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"Ace" Parla Live (1): Specialisti del Move-in

"Ace" Parla Live (1): Specialisti del Move-in 0001

Recentemente ho sfogliato alcune vecchie riviste ed ho visto una copertina che riportava questo testo: "Come affrontare gli specialisti dell'all-in con un piccolo trucco." (Card Player, Vol. 16, No. 25, 5 Dic, 2003.) Si faceva riferimento ad un articolo intitolato "Prendi tutto lo stack e spingilo avanti!" redatto dal saggio del poker Andy Glazer, probabilmente uno dei più talentuosi e scrupolosi scrittori nella storia del poker. L'articolo discuteva il recente andamento dei tornei di poker nei quali numerosi partecipanti semplicemente mettono sul piatto tutto il loro stack molto presto nel corso di una mano piuttosto che seguire la vecchia scuola che affermava: giocare in modo più bilanciato ed adatto a investire su ogni streets piuttosto che prima di esse o sul flop. Ciò detto non si discute il fatto che questo nuovo atteggiamento abbia creato ai giocatori "classici" non pochi problemi, specialmente a quelli che non sanno adattarsi facilmente agli schemi di scommessa dei propri avversari (soprattutto di quelli che investono tutte le proprie risorse con mani marginali), e più in generale al cambio di passo della maggior parte degli eventi - in parte a causa della presenza di questi "young guns".

Bisogna dire che chiedendo in giro si scopre che la strategia di questi giovani non è ritenuta particolarmente sofisticata. Generalmente, i giocatori che effettuano un move in troppo presto sono visti come "quelli da una mossa sola" e che hanno bisogno principalmente della fortuna per arrivare al successo, perché non lavorano ad alto livello. A dire il vero è la stessa cosa per la quale molti hanno criticato il mio gioco, in particolare per il modo in cui affronto i grandi eventi live di pot-limit Omaha. Molti affermano che per anni parte della mia strategia vincente (mantenere un piccolo stack, sfruttare le mani migliori lasciando che i giocatori aggressivi facciano le puntate per me, attirare qualcuno che decida di vedere e quindi fare check-raise all-in o prima o al flop) non abbia nulla a che afre con il 'vero' poker e che i giocatori davvero bravi non giocherebbero mai a quel modo. Dopo tutto coloro che giocano davvero bene si crede debbano sapere affrontare qualsiasi situazione in modo da poter sconfiggere l'avversario in una singola mano preoccupandosi innanzitutto che le dimensioni del proprio stack permettano loro di battere gli altri giocatori con bluff o semi-bluff. (Ovviamente, con uno stack molto ridotto diventa molto più difficile realizzare bluff o semi-bluff, dato che darete a loro molte meno difficili decisioni da prendere). L'accusa quindi che si faceva alla mia strategia e che il mio gioco mi portava ad essere uno di quelli che hanno una mossa sola: l'all-in. (Ovviamente ci sono alcune grandi differenze tra tornei e partite in denaro in merito a questa strategia di move-in anticipato. Io farò attenzione sul gioco in denaro per poi parlare dei tornei in un altro articolo).

Comunque vorrei dire che queste critiche rivoltemi si basavano su presupposti errati in quanto la mia strategia richiede un ragionamento molto più complesso di quanto i critici potessero comprendere. La verità è che erano però vicini alla giusta interpretazione. Ogni volta che vi accorgerete di essere il miglior giocatore vorrete fare del vostro meglio per mantenere uno stack molto ampio per poter trarre il massimo vantaggio dal vantaggio tecnico che avete sui vostri avversari. Se comunque non credete che questo margine sia ampio a sufficienza (o sia quasi inesistente), come quando giocate contro giocatori bravi ed esperti – la cui sola debolezza è quella di "sovra-giocare" le proprie mani in qualche occasione – allora la strategia che ho adottato per anni potrebbe rivelarsi particolarmente utile per ottenere i migliori risultati anche contro forti avversari. A causa di questo piccolo stack, una strategia con move-in anticipato nella mano offre alcuni vantaggi rispetto alle giocate "normali":

• State massimizzando le aspettative per la mano che state giocando se la vincerete. Dato che sarete all-in, quando sarà chiaro che i vostri avversari non vi potranno sconfiggere (perché ad esempio non hanno chiuso un colore draw mentre voi avete un full), avranno già investito molto più denaro di quanto avrebbero fatto con somme di denaro più grosse in campo.

• Quando avete un giocatore estremamente aggressivo alla vostra sinistra, potreste essere in grado di creare un grosso piatto o prima o al flop, e quando avrete la mano migliore o il draw migliore desidererete avere quanti più avversari possibile ancora in partita – questo ancora una volta per trarre il massimo dalle vostre giocate. Infatti, se prendete la decisione giusta a questo punto, sarete in grado di far crescere il vostro iniziale (minimo) buy-in sino a tre o anche quattro volte in una sola mano. Con un grosso stake, il meglio che potreste fare è raddoppiare superando qualcuno in un piatto testa a testa.

• Rischiate molto poco per ottenere davvero molto mentre l'approccio con un grosso stake implica numerosi rischi: se un avversario fa meglio su un grosso piatto, o se semplicemente fate un errore il vostro intero stake potrebbe andare perso.

• L'approccio con un piccolo stake tende a far durare il gioco più a lungo perché l'intero stake dei giocatori più deboli non sarà a rischio ogni volta. Se un buon giocatore un un grosso stake prendesse l'intero stake di un giocatore più debole, allora è spesso "game over", visto che il giocatore debole non ha più denaro rimasto, e per gli altri giocatori non resta denaro da arraffare facilmente. A meno che non stiate giocando in qualche partita con grosse puntate multiple per gli stakes che preferite, questo è un fattore che non deve essere sottovalutato per aiutare il gioco a durare più a lungo. Al contrario, se un giocatore scarso o anche medio per caso riuscisse a vincere un grosso piatto, allora potrebbe decidere di prendere e scappare mentre nella situazione in cui non si giochi così pesante questi potrebbe continuare a giocare anche dopo aver vinto un piatto di dimensioni decenti.

• Se usate il mio approccio piccolo-stake correttamente, il vostro obbiettivo dovrebbe essere quello di creare azione in più direzioni presto nella mano con check-raise non appena vi arriva qualcosa di buono, e qualche volta quando volte anche solo tentare l'azzardo. In entrambi i casi, pur restando giocatori chiusi, contribuirete a creare più gioco rendendo il fattore fortuna più importante. Questo farà si che darete ai giocatori che azzardano di più poche speranze di essere fortunati abbastanza da poter prendere un grosso piatto con mani marginali. Questo è buono per il benessere sul lungo termine perché se i giocatori più scarsi non vinceranno mai allora la partita semplicemente cesserà.

• Con un move-in eseguito presto, non potete subire un bluff a causa di una board pericolosa. Questo significa che con un move in di questo tipo non rischierete mai di passare una mano vincente. E' infatti possibile che possiate usare l'all-in a vostro favore perché qualcuno dei giocatori rimasti vi potrebbe dare protezione buttando fuori qualcuno con una mano che vi avrebbe potuti battere.

Alcune Parole Conclusive

Detto questo non bisogna credere che ogni buon giocatore debba da ora mettersi a giocare così – piuttosto il contrario. Questa strategia con un move-in eseguito presto non deve essere però sottovalutata. Spesso questi specialisti del move-in lo fatto dopo un'attenta valutazione.

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