premack la scorsa estate durante un evento preliminare di NLHE alle World Series of Poker NLHE. Cinque giocatori professionisti erano seduti praticamente schiena a schiena su quattro tavoli adiacenti. Tra i professionisti c'erano Phil Hellmuth, Mike Matusow, Layne Flack e Huck Seed. Il quinto giocatore resterà anonimo perché era quello che adottava il principio di Premack e poiché svelerò la sua strategia, non la svaluterò facendo conoscere chi la usa. Lo chiameremo pertanto... Bill.

Ecco come si è svolto il tutto. Era il primo round di bui il che significa che in un torneo deep-stack quale quello delle WSOP c'erano davvero poche chips in gioco rispetto allo stack dei giocatori. I cinque professionisti continuavano a chiacchierare scommettendo su chi sarebbe rimasto in gara più a lungo e piazzando altre prop bets. Tutti facevano molta più attenzione alla conversazione che non alle prime mani del torneo.

Il professionista Bill era quello più lontano dal centro della conversazione e doveva quindi dondolarsi continuamente indietro con la sedia per parlare agli altri giocatori. Quando tornava a sedersi correttamente, Bill giocava davvero poche mani e foldava a flop o turn a continuation bets. Sembrava vedesse con molte mani ma fosse deciso a non giocare grossi piatti. Facile da leggere. Sembrava inoltre più interessato a chiacchierare con gli altri giocatori che a giocare le proprie carte.

Ad un certo punto, circa dopo trenta mani di torneo, Bill ha guardato le proprie carte ed ha aperto con un rilancio - il suo primo raise. Ha seguito attentamente la mano ed ha chiamato la puntata al K-8-6 del flop. Quando un due è calato al river e l'avversario ha puntato il piatto, Bill ha riflettuto per un minuto poi ha scoperto la propria coppia di queens ed ha spinto nel muck. L'altro giocatore ha mostrato A-K ed il gioco è proseguito. Bill è tornato alla chiacchierata ed ha continuato a foldare molte mani post-flop.

Quando i giocatori sono rientrati dalla pausa dopo il primo round, Bill è rimasto in piedi. Ha guardato le proprie carte per un paio di deals foldandole mentre parlava con Mike Matusow delle strutture dei bui nei tornei EPT e in quelli delle WSOP. Quando alla fine ha preso posto al tavolo è sembrato ugualmente più interessato alla conversazione lontano dal tavolo. Poi si è disputata questa mano.

Un giocatore in early-position ha aperto con un rilancio; questo giocatore aveva già vinto svariati piatti contro il nostro professionista per mezzo di puntate post-flop. Bill ha chiamato pre-flop continuando a parlare con Phil Hellmuth del prossimo torneo di beneficenza. All'A-K-8 del flop il giocatore che aveva rilanciato da early-position ha puntato un terzo del piatto e Bill ha chiamato distrattamente continuando a parlare con Phil. Il turn ha dato un sei ed il giocatore in EP ha puntato metà del piatto; Bill ha dovuto chiedere da quanto fosse la puntata perché era distratto, si è scusato ed ha chiamato. Il river ha dato un altro king e dopo una puntata al piatto del giocatore in EP, Bill ha rilanciato. L'EP ha immediatamente puntato all-in e Bill ha chiamato istantaneamente. Il dealer ha quindi annunciato, "All in and a call!" così che le telecamere dell'ESPN potessero accorrere. Appena tutti si sono dichiarati pronti, il giocatore in EP ha scoperto A-K per un full di kings e assi. Il nostro professionista ha messo sul tavolo una coppia di assi per il full di assi e kings, la vittoria ed il raddoppio.

Allontanandosi dal tavolo dopo aver seguito la mano, Huck ha detto: "Credevano davvero che Bill non stesse facendo attenzione?"

Bill aveva montato tutto quanto? Ebbene sì, aveva preparato tutto consapevolmente. Lo so per certo perché glie l'ho domandato alla pausa successiva. Lui non l'ha definito come principio di Premack, ma lo farò io. Lasciate che il vostro avversario faccia qualcosa che gli piace davvero — prendere le vostre chips facendovi foldare con delle puntate — così che sia poi più facile per lui fare qualcosa che non vorrebbe: giocare un grosso piatto da fuori posizione quando non foldate.

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