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Poker Online USA: presentati al Congresso i progetti di legge che mirano a vietare il gioco online

Poker Online USA: presentati al Congresso i progetti di legge che mirano a vietare il gioco online 0001

I progetti di legge che mirano a vietare il gioco online sono stati presentati mercoledì al Congresso anche se non con il clamore probabilmente auspicato dal loro principale sostenitore, Sheldon Adelson.

Il Senatore Lindsey Graham e il Deputato Jason Chaffetz hanno presentato come previsto i disegni di legge che puntano a restaurare il Wire Act. Restava da capire sul sostegno di chi avrebbero potuto contare.

Il Senatore Graham, oltre al sostegno di altri due senatori, sembra poter contare solo sull’appoggio di Dianne Feinstein, figura di spicco del partito Democratico decisa a schierarsi contro gli interessi dello stato che rappresenta, la California, che mira invece ad autorizzare e regolamentare il poker online.

Alla Camera Chaffetz ha potuto contare sul sostegno di nove deputati, ma solo due di questi sono Democratici ed entrambi rappresentano gli unici stati federali che non offrono alcun tipo di gioco.

Secondo John Pappas, direttore esecutivo di Poker Players Alliance, potrebbe innescarsi una sorta di effetto domino e probabilmente è su questo che si conta per continuare a raccogliere consensi, diventa quindi essenziale che i cittadini contattino i loro rappresentanti per far loro presente che non devono appoggiare questi progetti di legge.

Nel corso di una conferenza stampa, a chi chiedeva se il suo sostegno a questo progetto di legge nell’anno delle elezioni potesse essere collegabile alla possibilità di ricevere dei contributi aggiuntivi alla propria campagna da parte di Adelson, il miliardario proprietario di Las Vegas Sands che aveva già contribuito alla campagna di Graham nel 2013 con $15,600, il Senatore del South Carolina avrebbe risposto che il fatto che Sheldon sia coinvolto è senz’altro positivo, ma che porta avanti questo progetto di legge solo perché è ciò che ritiene di dover fare.

Tra gli altri sostenitori in realtà non ci sono grandi sorprese perché in realtà si erano tutti già da tempo dichiarati contrari al gioco online.

Tuttavia sarà difficile ottenere un forte appoggio da parte dei Democratici a questi progetti di legge, visto che Adelson rappresenta il maggior sostenitore delle campagne dei Repubblicani. In questa prospettiva, il sostegno della Senatrice Feinstein rappresenta un regalo inaspettato.

Secondo quanto dichiarato da Chaffetz alla stampa queste leggi mirano semplicemente a riportare la discussion relative al gioco online all’interno del Congresso piuttosto che lasciare che sia il Dipartimento di Giustizia (DOJ) a reinterpretare il Wire Act come ha fatto nel dicembre 2011, quando ha stabilito che la legge si applica solo alle scommesse sportive.

"Il DOJ ha autorizzato un cambiamento di rotta nella politica del settore senza una specifica richiesta in merito da parte dei cittadini" ha affermato Chaffetz. "Cambiamenti di questa portata devono essere decisi dal Congresso. Restaurando l’interpretazione originaria del Wire Act, si riporta la questione nella sede più opportune per dare vita a una discussione pubblica."

Secondo Pappas invece è assurdo che si ritenga necessario stabilire un divieto per poter aprire un dibattito pubblico sul gioco online.

"Il Congresso ha avuto molte possibilità per discutere la questione. La PPA ha implorato il Congresso di discutere della questione per sei anni. Ci sono state innumerevoli udienze sia in Senato che alla Camerae molti decreti sono stati introdotti in merito. E per quanto ne so, Graham e Chaffetz non hanno mai accennato a quei dibattiti" ha commentato Pappas.

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Photo c/o SXC.hu.

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