Olivier Busquet ha appena incrementato notevolmente il suo stack, "scoppiando" la coppia di Re di Bachmann.
Bachmann rilancia da cutoff a 6.000 e Busquet chiama da big blind, dopo il call dello small blind.
le prime tre carte comuni e dopo i due check, Bachmann punta 12.000. Lo small blind passa e Busquet riflette qualche secondo prima di alzare a 27.000. Bachmann annuncia l'All In e Busquet chiama immediatamente.
Olivier Busquet:
Christof Bachmann:
"Solo un'out" commente un altro giocatore al tavolo. Bachmann è in guai grossi e non riesce nel miracolo dopo che il e il cadono al turn e al river, venendo eliminato.
Tomasz Cybulski è in cerca di un double up per tornare in quota a questo EPT Berlin
Il giocatore polacco è a circa 30.000 quando decide di mettere in mezzo tutte le sue chips da cutoff. Mark Darner è nel posto proprio successivo e si isola con il suo All In. I bui passano e si arriva allo showdown.
Cybulski:
Darner:
il board con Darner che trova la Donna al river, eliminando Cybulski.
Eilert Eilertsen apre a 6.500 da early position e sia Azad Jabrayilov che Robert Haigh chiamano dai bui.
al flop e doppio check dei bui, mentre Eilertsen punta 10.000. Jabrayilov chiama e Haig muove in All In per circa 60.000. Eilertsen si isola con il suo All In e Jabrayilov passa.
Haigh:
Eilertsen:
Il turn è un che dà a Eilertsen un progetto di scala, ma il al river non lo chiude, facendo raddoppiare Haigh.
Passo falso per il difensore del titolo David Kitai. Non riesce a ribaltare la sorte in un piatto gigantesco three-way tutto preflop. Kitai scivola a poco più di 34 big blind nei primi minuti del Day 3.
Dà il via all'azione Giuseppe Vassallo con un All In per 42.000 chips da bottone. Kitai da small blind chiama e Marco Leonzio da big blind decide di muovere in All In per 190.000 totali. Kitai non sembra contento della situazione creatasi ma dopo una breve riflessione sugli stack in gioco, decide di chiamare.
Giuseppe Vassallo:
Davidi Kitai:
Marco Leonzio:
Il board completo è e Marco Leonzio può festeggiare quota 420.000 mentre Kitai scende a 103.000.
Nella prima mano di giornata, Dominik Nitsche rilancia a 7.000 da middle position. La parola arriva a Marcin Wydrowski che controrilancia a 17.000 e Nitsche chiama.
Il primo flop del Day 3 per loro è . Wydrowski esce puntando 10.700. Nitsche non vuole subire e rilancia a 28.500. Wydrowski chiama e i due vedono il turn, un , accoppiare il board.
Wydrowski questa volta sceglie il check ed è imitato da Nitsche.
Il river è una e Wydrowski usa ancora il check. Nitsche punta 42.000 e l'avversario butta un chip in mezzo al tavolo, chiamando.
"Donna" dice Nitsche, girando .
Wydrowski getta nel muck e Nitsche vince il piatto. Ora il tedesco ha uno stack molto importante, aggiungendo circa 100.000 alle sue 430.000 iniziali.
Nonostante l'affluenza non massiccia dei giocatori italiani a questo EPT9 Berlin, quattro di loro hanno superato indenni i Day 1 e il Day 2.
Tra loro Salvatore Bonavena (57.100 chips), unico italiano per ora ad aver vinto un EPT, proverà a inseguire il sogno della "doppietta" dopo il trionfo a Praga nel 2008.
Il sorteggio dei tavoli lo ha assegnato a un altro dei tre italiani rimasti: Marco Leonzio che ha uno stack quasi quadruplo di Bonavena, con 195.700.
Gli altri due azzurri oggi impegnati ai tavoli sono Stefano Rossomando, con 103.300, e Giuseppe Sammartino, con 169.400.
Per Rossomando una posizione scomoda, proprio a sinistra del deepstack Daniel Reijmer (427.000), ma nessun altro al tavolo ben fornito di chips.
Identica sorte per Sammartino: a sinistra di Pascal Vos (426.000) e grande equilibrio tra gli altri giocatori, tranne due shortstack che possono risultare fastidiosi in certe dinamiche preflop.