"Abbiamo bisogno di sacchetti, per favore", chiede uno dei dealer allo staff del torneo, anticipando l'ultima fase di oggi, l’operazione di imballo delle chips.
"Un sacchetto molto grande per me, per favore!" aggiunge uno dei giocatori con un grande sorriso.
E 'stato davvero un giorno sfibrante. A seguito del programma di ieri, i 167 giocatori che si sono sfidati in questo Day 1b del 2009 Kyiv EPT Main Event, si sono trovati a giocare sette livelli di un'ora senza pausa cena. Una deviazione dal programma ufficiale e’ stato il ritardo di 20 minuti a metà del quarto livello, causato dall’interruzione dell’elettricità. Presto il guasto e’ stato riparato ed un altro giorno di poker è passato alla storia.
Aggiunti agli iscritti di ieri, l’affluenza ufficiale è di 296 giocatori per questo primo evento EPT tenuto a Kiev, Ucraina. Oggi sono scesi in campo giocatori del calibro di Shaun Deeb, Cristian Dragomir, Lika Gerasimova, Andrew Feldman, Faraz Jaka, Vitaly Lunkin, Katja Thater, Giovanni Kabbaj, Pier Paolo Fabretti, Josh Field, Dario Minieri, e un sempre in ritardo Gus Hansen. Di quel gruppo di quest'ultimo cinque giocatori - Kabbaj, Fabrietti, Field, Minieri e Hansen - non prenderanno parte al Day 2 previsto domani giovedi’ 20 agosto. Oggi sono stati eliminati 57 giocatori il che significa che saranno in totale 203 giocatori i giocatori che torneranno domani a sfidarsi.
Alla fine di questo Day 1B, da rilevare che Jason Kudron, Dragan Galic e Alexander Rykov sono tutti oltre le 100.000 chips. Nessuno sembra aver raggiunto Mihaylo Demidenko chipleader del Day 1° con ben 145.125 chips, che comunque domani troverà molti giocatori di rango pronti a sfidare la sua leadership.
Grazie per averci seguito oggi, e vi aspettiamo qui su Pokernews domani a mezzogiorno (GMT +2), per seguire quello che si preannuncia un avvincente Day 2.
L'orologio del torneo e' stato fermato con dieci minuti mancanti alla fine del livello, con tutti i tavoli che giocheranno ancora quattro mani prima che questo day 1B sia dichiarato concluso.
Faraz Jaka e' molto attivo in questo fine giornata. Appena adesso rilancia a 1,500 da posizione iniziale incassando bui ed ante senza trovare sfidanti.
La mano seguente, Jaka esce ancora rilanciando a 1,500 da under the gun trovando la chiamata del solo bottone.
Sul flop che scende . Jaka esce nuovamente per 2,000 chips chiamato ancora dall'avversario.
Doppio chech dei due sul del turn.
Al river scende il e la puntata di 3,500 chips fatta da Jaka costringe all'abbandono l'altro giocatore.
Jaka sale a circa 45,000 chips.
Eh si, le mosse che aveva pianificato Hansen non sono andate a buon fine.
Una rapida sequenza di eventi sfortunati ha prima portato Gus a trovarsi corto ed in cerca di una mossa disperata, poi con meno di 5,000 chips decide di mandare i resti dal bottone dopo il fold generale con . Ma la fortuna non lo assiste neanche stavolta visto che lo small blind lo stava aspettando con nientemeno che . Hansen puo' solo scuotere la testa e fare una smorfia.
Il flop scende . "C'è un sette" dice Hansen. Ma al turn e al river sanciscono la fine dell'EPT di Hansen.
Il cutoff apre rilanciando a 2,500 chiamato sia da Christian Dragomir sul bottone sia dal grande buio.
I tre vanno al flop che scende .
Il grande buio finge la puntata ma poi bussa sul tavolo, il rilanciatore nel cutoff fa una puntata continuativa di 6,000 chips. Dragomir chiama velocemente mentre il grande buio check-rilancia a 13,000. Il cutoff abbandona prontamente e la parola passa a Dragomir che prende un po di chips spargendole disordinatamente vicino al suo stack, visibilmente non contento di dover prendere una difficile decisione. Dopo un momento di riflessione, rivela i suoi gettandoli verso il dealer ed abbandonando il piatto.
Il giocatore nel cutoff dice qualcosa come "asso-kappa".
"Lo so che aveva asso-re," dice Dragomir indignato.
"Ha asso-re ma non posso farci nulla. Forse potremmo prenderlo... se lavoriamo insieme!" dice scherzando Dragomir.
Sarà forse l'effetto della nostra Gloria Balding. Non appena abbiamo postato l'intervista con il video di Alexander Kostritsyn, il russo ha iniziato a scivolare in classifica. Delle 70,000 chips che aveva e' ora rimasto con solo il 20% di queste.
A quanto sembra, non e' successo nulla di eccezionale ma solo un continuo stillicidio di chips che ha eroso drasticamente il suo stack.
Due mani fa, Kostritsyn ha pagato una puntata di 8,000 al river risultata poi una puntata di valore fatta da un avversario con il set di otto per la mano vincente.
E nell'ultima mano, Alexander ed un avversario hanno formato un piatto di ben 20,000 chips prima che Kostritsyn fosse costretto all'abbandono dalla puntata forte che lo avrebbe costretto a mandare i resti.
"Questo era il miglior tavolo prima che arrivassi tu!" dice Cristian Dragomir a Gus Hansen.
All'inizio sembrava che Dragomir si riferisse al fatto che ora che al tavolo c'e' il danese una grande folla si e' assiepata nei pressi del loro tavolo.
Ma ascoltando il seguito del discorso di Dragomir risulta chiaro che si stava riferendo ad un altro effetto causato dalla presenza di Hansen al tavolo. "Ora tutti prendono esempio da te" aggiunge Dragomir. "Giochiamo sempre in tre, ogni mano! Ogni mano!"
Hansen risponde silenziosamente con il solo movimento del viso e giocherellando con le chips.
Come se si stesse già preparando per la prossima mossa.
Ormai corto e con in mano , Vitaly Lunkin decide di andare all in venendo chiamato da un avversario.
Il board scende e consente a Vitaly di raddoppiare grazie al tris di cinque.
E cosi' dopo tanta sofferenza negli ultimi due livelli e' riuscito a risalire oltre le 35,000 chips.
Comunque non c'è nulla di semplice per il russo. In una mano recente Lunkin rilancia a 1,125 da posizione intermedia subendo il controrilancio dell'italiano Andrea Benelli a 4,175 dal cutoff.
La parola ritorna a Lunkin, che chiede a Benelli quante chips gli rimangano. "Circa 20,000," risponde Benelli. Lunkin ricontrolla le sue carte e poi decide che e' meglio abbandonare il piatto.
Lunkin ha circa 35,000 chips mentre Benelli ha 22,500.