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I Sit'n GO - Parte 1

strategia poker

La formula “torneo” (o sportiva secondo alcuni), intesa come modalità distinta dal gioco “cash”, si articola principalmente in due sistemi: il classico torneo multitable di durata variabile (uno o più giorni) e il sit&go. Il sistema sit&go è una delle formule per giocare a poker più diffuse sia dal vivo che online: si tratta sostanzialmente di un “mini torneo” che può prevedere un singolo tavolo o più di uno (di solito al max 5).

L'attuale normativa sul poker online consente di trovare praticamente su tutte le piattaforme “.it” legalmente riconosciute in Italia un'ampia selezione di tavoli sit&go, sia come tipologia (single table o multitable) sia come buy in.

La differenza principale rispetto ad un torneo classico sta, oltre che nel numero di partecipanti che è normalmente molto più ridotto, soprattutto nella durata: un sit&go è strutturato per una durata limitata nel tempo, di solito un single table dura indicativamente un'ora o due al massimo, i multitable più a lungo in maniera proporzionale, ma sempre inferiore alla durata di un torneo standard. Infatti in un sit&go si parte da uno stack nettamente più basso rispetto a quello di un torneo (si aggira mediamente intorno a 75 volte il valore del BB del primo livello di gioco) e la durata dei bui è anch'essa ridotta di molto (di solito tra i 10 e 15 minuti), il tutto per portare i giocatori alla zona “bolla” intorno al quarto-quinto livello. Ovviamente anche le posizioni a premio sono molte di meno essendoci pochi partecipanti: in un sit con 9 partecipanti di solito vengono premiati i primi 3 classificati (a volte 2), tanto per farsi un'idea.

Perché quindi giocare un sit&go piuttosto che un torneo, potrebbe domandarsi qualcuno, dal momento che a parità di investimento si vince molto meno?

Premesso che io sono giocatore più incline al torneo classico, devo dire che il sit ha i suoi vantaggi. Per prima cosa, il fattore tempo. Prendendo in considerazione il gioco online, per molte persone poter disputare un torneo della durata di molte ore è spesso un lusso incompatibile con impegni di lavoro, familiari ecc...In particolare per chi si vuole semplicemente divertire con il poker e desidera ogni tanto prendersi una pausa giocando un po', il sit&go è la formula ideale.

Ma in realtà anche dal punto di vista economico può dare risultati interessanti. Non per nulla vi sono molti giocatori professionisti che preferiscono specializzarsi in questa formula piuttosto che nei tornei classici. In effetti, se è vero che i premi sono decisamente più bassi, è altrettanto vero che le possibilità di piazzarsi frequentemente a premio sono molto più elevate, dal momento che ci sono meno avversari con cui competere. Senza addentrarci in discorsi troppo tecnici e matematici, è chiaro che un buon giocatore ha la possibilità di andare più volte “in the money” nella stessa giornata giocando vari sit&go. In questo modo ci si può avvicinare “professionalmente” al sit&go, puntando a realizzare una vincita costante, anche se non eccessiva, tutti i giorni.

Ma non si deve pensare che raggiungere questo traguardo sia semplice: centrare spesso il traguardo richiede preparazione, costanza, disciplina e un buon livello di gioco; così come non è di per sé semplice giocare un sit&go, che ha una sua specificità rispetto al modo con cui si affronta un torneo standard e richiede una tecnica in alcuni casi diversa.

In questo e nei prossimi articoli che tratterò sulle pagine di Pokernews, cercherò di analizzare i vari aspetti che contraddistinguono questo particolare sistema di gioco e di proporre alcuni suggerimenti per avvicinarsi con consapevolezza e al proprio meglio ai sit&go.

La prima cosa da considerare è la tipologia di sit&go che si decide di giocare e il livello di buy in.

Ci sono diversi tipi di sit&go (single table o multitable, heads up, tavoli da 6 o 9, turbo...), e il mio consiglio è quello di sperimentarli un po' tutti per capire quale è più adatto alle proprie caratteristiche di gioco: è fondamentale trovare il sit dove riusciamo ad applicare al meglio il nostro stile. Per chi ha più pazienza e un atteggiamento più “attendista” ovviamente sono più adatti i multitable o il tavolo singolo con 9 (a volte 10) giocatori; mentre se si possiede una stile aggressivo, conviene concentrarsi sui single table “six handed”, gli heads up o i sit “turbo”. In particolare in quest'ultimo caso, che personalmente non amo molto, chi ha propensione a concepire il Texas Hold'em come un gioco impostato principalmente sulla fase preflop e riesce a farlo con aggressività, può trovare il terreno più idoneo, magari giocando anche più di un tavolo contemporaneamente (mai esagerare in questo però!); un avvertimento tuttavia: in questo tipo di sit&go spesso è possibile incontrare giocatori molto loose o “disimpegnati” che giocano come puro passatempo e che non mostrano molto rispetto per le giocate altrui, il che è di per sé un vantaggio, ma in altri casi va messa in conto la possibilità di ricevere delle pesanti bad beat! Occhio quindi a questo tipo di competizione, se siamo facili al “tilt”.

Infine se riteniamo che il nostro punto di forza sia l'aspetto psicologico, inteso come capacità di comprendere l'avversario (come gioca, che tipo è, le sue debolezze) e riuscire ad avere una “presa” su di lui, allora l'heads up è il nostro gioco. [continua...]

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