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Debuttani alle WSOP 2011: Dan "jungleman12" Cates

Dan "jungleman12" Cates

Sarà anche stato un campione dei videogiochi da ragazzo ma compiuti i diciott’anni anche lui ha capito che è difficile fare guadagni a sette cifre giocando a Command and Conquer. Come la maggior parte dei debuttanti alle World Series of Poker 2011 che abbiamo incontrato fin’ora, anche Dan "jungleman12" Cates ha trascorso gli anni dalla maggiore età all’età legale per l’ingresso nelle sale da gioco americane facendosi un nome nel mondo del poker online. E nessuno alla sua età ha saputo fare altrettanto bene. Almeno fino a quando Tom Dwan, che tratteremo in un successivo articolo, ha fatto irruzione sulla scena mondiale del poker rivoluzionandola prima ancora di avere l’età per comprarsi una birra. Anche se è un "rookie" per quanto riguarda le WSOP, Cates sa già dire la sua al tavolo da poker come pochi altri sanno fare.

Cates, professionista ventunenne di Bowie nel Maryland, ha iniziato a giocare a poker alle superiori. Il poker è sembrato lo sbocco naturale per un ragazzo che sin dall’adolescenza si era dedicato con serietà ai videogiochi. Ha cominciato con le piccole partite da $5 e $10 nel campus sbaragliando gli avversari ma risultati meno positivi nei casinò reali della sua zona. Durante le vacanze scolastiche dell’estate 2007, Cates si è messo alla prova nelle partite $.50/$1 e $1/$2 della città. All’epoca era, per sua stessa ammissione, un giocatore piuttosto perdente e nel corso di quella sola estate perse oltre $3,000 in questo genere di partite. Si tratta di una somma piuttosto elevata per un liceale ma oggigiorno rappresenta al massimo un paio di big blinds nei tavoli vip che lui frequenta.

All’incirca nel corso dell’anno successivo, Cates è diventato una delle leggende del poker online. Partendo da un minuscolo bankroll è rapidamente riuscito a farsi strada verso i limiti più alti fino a prendere posto alle più costose partite del mondo. Non è sempre stata una passeggiata comunque e si mormora che Cates abbia dovuto ricorrere ad un impiego presso McDonald quando il suo bankroll è andato in fumo.

Meno di due anni più tardi, HighStakesDB riporta per "jungleman" un profitto di poco superiore ai $7 milioni online, giocando ad un po’ di tutto tra $.50/$1 e $300/$600. Non deve evidentemente più lavorare nel settore della ristorazione - se ancora ci fosse qualche dubbio. Nel 2010, Cates si è trasformato da un emerito sconosciuto al giocatore più vincente dell’anno con un profitto da $4.9 milioni - meglio di Phil Ivey, Dwan e ogni altro giocatore al mondo. E nel 2011, nel giorno della dichiarazione delle tasse, faceva già segnalare guadagni per $1.9 milioni.

Se la memoria non c’inganna, la PokerStars Caribbean Adventure 2010 è stato il primo grande torneo live al quale ha partecipato Cates. Basta infatti aver compiuto diciott’anni per giocare d’azzardo nelle Bahamas e Cates ha sfruttato questa possibilità per fare il proprio debutto nel circuito internazionale. Il risultato per lui è stato un 12° posto all’evento $1,500 No-Limit Hold'em per un premio da $9,085 - non molto per i suoi standard ma ottima occasione per dare soddisfazione ai suoi tifosi.

Cates crede evidentemente così tanto nelle proprie capacità da accettare la sfida diretta con il giocatore che molti ritengono il migliore nel mondo del poker online. Nel giugno 2010, jungleman ha accettato il "Durrrr Challenge," una sfida sulla lunghezza delle 50’000 mani con un premio extra da $1 milione. La maggior parte dei tifosi all’inizio sosteneva Dwan che infatti è partito bene acquisendo subito un buon vantaggio. Questo non è però durato a lungo dato che, dopo i primi aggiustamenti al proprio gioco, Cates non solo era riuscito a recuperare ma addirittura a guadagnare un netto vantaggio in questa maratona. Quando il Black Friday ha posto fine alla sfida, dopo 19 sessioni e 19’335 mani, Cates si trovava con un profitto netto di $1’251’059.

Alcune settimane fa, Kevmath ha aperto una discussione sul forum della TwoPlusTwo, per parlare di un’email che aveva ricevuto: "Volevo informarti sul fatto che Daniel Cates ha deciso di fare qualcosa di veramente bello. Pagherà ad una persona l’ingresso al Main Event. Lui annuncerà su Twetter (@junglemandan) un luogo specifico di Las Vegas almeno una volta la settimana a partire dalla prossima e fino al 25 giugno. Coloro che si recheranno in quel luogo riceveranno un biglietto per la sua lotteria e alla fine un vincitore sarà estratto a sorte. Partecipare non costa nulla, non ci sono iscrizioni ne cose simili e il solo requisito è che quel giocatore non avrebbe potuto partecipare al Main Event in altro modo. In aggiunta offrirà lezioni e, cosa migliore, non chiede una percentuale delle vincite."

È un gesto generoso da parte di jungleman, ed una mossa propagandistica che gli permetterà di avere ancora più tifosi alle sue spalle questa estate. Se c’è qualcuno in grado di imporsi all’attenzione dei midia in questo momento nel mondo del poker è proprio Cates. Il grande pubblico lo conosce già ora grazie ad un ampio articolo dedicatogli dal New York Times, nel quale si parlava dello stile di vita dei giovani giocatori di poker.

Cates ha dimostrato di avere lo zelo e l’aggressività che rendono così pericolosi i giocatori della sua età. Inoltre ha già affrontato in testa a testa uno tra i migliori giocatori al mondo battendolo. Se riuscirà ad andare avanti nel torneo da $10,000 potrà attirare grande attenzione sulle Series e se dovesse trovarsi al tavolo con giocatori del calibro di Dwan o Ivey, lo spettacolo sarebbe assicurato.

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