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Dr. Pauly alle WSOP 2008: La Battaglia per L'Europa

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Dopo aver seguito con reportage e dirette i tornei di tutto il mondo, posso dire che i giocatori scandinavi sono nel complesso tra i più temibili ed aggressivi. Sembrano impersonare tutte le caratteristiche del perfetto giocatore di poker. Si distinguono sempre per l'atteggiamento lontano dal tavolo e, in senso diverso, sanno farsi ricordare anche per le prestazioni al tavolo da gioco stesso. Si tratta di una eredità sociale: per questo appaiono calmi, freddi, stoici ed inespressivi. Hanno anche molto tempo per allenarsi. I lunghi e bui inverni del nord danno agli amanti del poker l'occasione per lavorare sul miglioramento del proprio gioco.

"Gli scandinavi sono sopravvalutati," afferma un reporter texano. "Hai visto qualche altro scandinavo a parte Thor Hansen?" chiede un altro giornalista britannico.

Io ho sempre creduto che i giocatori scandinavi fossero i migliori del mondo. Ciò nonostante, nei primi 31 eventi di queste World Series le statistiche non mentono: gli scandinavi arrancano. Anche includendo i finlandesi (e quindi potenze quali sono i pro Patrik Antonius, Thomas Wahlroos e Juha Helppi) oltre a Danimarca, Norvegia e Svezia, il gruppo non può vantare statistiche tanto impressionanti dopo ormai tre settimane di World Series of Poker.

Nel corso di 31 eventi, gli scandinavi non hanno vinto nessun bracciale. La Svezia ha ottenuto due tavoli finali e 11 piazzamenti a premio. La Danimarca non ha nessun tavolo finale e soli otto piazzamenti a premio. La Norvegia non ha tavoli finali e ha ottenuto solo sette piazzamenti a premio. E la Finlandia, nonostante i tanti professionisti che qui la rappresentano, ha solo un tavolo finale - con Patrik Antonius - ed un piazzamento a premio.

La principale ragione per cui non possono offrire statistiche dignitose è che gli scandinavi presenti alle WSOP sono veramente pochi. Fatta eccezione per Gus Hansen, Thor Hansen e Patrik Antonius i principali rappresentanti del poker scandinavo sono assenti. Io mi aspettavo di veder giocare tutti quelli che avevano fatto così bene durante l'European Poker Tour come ad esempio Trond Eidsvig, Bjorn-Erik Glenne, Andreas Hoivold, Kristian Kjondal, Soren Kongsgaard e Sander Lyloff. E cosa dire di Theo Jorgensen, Ola Brandborn, Johnny Lodden e William Thorson? Ovviamente Annette Oberstad che è considerata la migliore giocatrice di tornei NL al mondo non è qui a causa della giovane età che non le permette di accedere alle WSOP.

Lasciando perdere gli scandinavi i cui risultati sembrano carenti per la scarsa presenza di rappresentanti, c'è da dire che anche i britannici, nonostante la partecipazione più massiccia, hanno fatto davvero poco in queste prime settimane di WSOP: zero bracciali vinti e otto tavoli finali nonostante i ben 80 piazzamenti a premio.

Al contrario, basta guardare le statistiche di Russi ed Italiani per comprendere chi domina l'Europa del poker accanto ad olandesi e tedeschi. Le statistiche parlano chiaro: i migliori non sono come ci si aspettava britannici e scandinavi ma italiani e russi.

Max Pescatori e Dario Minieri hanno vinto un evento WSOP a testa la scorsa settimana portando a "casa Italia" due bracciali. A questi si aggiungono quattro tavoli finali per i nostri connazionali che nel complesso vantano 13 piazzamenti a premio per un totale di $1.2 milioni.

I russi hanno offerto prestazioni formidabili in questo inizio di Series con un bracciale vinto, quattro tavoli finali e 24 piazzamenti a premio. Alex Kravchenko è indubbiamente il loro porta bandiera ed è accompagnato da validi compagni quali Alexander Kostritsyn e Kirill Gerasimov. Inoltre, Nikolay Evdakov è il giocatore che vanta il maggior numero di incassi in queste WSOP e si sta rapidamente avvicinando al record di tutti i tempi. E non dimentichiamo Vitaly Lunkin che ha il solo bracciale vinto dai russi alle WSOP di quest'anno. E nonostante abbia ora ottenuto la cittadinanza americana, la campionessa dell'evento femminile Svetlana Gromenkova è di origini russe.

Gli olandesi hanno ottenuto un bracciale con Rob Hollink e nel complesso vantano cinque final tables e 28 piazzamenti a premio. Anche i tedeschi hanno un bracciale e due tavoli finali ma possono vantare l'impressionante ammontare di 37 piazzamenti a premio finora. A parte il tavolo finale di David Benyamine, i francesi non hanno ancora lasciato il segno negli eventi di quest'anno.

Mi aspetto un sorpasso dei russi sugli italiani nelle prossime settimane, se non altro per il fatto che i primi sono molto più numerosi dei secondi qui alle WSOP. Ciò nonostante gli italiani sembrano avversari più minacciosi viste le solide prestazioni di Max Pescatori e dei due Dario.

Qualche altro pro scandinavo arriverà un po' prima del Main Event, ma sarà troppo tardi per dare uno scossone a queste statistiche. Tagliati fuori britannici e scandinavi, la battaglia per l'Europa sembra destinata a risolversi nella sfida Russia vs. Italia a meno di una clamorosa rimonta di Germania o Olanda.

Nota: Le statistiche usate in questo articolo sono state fornite dalle World Series of Poker.

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