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Guida Pokernews per Vincere i Tornei Satellite

torneo satellite

Mike Matusow ha affermato una volta che a Chris Moneymaker si dovrebbe dare una fetta di ogni torneo di poker per quello che è stato definito effetto Moneymaker: l’effetto scaturito dalla sua qualificazione per mezzo di un satellite da $40 alle WSOP dove ha poi vinto $2.5 milioni. Se si accettasse questo principio allora Moneymaker dovrebbe passare una percentuale ad Eric Drache, l’uomo che pare abbia inventato i tornei satellite.

Un satellite è in sostanza un torneo di qualificazione per un torneo più grande. Di questi eventi se ne giocano a centinaia ogni giorno sia online sia nelle card rooms di tutto il mondo e stanno diventando il più popolare modo per qualificarsi a poco prezzo per i grandi eventi.

Oltre alle considerazioni sul bankroll, i principali criteri che influiscono sulla mia decisione in merito al satellite a cui partecipare sono: Quanto è verosimile che io possa vincere il posto? Quanto tempo mi ci vorrà per vincere quel posto e quale sarà il ritorno sul mio investimento?

Credo personalmente sia bene giocare tornei satellite nei quali un posto viene assegnato nella proporzione tra i limiti di uno ogni tre partecipanti e uno ogni dieci partecipanti. Credo però che i satelliti che offrono il migliore equilibrio siano quelli che assegnano un posto ogni cinque o sette giocatori. Un buon esempio è un satellite turbo da $11 con re-buy per uno dei grandi tornei della domenica che prevedono buy-in da $215. Qui un buy-in iniziale, un re-buy ed un add-on vi costeranno $31. Io preferisco i re-buys ai freezeouts in generale dato che in questi tornei c’è spesso denaro morto o facile da prendere dato che ci sono giocatori che cercano di qualificarsi senza pagare un rebuy e sono particolarmente timorosi. Inoltre, solitamente un terzo del field viene eliminato prima della fine del periodo di re-buy il che significa che quando inizia il periodo freezeout circa un giocatore su sei si vede garantito un posto. Questi turbo re-buys prevedono un periodo di 30 minuti per i re-buy ed in genere si concludono in un’ora o 75 minuti anche se la domenica sono più lunghi per via dei field decisamente più numerosi.

In termini di strategia per i satelliti incide ovviamente il rapporto tra iscritti e posti assegnati – se ad esempio viene premiato uno su tre allora si dovrà giocare in qualche modo come un sit and go mentre se viene pagato uno su dieci allora si applicherà una strategia più simile a quella dei tornei tradizionali. Ciò nonostante, indipendentemente dal rapporto tra iscritti e posti assegnati, il montepremi è sempre molto piatto. Nelle prime fasi di un satellite paga giocare piuttosto cautamente e sfruttare coloro che giocano troppo loose visto che, anche se la struttura di premiazione è così corta, in questa fase del torneo è vitale preservare il proprio stack. Nei satelliti re-buy avrete certamente quasi sempre qualcuno che si lascia un po’ troppo andare ed è alle sue chips che dovete mirare soprattutto quando sapete di essere nettamente favoriti (over pair contro under pair ad esempio) evitando coin-flips troppo aleatori.

Verso la fine del periodo di re-buy potreste però trovarvi a dover azzardare un po’ per accumulare uno stack degno a patto siate pronti ad un re-buy se doveste perdere tutto. Ad esempio, un doppio re-buy potrebbe darvi 2000 chips, quindi se vi trovate con meno di 2000 chips verso la fine del periodo di re-buy vale la pena cercare di forzare con mani marginali per raddoppiare. Se invece perdete tutto, con il doppio re-buy vi troverete comunque con più chips di prima! Anche se chiudere il periodo di re-buy con lo stack minimo (qualcosa tipo 3500 chips al livello 100/200/25) non è un disastro (molti successi sono arrivati da questa posizione) accumulare uno stack permette di poter attendere qualche orbita in più prima di essere costretti alla giocata. Questo è particolarmente importante se si considera che una volta iniziato il periodo freezeout la maggior parte dei giocatori short prova l’all-in sapendo che ora gli avversari sono meno propensi a chiamare non avendo la sicurezza del re-buy.

Fondamentale nelle fasi centrali di un satellite è vincere piatti non contestati soprattutto approfittando di coloro che troppo short (diciamo 5-20 big blinds) non possono permettersi di difendere i propri bui e blinds ed ante possono spesso contribuire in buona percentuale alla creazione del vostro stack. Nelle fasi centrali e finali il vero valore delle vostre carte perde importanza. Sono più determinanti altri fattori quali la posizione e le dimensioni dello stack. I grossi stacks dovrebbero cercare di mettere pressione sugli altri stack grossi o medi ma non su quelli piccoli che saranno certamente più inclini a provare le giocate azzardate. Gli stacks intermedi dovrebbero attaccare stack pressappoco delle stesse dimensioni o stack più grandi che potrebbero però pagare caro un confronto diretto. Come short stack si dovrebbe cercare di andare all-in contro stack medi che non hanno voglia di rischiare di diventare a loro volta short e che quindi giocano solo se hanno un grosso punto. Come sempre giocarsi tutto da posizione avanzata è preferibile a farlo da early position e assi deboli non sono ben giocabili dato che saranno spesso dominati dalle mani che chiameranno.

Con l’avvicinarsi della bolla è probabile che la maggior parte degli stack si trovi piuttosto short con dieci big blinds o meno: tenere un occhio sulla lobby e sugli altri tavoli è vitale. Se sei 3/15 e ci sono 10 posti garantiti sei in zona sicura e devi solo aspettare che cinque giocatori vengano eliminati. Se invece sei nella precaria posizione di 8/15 con 10 posti assegnati cerca di prendere chips da quei giocatori che hanno già un posto assicurato e che non hanno voglia di metterlo a rischio proprio nel finale e saranno pronti a foldare un po’ di tutto - anche assi.

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Nick Wright

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