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Ferrari Zumbini: felice per Glaming, pessimista su FullTilt

Ferrari Zumbini: felice per Glaming, pessimista su FullTilt 0001

Flavio Ferrari Zumbini lancia su Glaming.it
un torneo per festeggiare il suo popolo di Facebook. Una folla di 25.000 fedelissimi appassionati di poker.

Lo abbiamo contattato telefonicamente per farci raccontare la sua nuova realtà di giocatore della poker room del gruppo Mondadori (circuito Ongame), dopo l’esperienza con FullTilt. L’occasione giusta anche per sentire dalla sua voce autorevole come stanno le cose con la Red Room.

Classe ‘77, romano, Flavio si è laureato in Economia alla Luiss nel 2001 a cui è seguita una seconda laurea in Giurisprudenza nel 2004. Online su Glaming.it è celebre col nickname “Confiteor”. E' la voce più seguita di PokerItalia24.

Ciao Flavio, ci racconti come è nato il tuo rapporto con Glaming.it?

“Dopo il crollo di FullTilt ero in cerca di una nuova società e Glaming.it era ed è perfetta. Ho subito riscontrato come alla base ci fosse un mondo serio, con alle spalle Mondadori e una società quotata in borsa. Il SW è quello di Ongame sviluppato apposta per Mondadori. In particolare le offerte ai giocatori sono molto valide e innovative e premiano anche giocatori occasionali, coloro che amano giocare ma che magari non hanno il tempo per essere sempre al pc. Col Vip si ottengono bonus davvero importanti per i giocatori, decisamente sopra la media dell’offerta generale delle poker room italiane. Ovviamente ci sono molti tornei con prizepool garantito. Il legame tra Glaming e Ongame concede vantaggi a tutti soprattutto nei tempi d'attesa. E' un circuito con tanto gioco e quindi si deve aspettare poco. Per la società è stato un vantaggio in fase di lancio. Se si fosse mossa da sola avrebbe avuto bisogno di molta liquidità per arrivare a così tanti giocatori”.

Hai raggiunto “25 mila amici” su facebook, un popolo che ama il poker e che ti segue: Ti aspettavi questo successo?

“Mi fa molto piacere e ringrazio tutti. Riscontrare un gradimento di questo tipo sui social network mi gratifica molto. E' una realtà libera in cui scegli ciò che ti piace, non ci sono sovrastrutture e c'è un rapporto diretto e passione per il contenuto da parte di tutti. In particolare cerco di essere il più reattivo possibile nel rispondere a tutti quelli che mi scrivono. Nel tempo si è creata una vera community, quasi un forum, in cui anche altri fanno gli onori di casa accogliendo i nuovi come farei io, che non posso essere sempre in prima linea; ci sono davvero tantissimi utenti. Ovviamente è anche uno strumento commerciale, ma c'è grande tolleranza verso tutte le poker room. L'argomento che crea più fermento indubbiamente è quello di analisi delle mani. A volte si creano delle vere e proprie discussioni. Io personalmente dico sempre che commentando le mani in televisione evito di farlo anche sui social. Non perché non mi piaccia, anzi amo le analisi tecniche, ma arrivano talmente tanti spunti che non farei in tempo a leggerli tutti. Se però nell'analisi si toccano argomenti come la gestione dei soldi o la scelta del tavolo o della room allora non mi tiro indietro”.

Prima di arrivare a Glaming.it eri uno dei volti italiani più popolari di FullTIlt, a quasi un anno di distanza che analisi fai del Black Friday?

“E' stato un peccato. Dividiamo la risposta in due, ciò che sarà e ciò che è stato. Per quanto riguarda il futuro sono ottimista. Sono certo che sopratutto in America risolveranno la situazione con leggi e regolamenti fatti per bene. Si costruirà questo mercato su basi solide. Per quanto riguarda il passato invece sono pessimista. La speranza è che i giocatori possano riavere indietro il loro denaro, ma non so quante possibilità ci siano. Difficile che arrivi l’uomo del destino. In definitiva non ci sono novità da giugno scorso a oggi, il brand ha perso tutto il suo appeal. Al momento restano con un valore il software e le competenze aziendali, ma un proprietario nuovo potrebbe anche cambiare il nome volendo. Molto dipenderà dal Dipartimento di Giustizia Americano (DOJ), che potrebbe vincolare gli assets di FullTilt alla restituzione dei soldi ai giocatori, solo in quel caso ci potrebbero essere buone speranze”.

Se potessi fare una domanda ad uno dei protagonisti del Black Friday a chi ti rivolgeresti e cosa gli domanderesti?

“A Fergusson e Lederer ovviamente per capire cosa avevano in mente. Come mai sono rimasti scoperti? Quando accadono cose di questo tipo se vai a vedere sotto sotto ci sono sempre o dei dipendenti "infedeli" che hanno boicottato l’azienda o se invece la responsabilità è al vertice, alla proprietà, allora si parla di truffa aziendale. Qui però il quadro non può portare ad una azienda costruita su una truffa. FullTilt era una macchina da soldi impressionante, andava benissimo, era un vero e proprio colosso nel settore con entrate mostruose è per questo che sorprende che qualcuno abbia fatto saltare tutto rinunciando a una montagna di dollari probabilmente superiore a quella sparita. Come mai qualcuno ha deciso di tirarsi la zappa sui piedi in un sistema che da solo dava grandissimi profitti? Non me lo spiego. Sono stati imprudenti certamente. Poi certo anche sfortunati, nessuno poteva aspettarsi il Black Friday”.

Ok, ma tu che conoscevi bene FullTilt, se dovessi avanzare una possibile spiegazione cosa diresti?

“Personalmente credo che avendo un flusso di soldi così ricco pensavano che sarebbero stati sempre in grado di distribuire il denaro richiesto. Non c'erano problemi. Inoltre potrebbe essere che ci siano stati altri soci meno esposti nel poker di Ferguson e Lederer contrari alla restituzione dei soldi. Sai, magari loro due hanno alzato la mano quando c'era da decidere nei confronti di persone che rappresentano il loro mondo, ma a quel tavolo non è detto che tutti avessero interesse a tenere buoni rapporti con i giocatori. Potrebbe benissimo esserci qualcuno che non vive nel poker che ha voluto prendere una direzione di rottura con i players. Certo al vertice restava Ferguson che da solo possiede circa il 20% di FullTilt, il suo legame professionale con Ray Bitar era strettissimo. Non ho un dato certo, ma si dice che Fersuson avesse il 19% e Lederer il 9%: tanto, ma comunque non una maggioranza sufficiente per decidere da soli in assemblea”.

Grazie Flavio, come al solito ci regali spunti di grande interesse, torneremo per il round 2 di questa intervista a fine mese.
“Saluto tutti gli amici di PokerNews, invito tutti su Glaming.it e a venirmi a trovare la mia fan page su facebook http://www.facebook.com/FlavioFerrariZumbini , dove si può anche trovare l'aforisma più bello sul poker!"

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Stefano Villa

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