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EPT - Un’altra Stagione da Ricordare

Luca Pagano

Con l’atto finale tenutosi a Monte Carlo con lo svolgimento del “Grand Final”, la sesta stagione dell’European Poker Tour ha chiuso i battenti a fine aprile con risultati sorprendentemente positivi per tutto quello che riguarda numeri, presenze, premi distribuiti e interesse.

Ricordo ancora l’inizio di Kyev con lo spostamento dell’ultimo momento da Mosca alla cittadina ucraina, che aveva fatto presupporre una stagione che non nasceva sotto i migliori auspici; ma già i 296 iscritti a quella tappa di metà agosto addolcivano la pillola.

La tappa di Barcellona, che di solito apre la stagione, quest’anno si è svolta a inizio settembre, ed è stato il solito successo: 478 giocatori e un solo vincitore, una promessa del poker mondiale, Philips; poi dopo un mese di pausa la strepitosa tappa di Londra dove ha trionfato Gustavsson battendo la concorrenza di ben 729 giocatori.

Il mio inizio di stagione mi ha visto giocare abbastanza bene; ho cambiato piccole ma importanti cose del mio gioco e sapevo che esse sarebbero state di difficile assimilazione almeno per i primi EPT.

Invece il primo risultato importante di questa annata pokeristica l’ho ottenuto a Varsavia, in terra polacca e anche con mia grande sorpresa, visto che pensavo ci volesse un bel po’ per fagocitare quel modo differente di approcciarmi al gioco. A Varsavia ho giocato il mio A-game evitando sempre di lasciare ogni mia decisione al caso, imbattendo in qualche cooler che ho fortunatamente ribaltato a mio favore; tutto questo è servito per raggiungere un quarto posto prestigioso che mi ha dato morale per le tappe successive; inoltre ricordo con piacere il secondo posto di Alfio “Alfiosnob” Battisti che ha sfiorato di un niente la vittoria finale.

La tappa successiva in Portogallo a Villamoura non ‘ stata esaltante, una buona location, nuova per questi palcoscenici e nulla da segnalare per quanto mi riguarda.

La tappa che invece ricordo con maggiore soddisfazione è senza dubbio quella di Praga dove ho creduto davvero di farcela. Il tavolo finale non mi ha visto protagonista se non a sprazzi e il sesto posto tutto sommato mi lascia un pochino di amaro in bocca, ma tutto sommato posso affermare di non dovermi rimproverare nulla.

Si volava a inizio anno alle Bahamas per il PCA dove ben 1529 giocatori si sono dati battaglia per uno dei più bei tornei del pianeta, con un field mostruoso; vinse Gimbel.

Anche a Deauville a fine gennaio ho fatto un piccolo piazzamento che comunque fa sempre piacere e da fiducia per il futuro. Le tappe successive non sono state foriere di grosse soddisfazioni, ma mi piace tenere presente il secondo posto di Francesco De Vivo a Copenhagen.

A fine stagione l’exploit di Sanremo ha contribuito a tenere alto il mio morale; vedere così tanta gente entusiasta e battere il record dell’anno scorso ha chiuso la mia stagione nella maniera migliore, anche se sono mancati quei risultati che speravo arrivassero.

Tutto sommato un’annata positiva che mi ha permesso di rimanere ai vertici della classifica TLB di Pokerstars dietro a Bertrand Grospellier che mi ha scippato la prima posizione per una manciata di punti (42 esattamente ) che spero di recuperare nella prossima stagione in partenza la prossima estate dall’11 al 16 agosto a Tallin in Estonia con la prima tappa.

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